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La Biblioteca partecipa alla Notte degli Archivi pubblicando il video Sguardi che hanno inventato il domani. Donne e visioni dagli archivi del cinema
Centro Sperimentale di Cinematografia
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06 Giugno 2025

In occasione della 10ª edizione di Archivissima e della Notte degli Archivi (5–8 giugno 2025), la Biblioteca Luigi Chiarini del Centro Sperimentale di Cinematografia partecipa con il video Sguardi che hanno inventato il domani. Donne e visioni dagli archivi del cinema, realizzato per l’occasione, che sarà diffuso venerdì 6 giugno 2025 alle ore 18.30 sul sito di Archivissima e sui canali social della Fondazione.

Il video propone un percorso visivo che esplora come il cinema abbia interpretato il futuro, con particolare attenzione alla rappresentazione di figure femminili forti e complesse che popolano questi mondi immaginari. Il focus è su due film della fine degli anni ’60: Barbarella di Roger Vadim (1968) e Scacco alla regina di Pasquale Festa Campanile (1969). Due opere nate dalla creatività di autori del soggetto, sceneggiatori, registi, e rese possibili grazie al lavoro congiunto di numerose professionalità hanno contribuito alla loro realizzazione e popolarità. 

Le tematiche trattate, raccontate e reinventate grazie ai materiali originali conservati negli archivi della Biblioteca, costituiscono un punto di partenza per riflessioni ancora attuali. Attraverso disegni, progetti esecutivi, sceneggiature, articoli e documenti, scopriremo come questi film, i loro autori e tutti i professionisti coinvolti, in particolare, le donne protagoniste, tra fantascienza pop e narrazioni simboliche, abbiano anticipato temi centrali nel nostro presente: autonomia, corpo, identità e potere

Le immagini d’archivio diventano così specchio del nostro presente, rivelandoci che gli “sguardi che hanno inventato il domani” continuano ancora a parlarci.

Materiali d’archivio provenienti dai fondi di:

Giulia Mafai (Roma, 1930 – 2021)
Costumista e scenografa figlia d’arte, formatasi al Centro Sperimentale. Esordì nei primi anni ’50, portando nel cinema una sensibilità visiva colta e legata all’arte figurativa. Collaborò con registi come Monicelli, Comencini, Tinto Brass e Damiani. Fu protagonista del cinema di genere degli anni ’60-’70, contribuendo a definire l’estetica di thriller e polizieschi cult. Lavorò anche in televisione e ideò il Laboratorio del Carnevale di Venezia (1978–1985). Autrice di testi sul costume e memorie familiari.

Mario Garbuglia (Fontespina, 1927 – Roma, 2010)
Tra i più importanti scenografi italiani del secondo Novecento, celebre per la sua capacità di unire rigore filologico e creatività. Dopo studi tra Firenze e Roma, si formò al Centro Sperimentale di Cinematografia. Esordì nel cinema nel 1952 e collaborò a lungo con Luchino Visconti e Mario Monicelli. Firmò scenografie per film italiani e internazionali di grande rilievo, tra cui Il Gattopardo, La grande guerra, Barbarella e Oci ciornie. Lavorò anche per il teatro, la televisione e l’allestimento di spazi espositivi. Insegnò scenografia al CSC tra il 1976 e il 1978.

Angelo Frontoni (Roma, 1929 – 2002)

Maestro della fotografia di scena, ha documentato il cinema italiano dagli anni Cinquanta agli anni Duemila con uno sguardo raffinato e personale. Lavorando sui set, ha catturato con sensibilità e rigore visivo le atmosfere, i gesti e i volti del grande schermo, contribuendo a costruire una memoria visiva del cinema che è oggi parte dell’immaginario collettivo. Accanto all’attività di fotografo di set, fu autore di celebri ritratti glamour di dive, attori e personaggi di spicco pubblicati su riviste italiane e internazionali. Il suo archivio, patrimonio culturale di straordinario valore, è oggi custodito dalla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia e dal Museo Nazionale del Cinema di Torino.

