La programmazione della Cineteca Nazionale al cinema Trevi in febbraio vede proseguire l'omaggio a De Seta, con due giornate, la grande rassegna Nuovi italiani. Da migranti a cittadini, in sostegno ideale alla campagna "L'italia sono anche io", con una tavola rotonda, il 19 febbraio, sui temi dell'immigrazione e dell'integrazione, e il consueto appuntamento mensile di Cinema e psiconalisi. Cominciano ora invece la rassegna, in due parti, su Tinto Brass, la riproposta della retrospettiva del festival di Venezia, Orizzonti 1960-1978, curata dalla Cineteca Nazionale e dedicata allo sperimentale italiano anni '60 e '70, qui divisa per giornate monografiche su singoli artisti, un nuovo appuntamento mensile con il cinema muto, un'incursione nel cinema del rock con il Road to Ruins Film Festival, una giornata di "carta bianca", questo mese alla rivista "Filmcritica". Altri momenti importanti del programma di febbraio, l'omaggio a Theo Angelopoulos, il 5, con una giornata di proiezioni, e, a fine mese, una retrospettiva sul cinema di Giuseppe De Santis. Come consueto numerosissimi gli incontri con gli autori.

 
 

L'omaggio a De Seta prosegue in febbraio con due giornate, il 1° e il 7. Alle 21.00 del 1° febbraio "Vittorio De Seta. Lo sguardo in ascolto" di Daniele Ciprì e Franco Maresco (1995). Una conversazione tra De Seta e Goffredo Fofi.

 

Una rassegna in due atti, per riscoprire il Brass di prima de "La chiave"
e rileggere quello dopo.

 

Nell'ambito della rassegna "Tinto Brass. Atto primo: Il tempo della rivolta", alle ore 21.00 incontro con il maestro italiano. A seguire "Chi lavora è perduto" (1963)

 

Il 3 febbraio alle ore 21.00 il Road To Ruins Film Festival - Suoni e Visioni del Rock al cinema Trevi con il film "W Zappatore" di Massimiliano Verdesca (2011)

 

Presentati dal Road to Ruins Film Festival il regista e l'attrice di "W Zappatero". Alle 21.00 il film e a seguire l'incontro.

 

Theo Anghelopoulos se ne è andato tragicamente e improvvisamente nella giornata del 24 gennaio, investito da una moto in una località del Pireo, mentre attraversava una strada.

 

La retrospettiva del Festival di Venezia, curata da Enrico Magrelli, Domenico Monetti, Luca Pallanch e organizzata dalla Cineteca Nazionale, viene riproposta, a partire da questa mese, con appuntamenti monografici.

 

Il silenzio sull'attività cinematografica di Grottesi è (era…) quasi assoluto: di lui si trovano solamente rare tracce nei dizionari, i suoi film, "Time" e "Il gesto", sono stati completamente rimossi. Proponiamo il primo e un frammento del secondo.

 

Nell'ambito della rassegna "Orizzonti 1960-1978", alle ore 21.00 incontro con il pittore-regista Marcello Grottesi, membro di Laboratorio '70, poi Gruppo di via Brunetti, insieme a Paolo Matteucci e Gianfranco Notargiacomo.

 

10.02.2012
Sperimentale italiano

 

Quest'anno il tema della famiglia è al centro dell'ormai pluriennale appuntamento che vede la collaborazione tra Cineteca Nazionale e Società Psicoanalitica Italiana.

alle 21.00

 

Da questo mese la Cineteca Nazionale dedica un appuntamento mensile al cinema muto con la proposta di grandi classici, spesso in copie restaurate,

 

La seconda parte della rassegna, dedicata al documentario, è centrata sul presente, dal 2005 ad oggi, con film che riescono a portare in primo piano le mille storie degli stranieri e delle cosiddette seconde generazioni che vivono in Italia

 

Nell'ambito di "Nuovi italiani"
Incontro con Dagmawi Yimer

A seguire il suo "C.A.R.A. Italia" (2010)

 

Alle 18.15 tavola rotonda. Modera Maria Coletti, introduce Enrico Magrelli. A seguire "18 Ius Soli" di Fred Kudjo Kuwornu (2011)

21.02.2012

«Filmcritica» resiste. «Filmcritica» esiste. Questa Carte Blanche testimonia della resistenza-esistenza di una rivista che, superati i sessant'anni, continua a rigenerarsi nella militanza.

 

Nell'ambito della giornata di carta bianca alla rivista "Filmcritica", incontro con Edoardo Bruno e la redazione di «Filmcritica». Modera Enrico Magrelli. A seguire "L'arrotino" di Jean-Marie Straub e Danielle Huillet (2001)

 

Dell'erotismo si può dire, innanzitutto, che esso è l'approvazione della vita fin dentro la morte. (Georges Bataille)

 

"Un apprezzato professionista di sicuro avvenire" non è solamente il titolo dell'ultimo film diretto da De Santis. Ma forse anche un'ironica quanto amara riflessione sul suo essere uomo di cinema in un mondo dello spettacolo a lui sempre più alieno.