
Nel corso di un tour italiano, durante il quale è stato tra gli ospiti di punta dell’apertura dell’undicesima edizione de “Il Cinema in piazza” a Bologna, il grande regista Walter Hill ha tenuto una masterclass per gli allievi di tutti i corsi del CSC – Scuola Nazionale di Cinema.
«Walter Hill si pone a metà strada tra le due ondate della ‘vecchia’ e della ‘nuova’ Hollywood; si impegna come produttore e come sceneggiatore nella saga di ‘Alien’ e rende il cinema di genere un cinema d’autore, così come negli stessi anni riesce a fare in Italia Dario Argento» - così ha introdotto il lavoro di Walter Hill Flavio De Bernardinis, Vice Preside del CSC – Scuola Nazionale di Cinema e moderatore dell’incontro.
Dopo la presentazione di alcuni estratti dai suoi film principali – ‘The Warriors’ (1979), ‘Southern Comfort’ (1981), T’he Long Riders’ (1980), ‘Another 48 HRS’ (1990), così ha raccontato il Maestro: «Tra la Hollywood dei miei esordi e la Hollywood odierna non c’è un ‘meglio’ o un ‘peggio’; adesso probabilmente Hollywood è un posto migliore per le donne in termini lavorativi. Certo, il ‘politicamente corretto’ è limitante e non può andare d’accordo con il concetto di arte. In questo modo la verità dei personaggi viene meno (…). Non sono mai stato uno influente, sempre ‘in prima linea’; voi mi vedete come un regista di Hollywood che ha realizzato film per le Major ma ho lavorato anche con budget più bassi. E a un certo punto si sono affacciati nel nostro panorama George Lucas e Steve Spielberg i quali hanno cambiato la nozione di blockbuster: i film che realizzavano loro divennero man mano quel che tutti gli Studios desideravano. E mi rendo conto che quel che hanno realizzato loro è stato gigantesco».
Alla fine dell’incontro gli studenti del Centro Sperimentale hanno consegnato al regista un Premio alla carriera e si sono intrattenuti a lungo con lui ponendo moltissime domande sul suo cinema che ancora oggi si conferma audace e rivoluzionario.
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