Domenico Meccoli (Roma, 1913 – 1983)
Critico e giornalista cinematografico di spicco del panorama italiano del XX secolo. Iniziò la sua carriera nel giornalismo lavorando come redattore per alcune delle riviste e testate più prestigiose dedicate al cinema e alla cultura, tra cui il periodico «Cinema» e il settimanale «Epoca». Grazie alla sua profonda conoscenza del linguaggio cinematografico e alla capacità di analisi critica, si impose rapidamente come una voce autorevole nel settore.  Dal 1953 guidò il Sindacato Giornalisti Cinematografici Italiani e nel 1961 divenne direttore della Mostra del Cinema di Venezia, dove promosse l’alta qualità culturale dell’evento. Fu anche sceneggiatore, lavorando con registi come Alessandrini e Soldati. Riconosciuto per il suo impegno nella diffusione del cinema italiano e nella formazione di nuovi talenti, lasciò un’impronta duratura nella cultura cinematografica nazionale.

I film protagonisti

Barbarella (1968) 
regia: Roger Vadim; soggetto: fumetto omonimo di Jean Claude Forest; sceneggiatura: Jean-Claude Forest, Vittorio Bonicelli, Roger Vadim, Claude Brulé, Clément B. Wood, Terry Southern, Brian Degas, Tudor Gates; fotografia: Claude Renoir; musica: Bob Crewe, Charles Fox; costumi: Paco Rabanne (per Barbarella), Jacques Fonteray; scenografie: Mario Garbuglia; montaggio: Victoria Mercanton; interpreti: Jane Fonda (Barbarella), John Phillip Law (Pygar), Anita Pallenberg (la Regina Nera), Milo O’Shea (Duran Duran), Marcel Marceau (professor Ping), David Hemmings (Dildano), Ugo Tognazzi (Mark Hand); produzione: : IT., FR., Dino De Laurentiis Cinematografica, Marianne Productions; durata: 98 minuti. 

Trama: Nell’anno 40.000, Barbarella, esploratrice spaziale seducente e idealista, viene incaricata di fermare lo scienziato Duran Duran, la cui invenzione potrebbe distruggere l’universo. In un viaggio attraverso mondi fantastici e incontri erotico-filosofici, la protagonista affronta creature stravaganti e seduzioni pericolose in un universo pop, psichedelico e camp. Il film, tratto dal fumetto di Jean-Claude Forest, è una fantasmagoria visiva intrisa di ironia libertaria e immaginazione rétro-futurista. 

Scacco alla regina (1969) 
regia: Pasquale Festa Campanile; soggetto: romanzo omonimo di Renato Ghiotto; sceneggiatura: Tullio Pinelli, Brunello Rondi; fotografia: Roberto Gherardi; musica: Piero Piccioni; costumi: Giulia Mafai; scenografie: Flavio Mogherini; montaggio: Mario Morra; interpreti: Rosanna Schiaffino (Margaret Mevin), Haydée Politoff (Silvia), Aldo Giuffré (Spartaco), Romolo Valli (Valdam), Daniela Surina (Dina); Gabriele Tinti (Franco); Elvira Tonelli (Cesarina), Edda Ferronao (Maria), Giorgio Gruden (regista); produzione: IT., Finarco; durata: 90 minuti. 

Trama: In una sontuosa villa inglese, la diva teatrale Margaret domina con sottile crudeltà la giovane dama di compagnia Silvia, in un rapporto carico di tensione erotica, potere e ambiguità. Il film, costruito come una partita a scacchi tra due donne, mette in scena dinamiche di dominio e sottomissione, in bilico tra femminismo e sadomasochismo. Un dramma psicologico elegante e provocatorio, ambientato in un mondo rarefatto e stilizzato dove la manipolazione diventa spettacolo. 

Il video sarà disponibile a partire dalle 18.30 di venerdì 6 giugno, in occasione de la Notte degli Archivi attraverso il sito https://www.archivissima.it/ e sul nostro canale Youtube qui.

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