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“Concluso il lavoro di catalogazione del Fondo Mida Puccini “
Centro Sperimentale di Cinematografia
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Massimo Puccini (1917-1992), noto anche con lo pseudonimo di Massimo Mida, fu sceneggiatore, aiuto regista, documentarista e critico cinematografico e frequentò il corso di regia del Centro Sperimentale di Cinematografia nel biennio 1938-1940. Esordì come sceneggiatore nel 1942 con il film Un pilota ritorna di Roberto Rossellini, con il quale collaborò ancora, come aiuto regista, per Paisà (1946) e La macchina ammazzacattivi (1952). Lavorò a fianco di altri grandi maestri del cinema italiano come Fellini, Lattuada, Comencini e Carlo Lizzani, al quale fu vicino per la maggior parte dei suoi film, contribuendo, tra le altre, alle sceneggiature di Achtung, banditi! (1951), Ai margini della metropoli (1952), Cronache di poveri amanti (1955). Si dedicò in seguito alla regia realizzando alcuni lungometraggi, tra cui I misteri di Roma (1963), Amore in quattro dimensioni (1964), Il fratello (1975) e numerosi documentari, oggi conservati presso la Cineteca Nazionale e i cui soggetti dattiloscritti si ritrovano in grande numero nell'archivio donato alla biblioteca. Molto intensa fu, sin dagli inizi della sua carriera, anche l'attività giornalistica in qualità di critico cinematografico, che lo vide impegnato sia su riviste specializzate come «Cinema» e «Bianco e Nero» che su importanti quotidiani nazionali, tra cui, in particolare, «L'Unione sarda», «Paese Sera», «L'Ora».
Di «Bianco e Nero» Massimo Mida fu anche redattore a partire dal 1948. Esperienza rievocata, insieme all'amicizia con Luigi Chiarini, nel libro autobiografico Compagni di  viaggio, una profonda e lucida riflessione dell'autore sul proprio percorso umano e artistico e sugli incontri con le grandi personalità del cinema italiano che l'hanno segnato.
 
Il Fondo, costituito dall'archivio privato di Massimo Mida Puccini ed oggi entrato a far parte del patrimonio della Biblioteca Chiarini, riflette fedelmente l'attività professionale del suo soggetto produttore.
Esso è stato suddiviso nelle seguenti sezioni: soggetti e sceneggiature originali; pressbook; rassegna stampa; materiali dattiloscritti.
Per ciò che concerne soggetti e sceneggiature sono presenti oltre 300 esemplari: si tratta sia di dattiloscritti relativi a film e documentari realizzati che di bozze di progetti.
Tra le sceneggiature originali più importanti va sicuramente segnalata la presenza, in più versioni, di quella relativa a Il fratello (1975), forse il più intenso film di Massimo Mida Puccini, un omaggio al ricordo e ai suoi non sempre facili rapporti col fratello Gianni.
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Segue la ricca raccolta di rassegna stampa, costituita da centinai di articoli pubblicati a firma di Massimo Mida: si tratta di una sezione dell'archivio estremamente interessante, poiché oltre a testimoniare fedelmente la sua attività giornalistica - dagli esordi giovanili su «Roma fascista» e «Cinema» alla duratura collaborazione con «Paese Sera» e «L'Unione sarda» - permette di ricostruirne le opinioni e gli specifici interessi di regista e critico cinematografico.
Un'altra parte molto consistente dell'archivio si compone infine di materiali dattiloscritti, per oltre 200 esemplari, molti dei quali sono appunti per recensioni di film e di libri, oppure raccolte di documentazione su personalità del mondo cinematografico (si segnalano in particolare le raccolte relative a Ceasre Zavattini, Federico Fellini, Luchino Visconti, Roberto Rossellini).
Tutto il materiale è stato scrupolosamente archiviato, suddiviso in 40 faldoni ed è stato catalogato e descritto semanticamente.
 
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