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Il regista Emanuele Crialese ha incontrato gli allievi del 2° anno di tutti i corsi del CSC – Scuola Nazionale di Cinema
Centro Sperimentale di Cinematografia
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20 Maggio 2025

Al Centro Sperimentale di Cinematografia si è svolto un incontro con il regista Emanuele Crialese, pensato per gli allievi del 2° anno di tutti i corsi del CSC – Scuola Nazionale di Cinema e condotto da Flavio De Bernardinis.

Crialese si è confrontato con gli allievi a lungo riguardo alla sua idea di cinema e di ricerca: «Nel mio cinema mi piace realizzare un gioco misterioso con le immagini: non amo informare lo spettatore su tutto quel che accade, o su quello che ‘deve’ pensare e sentire. Ed è questo il gioco che mi piace ritrovare nei film dei giovani cineasti (…)  Io vivo il cinema come vivo la vita. Il cinema non è il mio lavoro, il cinema è la mia vita. Quindi anche i momenti ‘no’ si riversano nel mio cinema. Viviamo in un momento di autocrazia dell'’io’: l’'era dei social crea un'ingiustizia, impone il dover essere perennemente presenti, ma questo complica la formazione di un ‘io’ che ha bisogno anche di fermarsi a riflettere, ricaricarsi e ripartire. Il regista deve essere messo in condizione di esplorare, e in questa ricerca c'è anche il lavoro con l'attore. Il regista ha una grossa responsabilità, deve sempre esplorare e cercare insieme al proprio gruppo di lavoro. Da giovane, quando non sapevo cosa fare, facevo montare carrelli e intanto pensavo…! Ma il regista deve avere il coraggio di mostrare anche la propria vulnerabilità. L'eccesso di autorità lede il capo stesso».

Nel corso del pomeriggio sono stati mostrati agli allievi diversi estratti dei principali film di Crialese – spesso mostrati e commentati una seconda volta a seguito delle analisi del regista.

Riguardo al film “Nuovomondo” (presentato nel 2006 in Concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografia – La Biennale di Venezia,) Crialese ha analizzato la sequenza della partenza della nave spiegando ai ragazzi di aver voluto «dare un’idea di lacerazione tramite l’elemento dell’acqua, e creando un distacco tra chi partiva e chi restava».

Analizzando l’evocativa scena finale di “Nuovomondo”, Crialese ha poi raccontato: «Mi diverte sospendere i finali dei film; e volevo che i personaggi seguissero in qualche modo la luce, tanto che il personaggio principale del film – interpretato da Charlotte Gainsbourg, si chiama infatti Lucy. Luce».

Per Flavio De Bernardinis in questa scena è evidente la differenza tra realismo e naturalismo: il cinema registra la realtà in modo visionario per cui la realtà non risulta ‘naturalistica’ ma pur sempre realistica, come nel finale di “Nuovomondo” e nel grande cinema di Bergman, Buñuel, Fellini e Kubrick.

Analizzando e commentando con gli allievi alcune scene di “Respiro” (premiato nel 2002 alla Semaine de la critique al Festival di Cannes), Crialese ha commentato «Quello che si crea tra il regista e l’attore è il cuore del film; la giustezza dell’interpretazione cambia il colore e il tono di un film. Tendo a lavorare spesso con attori che conosco - avrete riconosciuto nelle scene di ‘Respiro’ alcuni interpreti di ‘Nuovomondo’. E non faccio mai prove a tavolino con loro: mi piace trascorrere molto tempo insieme agli attori e lasciare che i personaggi ‘entrino’ nelle persone che ho scelto per intepretare quei ruoli».

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