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“Cinema Trevi: comincia il 9 settembre la retrospettiva dedicata al cinema di Nanni Moretti”
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Occasione per (ri)vedere i film dell'autore, ma anche le pellicole in cui Moretti e' presente come attore e, non meno importanti, quelle da lui prodotte. Nanni Moretti ha tra i suoi meriti, infatti, quello di aver creato una vera e propria factory, agendo da sapiente talent-scout e lasciando cosi' una traccia di rinnovamento negli ultimi trent'anni del cinema (non solo) italiano. Scrive di lui Jean A. Gili: "Nanni Moretti non ha alcuna paura di mettersi a nudo [e] affrontare senza mezzi termini l'esasperazione dell'io attraverso lo sdoppiamento che mette il creatore dietro la macchina da presa e la creatura davanti all'obiettivo.

martedi' 9
ore 17.00
Io sono un autarchico (1976)
Regia: Nanni Moretti; soggetto e sceneggiatura: N. Moretti; fotografia: Fabio Sposini; musica: Franco Piersanti; montaggio: N. Moretti; interpreti: N. Moretti, Simona Frosi, Andrea Pozzi, Fabio Traversa, Giorgio Viterbo, Paolo Zaccagnini; origine: Italia; produzione: N. Moretti; durata: 95'.
Ripensando ai miei film, mi accorgo che in "Io sono un autarchico" ed "Ecce bombo" c' e' nei protagonisti un tentativo di fare qualcosa insieme che nei film successivi non c'e' piu'. Questo progetto comune c'era anche in "Militanza, militanza" (la sceneggiatura scritta prima di "Io sono un autarchico", che non ho mai realizzato). Sono tre film simili: film corali sul mio ambiente politico, sociale, generazionale (Moretti).

ore 19.00
Ecce bombo (1978)
Regia: Nanni Moretti; soggetto e sceneggiatura: N. Moretti; fotografia: Giuseppe Pinori; musica: Franco Piersanti; montaggio: Enzo Meniconi; interpreti: N. Moretti, Luisa Rossi, Glauco Mauri, Lorenza Ralli, Fabio Traversa, Paolo Zaccagnini; origine: Italia; produzione: Filmalpha, Alphabeta; durata: 100'
Per "Ecce bombo" (che e'l'urlo di uno straccivendolo che, mi avevano raccontato, girava intorno a una scuola di Roma e che compare in una scena del film) sono stato indeciso tra decine di titoli [...]. Uno era "Sono stanco delle uova al tegamino", poi scelsi "Ecce bombo" che allora suscitava poco consenso, ricordava "Ecce Homo", sembrava blasfemo. Senz'altro se il film fosse andato male la colpa sarebbe stata del titolo [...] (Moretti).
Copia stampata con il contributo di Festival Internazionale del Film di Locarno dal negativo restaurato per gentile concessione di Sacher Film

ore 21.00
Sogni d'oro (1981)
Regia: Nanni Moretti; soggetto e sceneggiatura: N. Moretti; fotografia: Franco Di Giacomo; musica: Franco Piersanti; montaggio: Roberto Perpignani; interpreti: N. Moretti, Piera Degli Esposti, Laura Morante, Alessandro Haber, Nicola Di Pinto, Claudio Spadaro; origine: Italia; produzione: Operafilm, Raiuno; durata: 105'
"Sogni d'oro" non e' un film sul cinema e tantomeno sui tormenti di un artista in crisi creativa. Parla d'altro, ma chi ha gia' deciso in anticipo cosa vedra' non se ne puo' accorgere. Nel film c' e' sofferenza e dolore, ma questo non riguarda il cinema, riguarda la vita. [...] "Sogni d'oro" e' solo autocritico. Non vuol prendersela con nessuno, ce l'ha soltanto con questa societa' dello spettacolo nella quale tutti, io per primo, siamo coinvolti quotidianamente. Insomma tutto fa spettacolo. E allora, perche' le nevrosi di Moretti non dovrebbero far spettacolo [...]? "Sogni d'oro" e'un delirio e insieme un teorema (Moretti).
Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia, 1981.

