Nel corso dell'incontro saranno presentati i volumi: Tagli. Il cinema di Dario Argento, a cura di Domenico Monetti e Luca Pallanch, Centro Sperimentale di Cinematografia - Fondazione Pesaro Nuovo Cinema, 2008 e Dario Argento. Confessioni di un maestro dell'horror, di Fabio Maiello, Alacrán Edizioni, Milano, 2007.
Il volume Tagli. Il cinema di Dario Argento, curato da Domenico Monetti e Luca Pallanch e prodotto dal settore Biblioteca e Editoria del CSC, è un omaggio al genio visionario del regista romano, che dopo aver riscosso apprezzamenti all'estero, vede finalmente riconosciuta la sua statura di autore anche nel nostro paese. L'universo argentiano è ricostruito attraverso una ricca galleria fotografica, strutturata come un alfabeto attorno ai motivi ricorrenti del suo cinema: lame, specchi, cadaveri, le molteplici declinazione del male che Argento ha sviscerato in ogni pellicola, ridefinendo i confini della paura di fine millennio, e oltre. Il corpus fotografico presenta, come in un puzzle, i tasselli di un cinema della decomposizione, ove tutte le sicurezze dello spettatore vengono messe in discussione e sovvertite inesorabilmente. A chiarire le ragioni più profonde del suo cinema è lo stesso Argento in un'intervista in cui il regista ripercorre la sua carriera, fin dalle origini, soffermandosi sulla sua famiglia, da cui ha ereditato la passione per il cinema, l'arte e la fotografia, e sull'attività di critico, autentica palestra di vita.
Alcuni brevi saggi riflettono poi sull'incidenza (e la portata) del fenomeno Argento sul cinema italiano: il primo film, L'uccello dalle piume di cristallo, come prototipo della breve e fertile stagione del thriller all'italiana (Il prototipo argentiano e il '68 di Luca Pallanch), il diverso approccio della critica, divisa in due, anche per ragioni anagrafiche (La nuovissima critica e la sindrome dell'ultimo Argento di Domenico Monetti), il patchwork argentiano fra manierismo e postmoderno (Ti piace Argento? di Vito Zagarrio). Ad essi si ricollega la ricca filmografia ragionata, in cui sono riportate le recensioni dell'epoca, film per film, consentendo così al lettore di comprendere, a distanza di anni, le difficoltà di letture create dall'opera del regista e le differenti reazioni da parte della critica. Non meno crudele degli stessi film argentiani…
Edito da Alacrán Edizioni nel 2007, il libro Dario Argento. Confessioni di un maestro dell'horror, del giornalista e saagista Fabio Maiello, ripercorre la carriera, la vita, il pensiero, l'arte di Dario Argento attraverso i suoi film, da L'uccello dalle piume di cristallo a La terza madre; le sue esperienze televisive (Giallo, La porta sul buio, Ti piace Hitchcock?, Masters of Horror) e nel campo dei videoclip, le sue produzioni cinematografiche. Ogni opera è approfondita, raccontata e commentata da Argento, che svela retroscena anche inediti, e da attori, musicisti, collaboratori del regista quali Giorgio Gaslini, Gabriele Lavia, Claudio Simonetti, Andrea G. Pinketts, Glauco Mauri, Daria Nicolodi, Jeffery Deaver, Flavio Bucci, John Carpenter, Keith Emerson, Eleonora Giorgi, Giuliano Gemma, Michele Soavi, Simon Boswell, Sergio Stivaletti, Giuseppe Rotunno, Ennio Morricone, Carlo Lucarelli, Claudio Santamaria, Stefania Rocca, Enrico Lucherini e tanti altri. In appendice, un breve racconto di Monica Florio di ambientazione 'argentesca' e accuratissime bibliografia, discografia e videografia.
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