Home > “Cinema Trevi: il 24 settembre omaggio a Federico Fellini con un nuovo libro e un documentario. Ospiti Virgilio Fantuzzi, Gian Luigi Rondi, Moraldo Rossi.”
“Cinema Trevi: il 24 settembre omaggio a Federico Fellini con un nuovo libro e un documentario. Ospiti Virgilio Fantuzzi, Gian Luigi Rondi, Moraldo Rossi.”
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Alle ore 18.00 presentazione del volume 8 e mezzo raccontato dagli Archivi Rizzoli, appena edito, realizzato in sinergia tra il Centro Sperimentale di Cinematografia e la Fondazione Federico Fellini. Oltre ai curatori del volume, interverranno: Leopoldo Antinozzi, Flavio De Bernardinis, Virgilio Fantuzzi, Marcello Foti, Italo Moscati, Gian Luigi Rondi, Moraldo Rossi, Augusto Sainati, Francesca Sifola e Sergio Toffetti.

Il libro rappresenta il secondo degli appuntamenti programmati col grande regista riminese. L'uscita di questo secondo volume, dedicato al film 8 e mezzo, considerato tra i massimi capolavori di Federico Fellini, costituisce infatti il seguito del progetto della Divisione Biblioteca ed Editoria del CSC iniziato con la pubblicazione del volume Giulietta degli spiriti raccontato dagli Archivi Rizzoli (2005).

La rassegna stampa che ha accompagnato l'uscita di 8 e mezzo, raccolta negli uffici della produzione stessa - la Rizzoli - e in seguito depositata e catalogata presso la Biblioteca "Luigi Chiarini" del Centro Sperimentale di Cinematografia, vi e' riprodotta e ordinata. Indiscrezioni, annunci, pettegolezzi, scandali, gossip che ci offrono varie chiavi di lettura e spunti di ricerca sull'opera del grande cineasta italiano. 8 e mezzo raccontato dagli Archivi Rizzoli, a cura di Domenico Monetti e Giuseppe Ricci, si avvale della prefazione di Gian Luigi Rondi ed è disponibile per l'acquisto nel bookshop della Biblioteca del CSC (su questo sito).

Dalle parole all'immagine in movimento: il documentario Imago, l'immaginario di Federico Fellini nasce da una lunga appassionata ricerca da parte degli autori Leopoldo Antinozzi e Alessandro De Michele nell'immaginario di Federico Fellini: una ricerca alimentata dal costante contatto con colui che fu per quarant'anni l'amico spirituale del regista: Padre Angelo Arpa, fondatore della Fondazione Interregionale Europa e Comunità Mondiale, attualmente presieduta da Francesca Sifola.
 
a seguire dopo le presentazioni:
Imago, l'immaginario di Federico Fellini (2008)
Regia: Leopoldo Antinozzi, Alessandro De Michele; origine: Italia; produzione: Fondazione Interregionale Europa, Comunit Mondiale; produzione esecutiva: Cometa Produzione Cine Tv s.n.c. di Ivana Mattei, Almaz Film Productions SA; durata: 110'
Il documentario percorre la sfera dell'immaginario di Federico Fellini e affronta la straordinaria intensit della sua vena artistica, attraverso una serie di testimonianze inedite di personalit che sono state particolarmente vicine al maestro e l'aiuto di quel linguaggio delle immagini di cui il regista stato poeta, profeta e cantore. Gli intervistati sono: lo psicoanalista Mario Trevi, confidente delle sue fantasie pi recondite; Padre Angelo Arpa, amico e consigliere fraterno per oltre quarant'anni; lo sceneggiatore Tonino Guerra e lo scenografo Rinaldo Geleng, collaboratori fedeli; il suo segretario fiduciario Enzo De Castro e la sua segretaria di edizione Norma Giacchero, che lo hanno seguito per oltre 25 anni; l'attrice Olimpia Carlisi e lo scrittore Gianfranco Angelucci, amici e collaboratori per oltre vent'anni; il poeta Andrea Zanzotto e il latinista Luca Canali, collaboratori e compagni fraterni in molti film. A partire dalla scena emblematica in cui il personaggio del film mai realizzato da Fellini, Giuseppe Mastorna, entra in campo e si ferma davanti all'immagine della grande impalcatura su cui si sorregge il profilo della cattedrale di Colonia,il documentario alterna le testimonianze personali con le sequenze dei film e le immagini di repertorio. Si segue uno sviluppo ragionato secondo i passi che il regista abitualmente compiva alla realizzazione di ogni sua opera: Film da fare - L'idea di un film - I disegni e le facce - L'inizio delle riprese - Il film concluso. Contestualmentea la scena iniziale del Mastorna subisce un'evoluzione tale da sottolineare l'essenza fantastica delle immagini felliniane, di volta in volta ricostruite nel grande Studio 5 di Cinecitt, concepito, nel nostro documentario, come il crogiolo alchemico in cui Fellini riusciva a trasformare il sogno in realt e la realt in sogno. (Leopoldo Antinozzi, Alessandro De Michele)

E a chiusura della giornata, la proiezione di 8 e mezzo.
 
ore 21.00
8 e mezzo (1963)
Regia: Federico Fellini; soggetto: F. Fellini, Ennio Flaiano; sceneggiatura: F. Fellini, Tullio Pinelli, E. Flaiano, Brunello Rondi; fotografia: Gianni Di Venanzo; musica: Nino Rota; montaggio: Leo Catozzo; interpreti: Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Anouk Aime, Sandra Milo, Madeleine Lebeau, Mario Pisu; origine: Italia/Francia; produzione: Cineriz, Francinex; durata: 140'
Con uno stile che, solo paragonabile per certo suo lirismo ai momenti pi compiuti della Strada, supera di gran lunga La dolce vita per maturita' espressiva, per ricchezza visiva, per corposit di ritmo, per sapienza linguistica e tecnica. Si veda, ad esempio, la cornice dell'azione, quella cittadina termale con i suoi alberghi stile "Liberty" che potrebbe essere Aix-en-Provence di cinquant'anni fa se non sapessimo, invece, che tutta finta [...]. Si vedano quei caff di provincia, quei concertini con musiche fine secolo, ascoltati da un colorito esercito di villeggianti, e quel ritmico alternarsi delle cure, in un'atmosfera ora di balletto, ora di tregenda, tra i fumi dei soffioni, le acque, i bagni, le sorgenti [...]. E i ricordi? Il familiare candore di quei muri bianco calce della casa dell'infanzia [...] e il livido biancore, invece, di quelle mura del collegio dove, tra banchi neri, neri confessionali e nere silhouettes di preti severissimi, ossessionati dall'idea del peccato della carne, il piccolo Guido si vedr per sempre inculcata l'antinomia tra la donna-diavolo e la madre-Vergine, propria di una certa educazione cattolica. Ogni scena, ogni sequenza hanno la loro funzione drammatica, il loro valore emotivo, il loro esatto peso figurativo [...]. Completa un'opera tanto perfetta, e non di rado geniale, una interpretazione felice non solo negli attori maggiori, ma anche nei meno noti, tutti scelti con la pi estrosa intuizione somatica (Rondi).
Copia restaurata proveniente da Mediaset - Cinema Forever
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