mercoledi' 10
ore 17.00
Bianca (1984)
Regia: Nanni Moretti; soggetto e sceneggiatura: N. Moretti, Sandro Petraglia; fotografia: Luciano Tovoli; musica: Franco Piersanti; montaggio: Mirco Garrone; fonico: Franco Borni; interpreti: N. Moretti, Laura Morante, Roberto Vezzosi, Dario Cantarelli, Remo Remotti, Vincenzo Salemme, Enrica Maria Modugno; origine: Italia; produzione: Faso Film, Reteitalia; durata: 95'
Per me "Bianca" un film molto doloroso, e se c' una maggiore ferocia verso gli altri perche' c' e' una maggiore ferocia verso me stesso, una minore indulgenza nei confronti del mio personaggio. Il protagonista diventa piu' lucido mah, [...] forse sempre piu' "spellato", sempre piu' "scorticato" e isolato (Moretti).
Copia stampata con il contributo di Festival Internazionale del Film di Locarno.

ore 19.00
La messa finita (1985)
Regia: Nanni Moretti; soggetto e sceneggiatura: N. Moretti, Sandro Petraglia; fotografia: Franco Di Giacomo; scenografia: Amedeo Fago, Giorgio Bertolini; musica: Nicola Piovani; montaggio: Mirco Garrone; fonico: Franco Borni; interpreti: N. Moretti, Margarita Lozano, Ferruccio De Ceresa, Enrica Maria Modugno, Marco Messeri, Dario Cantarelli; origine: Italia; produzione: Faso Film; durata: 94'
Dopo essere stato studente, regista, professore, era arrivato il momento di accostarmi a questo personaggio, quello del sacerdote, che per sua istituzione deve occuparsi dei problemi degli altri. La parrocchia assomiglia un po' al mondo dei miei film precedenti; ma mentre prima potevo ripiegarmi su me stesso, qui ho il dovere - ma anche un'esigenza personale - di immischiarmi nella vita degli altri. Ero interessato alla difficolta' che troviamo nel fare qualcosa per gli altri. Forse questo personaggio in confronto a quello di "Bianca", ugualmente rigido, ugualmente costruito a partire da basi di moralita', di perfezione, di assoluto, inizia ad accettare un po' di piu' gli altri, ad accettare la realta' (Moretti).
Orso d'argento al Festival di Berlino, 1986.
Copia stampata con il contributo di Festival Internazionale del Film di Locarno

ore 21.00
Palombella rossa (1989)
Regia: Nanni Moretti; soggetto e sceneggiatura: N. Moretti; fotografia: Giuseppe Lanci; scenografia: Giancarlo Basili; musica: Nicola Piovani; montaggio: Mirco Garrone; interpreti: N. Moretti, Asia Argento, Silvio Orlando, Mariella Valentini, Alfonso Santagata, Claudio Morganti; origine: Italia; produzione: Sacher Film, Palmyre Film, Rai - Radiotelevisione Italiana (Rete 1), So.Fin.A; durata: 89'
In "Palombella rossa", attraverso l'amnesia del protagonista, potevo costruire un film con modalita' non lineari, dove tutto poteva funzionare alla perfezione, ma anche come se il film stesso, le situazioni uscissero direttamente dalla mia testa. I colori, la struttura, [...] ho inteso comporre un'atmosfera anni '50, con questi muri dipinti un po' datati. Soltanto l'acqua rimasta com'era. Noi abbiamo ricostruito tutto come in un studio cinematografico a cielo aperto (Moretti).
Nastro d'argento 1990 per il miglior soggetto originale; Ciak d'oro 1990 per la miglior regia. Copia stampata con il contributo di Festival Internazionale del Film di Locarno.

a seguire
La cosa (1990)
Regia: Nanni Moretti; fotografia: Alessandro Pesci, Giuseppe Baresi, Roberto Cimatti, Riccardo Gambacciani, Gherardo Gossi, Angelo Strano; montaggio: N. Moretti; origine: Italia; produzione: Angelo Barbagallo e N. Moretti; durata: 59'
Girai il documentario "La Cosa": dopo il crollo del muro di Berlino c'era stata la proposta del segretario del PCI, Achille Occhetto, di cambiare nome, natura e identita' al partito. Cominciai a filmare a Roma, nel quartiere popolare di Testaccio, militanti che si riunivano in assemblea per la prima volta per discutere la proposta di Occhetto. [...] Sono state settimane straordinarie, una vera e propria autocoscienza collettiva a cui guardava con interesse non solo la sinistra ma tutta la societa' italiana. Peccato che morendo il PCI non seppe comunicare a se stesso e agli altri che la sua esperienza aveva molto piu' a che vedere con l'Emilia Romagna che con l'Unione Sovietica (Moretti).
Copia in 16 mm

