All’ADI Design Museum di Milano, dal 6 novembre, una rassegna di cinema sul linguaggio pubblicitario e sull’evoluzione degli stili di vita nella storia della Olivetti.

In occasione della XXI Settimana della Cultura d’Impresa promossa da Museimpresa, Associazione Archivio Storico Olivetti, Archivio Nazionale Cinema Impresa - CSC e ADI Design Museum - Compasso d’oro presentano la rassegna Olivetti: comunicazione e design.

Il programma, che inizia alle 17 di domenica 6 novembre presso l’ADI Design Museum di Milano, ha l’obiettivo di ricreare il clima da “fabbrica aperta” dell’Olivetti di Adriano, mostrando attraverso la produzione cinematografica, la capacità di utilizzare la creatività di artisti e di grandi designer, come Ettore Sottsass, per valorizzare prodotti industriali trasformandoli in “oggetti d’arte di massa”.

Alla presentazione intervengono

• Luciano Galimberti, Presidente di ADI Associazione per il Disegno Industriale
• Elena Testa, Responsabile CSC - Archivio Nazionale Cinema Impresa
• Gaetano Adolfo Maria di Tondo, Presidente Associazione Archivio Storico Olivetti

L’Olivetti vista attraverso la produzione cinematografica dell’epoca appare come un laboratorio che commissiona agli intellettuali dell’epoca intuizioni e idee da trasformare in progetti concreti. In particolar modo il cinema, nell’ambito delle strategie di comunicazione Olivetti, viene utilizzato per due scopi distinti e contempo complementari; da un lato infatti, è il veicolo per divulgare un “linguaggio pubblicitario”, concepito per sponsorizzare nuovi prodotti da lanciare sul mercato; ma in parallelo, le immagini propongono anche uno stile di vita fortemente evocativo della modernità. Un programma che parte da Milano e arriva fino al Giappone, con gli spot della Valentine realizzati dalla Olivetti per il mercato giapponese, che non si limitano a promuovere la portatile ma impongono un gusto e un sapere.

Nel corso della rassegna verranno presentati, tra l’altro: Macchina cerca forma, prodotto per Illustrare i criteri di design e funzionalità che hanno portato alla realizzazione della tastiera della Olivetti Editor 5 avvalendosi del montaggio serrato di immagini oniriche e psichedeliche realizzato da Massimo Magrì e Giacomo Battiato, Cosmotronic di Adolfo Fogli, un vero e proprio videotape ante-litteram e l'informazione è ciò che conta di Nato Frasca, vero e proprio “film beat all’italiana”, che si interroga sul ruolo della comunicazione attraverso situazioni divertenti e paradossali magistralmente interpretate da un giova Enzo Jannacci. Conclude l’incontro la proiezione del film Kyoto di Kon Ichikawa, prodotto da Olivetti Arte nel 1969 e da poco restaurato a 2.3K grazie alla collaborazione tra dall'Archivio Nazionale del Cinema Impresa, Marty Gross Film Productions, National Film Center di Tokyo e Associazione Archivio Storico Olivetti.