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“L’archivio della grande diva Alida Valli donato alla Biblioteca “Luigi Chiarini” del Centro Sperimentale di Cinematografia”
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Attrice cinematografica, teatrale e televisiva ed allieva del Corso di Recitazione del Centro sperimentale di cinematografia, amata e apprezzata dal pubblico, Alida Valli ha lavorato in note produzioni cinematografiche nazionali e internazionali che hanno fatto la storia del cinema, rivestendo ruoli totalmente differenti, da giovane sbarazzina delle commedie dei telefoni bianchi a personaggi tormentati o inquietanti, da madre edipica a donna anziana.
E' stata l'interprete, nella sua lunga carriera iniziata nel 1936, di film memorabili come Manon Lescaut (1940) di Carmine Gallone, Piccolo mondo antico (1941) e Eugenia Grandet (1946) di Mario Soldati (con il primo ottiene il Premio nazionale della cinematografia come miglior attrice dell'anno, con il secondo il Nastro d'argento), The Paradine Case (1947) di Alfred Hitchcock, The Third Man (1949) di Carol Reed, Senso (1954) di Luchino Visconti (con cui le viene assegnato il premio Grolla d'oro come migliore attrice), Il grido (1957) di Michelangelo Antonioni, Edipo re (1967) di Pier Paolo Pasolini, La strategia del ragno (1970), Novecento (1976) e Berlinguer ti voglio bene (1977) di Bernardo Bertolucci, Suspiria (1977) di Dario Argento. Ha vinto, tra gli altri premi, un David come miglior attrice non protagonista per La caduta degli angeli ribelli (1981) di Marco Tullio Giordana, il David alla carriera nel 1991 e il Leone d'oro alla carriera nel 1997.
Nel 1956 ha iniziato a recitare in teatro nella compagnia di Giancarlo Zagni, confermando il suo talento e successo. Attivissima anche in televisione fin dal 1959 come interprete di sceneggiati, commedie e telefilm.

L'archivio dell'attrice 
- costituito da corrispondenza personale e degli ammiratori, contratti e documentazione di lavoro, sceneggiature, copioni teatrali, fotografie, programmi di sala, rassegna stampa - è stato donato dai figli al CSC per essere liberamente consultato e conservato come patrimonio nazionale. La prima tranche del prezioso e unico materiale è arrivata presso la Biblioteca "Luigi Chiarini" ed è già in fase di inventariazione e catalogazione.
L'attore, regista e sceneggiatore Pierpaolo De Mejo (nipote della Valli) da tempo si sta prodigando, insieme al padre Carlo, per far conoscere, promuovere e tutelare il patrimonio culturale e artistico lasciato dall'attrice. Dapprima attraverso l'Associazione Alida Valli, che ha rappresentato un primo fondamentale passaggio per preservare il materiale ricevuto in eredità, e ora attraverso il CSC, luogo ideale per la conservazione e la valorizzazione dei pregevoli documenti, affinché essi siano oggetto di studio per i ricercatori e per le nuove generazioni.

 

 

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