giovedi' 11
ore 17.00
Caro diario (1993)
Regia: Nanni Moretti; soggetto e sceneggiatura: N. Moretti; fotografia: Giuseppe Lanci; musica: Nicola Piovani; montaggio: Mirco Garrone; interpreti: N. Moretti, Renato Carpentieri, Antonio Neiwiller, Moni Ovadia, Carlo Mazzacurati, Mario Schiano; origine: Italia; produzione: Sacher Film; durata: 98'
In "Caro diario" ci sono due novita' importanti: uno stile meno rigido, ma anche l'abbandono, per il mio personaggio e per me, della pretesa di essere il direttore artistico della vita dei miei amici, dei loro comportamenti [...]. Non un segnale di rassegnazione, ma la presa d'atto che gli altri decidono da soli ci che essi sono, e se si fa il paragone con i miei precedenti film, stavolta, specialmente nell'episodio Isole, sono io che faccio da spalla agli altri personaggi. C' anche il fatto che, pur essendo assolutamente me stesso, Nanni Moretti, sono in misura minore, come dire, protagonista assoluto. Nell'episodio "In Vespa", sono di spalle, in lontananza nell'inquadratura. Funziono un poco come una voce off [...]. Stilisticamente, "Caro diario" e'molto diverso dai miei film precedenti, "Palombella rossa" escluso, dove la cinepresa si muoveva di gia' di piu' rispetto agli altri film. Fino a "La messa infinita", spostavo la cinepresa assai di rado, mentre nel capitolo "In Vespa" in continuo movimento (Moretti).
Premio miglior regia, Festival di Cannes 1994.

ore 19.00
Aprile (1998)
Regia: Nanni Moretti; soggetto e sceneggiatura: N. Moretti; fotografia: Giuseppe Lanci; montaggio: Angelo Nicolini; interpreti: N. Moretti, Silvio Orlando, Silvia Nono, Pietro Moretti, Agata Apicella Moretti, Nuria Schoenberg; origine: Italia; produzione: Sacher Film, Bac Films; collaborazione alla produzione: Rai e Canal Plus; durata: 78'
"Aprile" e'un diario, il prossimo film non lo sara' [...]. il piu' breve fra i miei film, ma non per l'esiguita' dei materiali al tavolo di montaggio, al contrario. Ho tagliato parecchie scene, alcune molto buone ma che non trovavo essenziali al racconto. Senza vantarmi (non e'il caso), ho trattato nel film qualcosa di questo Paese che, mi preme dirlo, nel cinema italiano non e' stato evocato. Avvenimenti importanti si sono succeduti in questi anni in Italia [...]. Io non volevo fare un film militante. Ho voluto fissare alcuni momenti, con il mio sguardo. Non voglio dare la linea, e nemmeno dire che tu la devi pensare come me, e lasciarti guidare dalla mia mano. [...] "Aprile" l'ho fatto per raccontare le mie critiche alla sinistra e la mia estraneita' alla destra [...]. Io penso che in questo film cosi' privato, rispetto a tutti gli altri miei film, ci siano tanti aspetti politici, raccontati senza strizzatine d'occhio. [...] Per questo, senza voler convincere nessuno, in "Aprile" ho voluto fissare alcuni momenti, per ricordare cio' che mi successo, ci che ci successo. Questo e' il senso della memoria (Moretti).

ore 21.00
La stanza del figlio (2001)
Regia: Nanni Moretti; soggetto: N. Moretti; sceneggiatura: Linda Ferri, N. Moretti, Heidrun Schleef; fotografia: Giuseppe Lanci; musica: Nicola Piovani; montaggio: Esmeralda Calabria; interpreti: N. Moretti, Laura Morante, Jasmine Trinca, Giuseppe Sanfelice, Silvio Orlando, Claudia Della Seta; origine: Italia; produzione: Sacher Film, Bac Films, Studio Canal +; collaborazione alla produzione: Rai Cinema, Tele +; durata: 98'
Sono contento di aver realizzato "La stanza del figlio" oggi e non quindici anni fa. A quel tempo non avrei mai pensato di girare un film su un argomento come la morte. Avrei poi immaginato il personaggio dello psicanalista, il suo rapporto con i pazienti, i figli, in maniera assai differente, probabilmente con maggiore intolleranza e meno affetto nel rapporto frontale fra medico e malato. In Italia, la gente ritiene che questo film sia diverso. Io non lo penso. Ha richiesto tre anni di lavoro e non si puo' certo affermare che i miei film precedenti fossero esclusivamente comici, oppure che non mostrassero nulla che riguardasse la sofferenza e la morte [...]. Un film, innanzitutto, sulla vita di uno psicanalista. Per questo volevo che lo studio e l'abitazione fossero contigui, che lo spazio professionale e lo spazio privato fossero separati soltanto da una porta. Si vede bene, nel film, che ci sono due ingressi per lo stesso luogo (Moretti).
David di Donatello 2001: miglior film, migliore attrice protagonista (Laura Morante), miglior musicista (Nicola Piovani). Palma d'oro Festival di Cannes 2001.

