Home > “In occasione del centenario, il CSC-Cineteca Nazionale dedica a Orson Welles due pubblicazioni e due giornate al cinema Trevi, e aderisce alla manifestazione “Too much Ciro””
“In occasione del centenario, il CSC-Cineteca Nazionale dedica a Orson Welles due pubblicazioni e due giornate al cinema Trevi, e aderisce alla manifestazione “Too much Ciro””
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Too much Ciro - a cura di Officina Film Club Fuori Orario e Casa del Cinema di Roma, con Cineteca del Friuli, Gemona e Cinemazero Pordenone, CSC-Cineteca Nazionale, in collaborazione con Palazzo delle Esposizioni, Cineclub Detour, Cinema dei Piccoli, Cineteca D.W.Griffith (Genova), La Farfalla sul Mirino, Filmstudio, Formacinema, Redazione Blob, Ripley's Home Video - e' una manifestazione che coinvolge e unisce, dal 3 all'8 maggio 2015, le istituzioni cinematografiche romane nel segno di Orson Welles e della passione critica di Ciro Giorgini, recentemente scomparso, che a Welles ha dedicato molto del suo lavoro. Per scaricare il ricordo di Giorgini e il programma completo clicca qui.
 
Nell'ambito di questa manifestazione la Cineteca Nazionale presenta al cinema Trevi due giornate di film, il 3 e il 6 maggio, che vedranno, tra l'altro, le proiezioni del Macbeth  (1948), dell'Otello  (1952) e del documentario di Ciro Giorgini Roma la città di Orson Welles  (1996).
 
I due volumi voluti dalla Cineteca Nazionale per celebrare il centenario wellesiano - L'Otello senza acca. Orson Welles nel fondo Oberdan Troiani, a cura di Alberto Anile (Quaderni della Cineteca Nazionale-Rubbettino), e I mille volti di Orson Welles, a cura di Emiliano Morreale (Cineteca Nazionale-Edizione Sabinae) - saranno presentati, sempre al cinema Trevi, il 6 maggio alle 19.00, con un incontro - moderato da Emiliano Morreale - con Alberto Anile, Maurizio Maggi, Paolo Mereghetti, Mariapaola Pierini, Massimiliano Troiani.
 
L'Otello senza acca. Orson Welles nel fondo Oberdan Troiani (Cineteca Nazionale/ Rubbettino), a cura di Alberto Anile, ricostruisce la storia di uno dei film più avventurosi della storia del cinema, l'Otello di Orson Welles, raccontato in mille film e libri, aggiungendo un nuovo tassello: la versione italiana del film, la più lunga, supervisionata da Welles, ignota a gran parte degli studiosi e conservata presso la Cineteca Nazionale di Roma. Poche settimane fa la Cineteca ha ricevuto il preziosissimo fondo di Oberdan Troiani (1917-2005), uno dei direttori della fotografia dell'Otello. Contiene foto, documenti sulla lavorazione del film tra Venezia, la Tuscia e il Marocco, e gli appunti di regia che Welles lasciava alla troupe quando andava in giro per il mondo a interpretare film, con i cui proventi finanziava il suo Otello. Il volume dà conto della preziosa versione italiana del film e mostra per la prima volta i materiali di Troiani, corredati da un'intervista fattagli dal figlio Massimiliano, in cui il vecchio operatore mostra i trucchi e i segreti della lavorazione del film di Welles. Inoltre, il volume contiene alcune immagini dei sopralluoghi per un progetto accarezzato da Welles, un "Giulio Cesare" da girare all'Eur.
 
I mille volti di Orson Welles (Cineteca Nazionale/ Edizioni Sabinae, pp. 112, a cura di Emiliano Morreale, con una prefazione di Giuseppe Tornatore) raccoglie per la prima volta le fotografie scattate tra l'Italia e la Croazia da Maurizio Maggi, assistente e fotografo personale di Welles tra il 1968 e il 1970 (The Deep, Orson's Bag, Il mercante di Venezia). Le fotografie mostrano Orson Welles al lavoro su numerosi progetti per il cinema e la tv, mai ultimati. Si vede Orson, in compagnia della bellissima moglie Oja Kodar, travestito da Shylock, da Churchill, da donna, da vigile urbano inglese... Il volume raccoglie scritti di Alberto Anile, Paolo Mereghetti, Mariapaola Pierini, e un'intervista a Maurizio Maggi.
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