Home > “Animazione torinese in Burkina Faso Cartoons: da Torino a Ouagadougou “
“Animazione torinese in Burkina Faso Cartoons: da Torino a Ouagadougou “
Share SHARE
"
L'acqua, l'aria, la desertificazione progressiva, la "lebbra del Sahel" cioè i sacchetti e le bottiglie di plastica abbandonati, l'urbanesimo incontrollato: sono questi i soggetti scelti dagli studenti di "Imagine" la Scuola di Cinema di Ouagadougou in Burkina Faso, per i corti di animazione dello stage realizzato dalla Città di Torino e dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Chieri e l'accompagnamento in loco della ONG LVIA.
Diretta dal grande regista Gaston Kaboré - che nel 1982 scelse tra l'altro proprio il Festival di Torino per far conoscere il suo film d'esordio "Wend Kuuni", la Scuola di Cinema di Ouagadougou nasce nel 2003 per formare creativi e tecnici per il cinema africano, in parallelo al Festival di Ouagadougou, che dal 1969, ogni due anni, dà un contributo fondamentale per far conoscere a critici di tutto il mondo il cinema africano.
Lo stage del Centro Sperimentale di Cinematografia, coordinato da Laura Fiori, è stato cofinanziato dalla Regione Piemonte e dalla Associazione delle fondazioni delle Casse di Risparmio Piemontesi nell'ambito del Progetto 'Professioni per la Città' promosso dal Settore Cooperazione Internazionale e Pace della Città di Torino che dal 2003 ha siglato un Accordo di Cooperazione con la capitale del Burkina Faso. L'azione progettuale ha individuato nel cinema d'animazione un linguaggio aperto alla valorizzazione delle forme della cultura tradizionale e un mezzo per comunicare in modo immediato contenuti educativi rivolti in particolar modo ai giovani. "L'animazione - spiega inoltre l'Assessore ai Servizi Civici, Cooperazione e Relazioni Internazionali, Giovanni Maria Ferraris - apre inoltre possibilità produttive a basso costo in un mercato dei media in espansione, che vede ad esempio, nello stesso Burkina, la presenza di società di produzione canadesi, francesi, olandesi in cerca di creatività originale e bassi costi di produzione".
"Seguire lo sviluppo delle idee, dei soggetti, contribuire a dare vita a personaggi che nascono dalla tradizione e dalla cultura del Burkina Faso - racconta Laura Fiori - mi ha arricchita molto sul piano umano e professionale. Abbiamo avuto 16 studenti, alcuni provenienti dall'Accademia di Belle arti, in genere con un'ottima mano per il disegno, cui noi abbiamo insegnato a usare software semplici di animazione, utilizzando le strutture informatiche offerte dalla Città di Torino".
"Il corso - dice Sergio Toffetti direttore del CSC - continuerà con uno stage presso la nostra scuola di Torino, oltre a prevedere altre tappe a Ouagadougou; i corti realizzati verranno presentati in maggio in occasione della consegna dei diplomi del CSC".
"
Iscriviti alla nostra Newsletter