venerdi' 12
ore 17.00
Padre padrone (1977)
Regia: Paolo e Vittorio Taviani; soggetto: dall'omonimo romanzo di Gavino Ledda; sceneggiatura: P. e V. Taviani; fotografia: Mario Masini; scenografia: Gianni Sbarra; musica: Egisto Macchi; montaggio: Roberto Perpignani; interpreti: Saverio Marconi, Omero Antonutti, Marcella Michelangeli, Fabrizio Forte, Marino Cenna, Nanni Moretti; origine: Italia; produzione: Cinema Srl, Rai Radiotelevisione Italiana (Rete 2); durata: 123'
Nanni Moretti e' stato il piu' gran rompicoglioni che si possa immaginare [...] ma uno di quei rompicoglioni che hanno diritto a esserlo per raggiungere lo scopo che si prefiggono. Da tempo eravamo letteralmente perseguitati da questo giovane: telefonava, compariva ovunque andassimo [...]. Alla fine ci costrinse a vedere i suoi filmini in Super8. E fu a quel punto che dovemmo riconoscere che aveva qualcosa dentro [...]. Nacque "Padre padrone" e Nanni voleva fare l'aiuto regista [...]. Gli dovemmo dire chiaro che la cosa non era possibile, e non lo era perche' sentivamo che lui era gia' un regista (Vittorio Taviani).

ore 19.10
Notte italiana (1987)
Regia: Carlo Mazzacurati; soggetto e sceneggiatura: C. Mazzacurati, Franco Bernini; fotografia: Agostino Castiglioni; musica: Fiorenzo Carpi; montaggio: Mirco Garrone; interpreti: Marco Messeri, Giulia Boschi, Remo Remotti, Mario Adorf, Mem Perlini, Tino Carraro; origine: Italia; produzione: Nanni Moretti e Angelo Barbagallo per Sacher Film/Raiuno; durata: 93'
Con la Sacher Film, Angelo Barbagallo e io vogliamo produrre quei film che vorremmo vedere al cinema, film non banali e con una identita' - soprattutto film la cui distribuzione nelle sale non sia, come accade oggi, solamente una formalita' in vista del passaggio televisivo in una tv via cavo americana o in una rete televisiva italiana. [...] Nonostante tutto ci sembra che nell'orrore dell'industria italiana ci sia un piccolo spazio per un cinema non scemo. Ci piacerebbe che non si chiudesse del tutto [...]. Per noi conta moltissimo la sceneggiatura, il racconto, la storia. Non vogliamo produrre film poverissimi che risultino poi inutilizzabili (Moretti).

ore 21.20
Il portaborse (1991)
Regia: Daniele Lucchetti; soggetto: Franco Bernini, Angelo Pasquini; sceneggiatura: Sandro Petraglia, Stefano Rulli, con la collaborazione di D. Lucchetti; fotografia: Alessandro Pesci; musica: Dario Luvcantoni; montaggio: Mirco Garrone; interpreti: Silvio Orlando, Nanni Moretti, Giulio Brogi, Anne Roussel, Angela Finocchiaro, Graziano Giusti; origine: Italia; produzione: N. Moretti e Angelo Barbagallo per Sacher Film; durata: 92'
Il professore Luciano Sandulli (Orlando) viene cooptato per scrivere i discorsi del ministro Cesare Botero (Moretti). I vantaggi e i favori iniziano a fioccare: ma Luciano, resosi conto del marcio dell'ambiente, osera' ribellarsi. Rifiutato dalla Rai, e prodotto dalla Sacher Film di Moretti e Barbagallo, il film e' un attacco frontale - e in anticipo sui tempi - all'Italia dei furbi, dei corrotti e del rampantismo socialista. Moretti si cala con intelligenza nei panni di un personaggio arrogante e sgradevole; ma l'evoluzione psicologica del professorino e' un po' schematica [...]. Giustamente lodato come esempio di cinema italiano che torna a far presa sulla realta', il film di Lucchetti (che interpreta la parte del regista pubblicitario) e'spesso pungente e ha il coraggio del pessimismo (con o senza brogli, Botero alla fine vince le elezioni): ma non convince appieno il suo moralismo astratto, e il suo mitizzare la figura del perdente (Mereghetti).
David di Donatello 1991 a Nanni Moretti per la miglior interpretazione maschile.

