Home > “Cinema Trevi: il 19 ottobre alle 21.15, a chiusura della retrospettiva “Questi fantasmi: Cinema italiano ritrovato”, il Centro Sperimentale – Cineteca Nazionale propone la versione intergrale restaurata di “Nostra Signora dei Turchi” di Carmelo Bene.”
“Cinema Trevi: il 19 ottobre alle 21.15, a chiusura della retrospettiva “Questi fantasmi: Cinema italiano ritrovato”, il Centro Sperimentale – Cineteca Nazionale propone la versione intergrale restaurata di “Nostra Signora dei Turchi” di Carmelo Bene.”
Share SHARE
"

A chiusura della retrospettiva Questi fantasmi: Cinema italiano ritrovato (vedi il programma completo), un evento speciale: la presentazione della versione originale integrale, reintegrata di due scene inedite, di Nostra Signora dei Turchi di Carmelo Bene. La Cineteca Nazionale ha recentemente rinvenuto nel proprio archivio una edizione di 3884 metri (142') del film di Bene. Più lunga della versione definitiva e ufficiale che misura 3468 metri (124'). La copia proviene dal laboratorio Microstampa di Roma, dove nel 1968 furono eseguite le lavorazioni e la stampa del film.

La pellicola originale Ektachrome 16mm, divisa in 17 rulli da 120 metri è stata accoppiata con la colonna sonora ottica corrispondente nel numero di rulli e nella durata, i materiali sono state trasferiti su supporto digitale ad alta risoluzione e in seguito riportate su supporto negativo 35mm. Sono stati inseriti i titoli di testa e di coda nei punti in cui l'Ektachrome, matrice di tutte le copie stampate nel '68 come delle ristampe del 2001 effettuate dalla Cineteca Nazionale, recava una striscia di pellicola trasparente contrassegnata dalla scritta "titoli". I punti corrispondono con la versione definitiva di 124'.

Si tratta probabilmente del montaggio originale del film voluto da Carmelo Bene, che in seguito ne ha ridotto la durata prima della presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia del 1968, su invito del direttore Luigi Chiarini, come afferma lo stesso Bene nel libro-intervista Vita di Carmelo Bene, in cui ricorda una durata di 156'.

Le differenze evidenti con il film distribuito nelle sale cinematografiche riguardano la durata della sequenza in cui Carmelo Bene si sdoppia in due frati che litigano e gozzovigliano in cucina e la sequenza in b/n, che nella versione di 142' è più lunga e senza il "trattamento" con bruciature di sigarette, calpestio e graffi. Le altre differenze consistono in brevi tagli che accorciano di pochi secondi alcune scene.

Dopo la presentazione di questa versione di 142' alla 65ma Mostra del Cinema di Venezia, alla presenza del direttore della fotografia Mario Masini e di Lydia Mancinelli, protagonista del film e allora compagna di Carmelo Bene, la Cineteca Nazionale ripropone la proiezione a Roma, al cinema Trevi. Il "ritrovamento" non mette in discussione il capolavoro universalmente riconosciuto che è Nostra Signora dei Turchi nella sua versione definitiva di 124', ma rappresenta un documento prezioso che aiuta a ripercorrere il processo creativo di Bene. Un "Bene" dell'umanità che la Cineteca Nazionale non poteva non rendere pubblico.


Nostra Signora dei Turchi (1968)
Regia: Carmelo Bene; soggetto e sceneggiatura: C. Bene dal suo romanzo omonimo; fotografia: Mario Masini; montaggio: Mauro Contini; interpreti: Carmelo Bene, Lydia Mancinelli, Ornella Ferrari, Anita Masini, Salvatore Siniscalchi, Vincenzo Musso; produzione: Giorgio Patara, C. Bene; durata: 142'.
Un intellettuale, così febbricitante da sembrare patologicamente irrecuperabile, ha un confuso ricordo di una strage compiuta dai turchi a Otranto. Immedesimandosi in una delle vittime, gli appare una donna, Margherita, la quale, con gli abiti di santa Maria d'Otranto, lo tratta con pietosa amorevolezza. Altre visioni, tra fantasia e ricordi, si accavallano, interrompendo il dialogo con Margherita. «Io sono un anarchico: non rispetto nessuna specie di conformismo. [...]. Come tragica farsa della vita interiore (o solitudine) di un personaggio-situazione, o meglio di una situazione che si fa personaggio, questo mio film è un'opera di autocontestazione. Quanto alla storia, favola o storiella, è tutto quello che vi piacerà. [...]. Di Nostra Signora dei Turchi è inutile che vi parli: non capirebbe niente nessuno» (Bene).
Versione integrale restaurata dalla Cineteca Nazionale

 
 

"
Iscriviti alla nostra Newsletter