sabato 13
ore 17.00
La seconda volta (1995)
Regia: Mimmo Calopresti; soggetto e sceneggiatura: Heidrun Schleef, Francesco Bruni, M. Calopresti; fotografia: Alessandro Pesci; musica: Franco Piersanti; montaggio: Claudio Cormio; interpreti: Valeria Brini Tedeschi, Nanni Moretti, Valeria Milillo, Simona Caramelli, Roberto De Francesco, Marina Confalone; origine: Italia; produzione: N. Moretti e Angelo Barbagallo per la Sacher Film; durata: 80'
Il primo film di Mimmo Calopresti, quarant'anni, nato in Calabria e vissuto a Torino, documentaristica sociale, un racconto morale, dunque qualcosa di raro nel cinema italiano. Descrive per la prima volta la condizione attuale degli ex terroristi in semiliberta', raggiunge una piena consonanza tra forma e contenuti, adotta un approccio serio, sensibile, rigoroso, e anche se le idee di regia sono poche riduce la piattezza e monotonia dello stile con la profondita' dell'analisi e l'interpretazione. Nanni Moretti e' grande, la sua faccia carica di segni esprime con mezzi minimi e intensita' le emozioni del professore: l'impassibilita' coatta di chi ha dovuto subire l'insopportabile, rancore, curiosita', una sfumatura di cattiveria vendicativa, l'ostinazione di chi cerchi di curarsi con un farmaco amarissimo; e Valeria Bruni Tedeschi bravissima con il viso opaco, gli sguardi sabbiosi, l'andatura dimessa, la calma ingannevole delle vite negate (Tornabuoni).

ore 19.00
Caro diario
(replica)

ore 21.00
Il caimano (2006)
Regia: Nanni Moretti; soggetto: N. Moretti, Heidrun Schleef; sceneggiatura: N. Moretti, Francesco Piccolo, Federica Pontremoli; fotografia: Arnaldo Catinari; musica: Franco Piersanti; montaggio: Esmeralda Calabria; interpreti: Silvio Orlando, Margherita Buy, Daniele Rampello, Giacomo Passatelli, Jasmine Trinca, Cecilia Dazzi; origine: Italia; produzione: Sacher Film, Bac Films, Stephan Films, France 3 Cinema, Wild Bunch, Canal +, Cinecinema; durata: 112'
un film sul cinema, un film d'amore e un film sull'Italia di oggi. Mi stupisce che molte persone s'aspettassero da me un film di propaganda [...]. Il personaggio che da' il titolo al mio film alla fine lascia dietro di se' macerie. Queste macerie sono culturali, politiche, istituzionali, costituzionali, etiche, psicologiche anche. Ventanni fa, trentanni fa, un elettore comunista e un elettore democristiano comunicavano, sentivano di avere alle loro spalle un patrimonio comune. In altri paesi c'e' un patrimonio comune di valori che fonda quel paese, quella democrazia, quella repubblica. E dopo ci si divide, sulle linee politiche: la destra, la sinistra, il centro, i progressisti, i conservatori. In Italia sembra che da molti anni non ci sia piu' un patrimonio comune di valori (Moretti).
David di Donatello 2006: miglior film, miglior regista, miglior produttore (Angelo Barbagallo e Nanni Moretti per Sacher Film), miglior attore protagonista (Silvio Orlando), miglior musicista (Franco Piersanti), miglior fonico di presa diretta (Alessandro Zanon).

domenica 14
ore 17.00
Sogni d'oro
(replica)

ore 19.00
Io sono un autarchico
(replica)

ore 21.00
Bianca
(replica)

Le dichiarazioni sono tratte dai volumi: Flavio De Bernardinis, Nanni Moretti, Il Castoro Cinema, Milano, 2006; Jean A Gili, Nanni Moretti, Gremese editore, Roma, 2006. Il programma soggetto a variazioni.

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