
“I Custodi dell’Acqua” ha vinto il Premio ACEA per il miglior cortometraggio dal tema cui prende il titolo, in concorso all’interno del contest I mille volti dell’acqua. Girato dal regista Hari Bertoja è ambientato in un museo dove l’opera rinascimentale “Nascita di Venere” di Botticelli diventa interattiva grazie a un’AI capace di trasfigurarla attraverso le epoche. E quando un visitatore chiede una versione futura, un improvviso “bug” spalanca un portale reale verso un mondo arido e senz’acqua, dove una figura enigmatica lo mette in guardia sul destino dell’umanità e sul prezzo nascosto della tecnologia. (Guarda qui il cortometraggio).
Le due giurie, una tecnica composta dai vertici ACEA e da esperti del Centro Sperimentale di Cinematografia e una formata da dipendenti dell’azienda, ne avevano selezionati tre tra i 150 lavori presentati al contest, creato per sensibilizzare l’opinione pubblica al risparmio idrico e raccontare l’acqua ai tempi del cambiamento climatico.
All’evento di premiazione, condotto dal giornalista Alessio Viola, che si è svolto nel Teatro Studio Borgnadell’Auditorium Parco della Musica durante la serata inaugurale della Festa del Cinema, erano presenti gli autori in concorso, Barbara Marinali, Presidente di ACEA, Gabriella Buontempo, Presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia e Salvatore Nastasi, Presidente Fondazione Cinema e di Festa del Cinema di Roma.
ACEA, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e la Fondazione Cinema per Roma, ha presentato presso la Casa del Cinema la retrospettiva Gocce di cinema e il contest I mille volti dell'acqua, due iniziative nate nell'ambito della XX edizione della Festa del Cinema di Roma, al via dal 15 ottobre, per raccontare l'elemento acqua attraverso lo sguardo di grandi registi e giovani videomaker.
Il contest “I Mille Volti dell’Acqua” quest’anno ha una nuova declinazione, “I custodi dell’acqua” e ha visto giovani registi e filmmaker cimentarsi nella realizzazione di cortometraggi inediti che hanno narrato l’elemento acqua attraverso gli strumenti della fiction, del documentario o dell’animazione, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del risparmio e del riuso idrico, in linea con le strategie sostenibili del Gruppo ACEA, guidato dall’Amministratore Delegato Fabrizio Palermo. Il lavoro migliore tra i tre corti finalisti sui 150 partecipanti, è stato selezionato da una giuria composta da ACEA e dai critici del Centro Sperimentale ed è stato proiettato oggi nella sala del Teatro Studio Gianni Borgna dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Il videomaker vincitore ha ricevuto un premio di 5.000 euro.
“Con ACEA anche quest’anno alla Festa del Cinema di Roma la star è l’acqua. Crediamo sia necessario porre sempre più attenzione al tema del riuso e far capire quanto sia importante la tutela della risorsa idrica per un futuro più sostenibile. Il cinema diventa così il mezzo di riflessione sul valore della preziosa risorsa blu e l’iniziativa ‘I mille volti dell’acqua’ va proprio in questa direzione: ognuno di noi può diventare un ‘custode dell'acqua’, la goccia decisiva per un futuro all’insegna di una nuova consapevolezza in cui non basta essere informati, ma bisogna giocare un ruolo attivo nella difesa e nella tutela delle risorse naturali”, dichiara la Presidente di ACEA Barbara Marinali.
“Il tema dell’acqua, in tutte le sue declinazioni, è qualcosa che che suscita sempre delle nuove idee. Ed è un bellissimo principio quello di poter coniugare la creatività alla formazione su un tema delicato come questo. Siamo felici di poter essere partner ‘tecnici’ nella selezione dei lavori finalisti e ci auguriamo di poter proseguire con questo contest”, ha commentato la Presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia Gabriella Buontempo.
CORTOMETRAGGI FINALISTI
GOCCE CONTATE di RICCARDO RIANDE (Fiction)
Martina, giovane ragazza di ventun'anni, lancia una sfida sui social: vivere tre giorni con soli 20 litri d’acqua. Ǫuello che nasce come un gioco diventa un percorso di consapevolezza e confronto con la sorella Valentina. Tra ironia e realtà, la sfida si trasforma in un messaggio virale sul valore dell'acqua e il suo risparmio e sull’importanza dei piccoli gesti quotidiani.
BIOGRAFIA. Riccardo Riande (Roma, 1984) è un fotografo e videomaker italo-messicano. Dopo una laurea al Dams e due master in sceneggiatura e produzione televisiva, inizia a lavorare come regista teatrale e videomaker. In quel periodo sviluppa la sua passione per la fotografia che lo porta a collaborare con agenzie di spettacolo e attori, realizzando servizi fotografici per attori ed eventi del cinema. Dirige webserie, cortometraggi e video musicali, vincendo diversi premi nazionali e internazionali.
I CUSTODI DELL’ACǪUA di HARI BERTOJA (Fantasy)
In un museo, un’opera rinascimentale diventa interattiva grazie a un’IA capace di trasfigurarla attraverso le epoche. Ǫuando un visitatore chiede una versione futura, un improvviso “bug” spalanca un portale reale verso un mondo arido e senz’acqua, dove una figura enigmatica lo mette in guardia sul destino dell’umanità e sul prezzo nascosto della tecnologia.
BIOGRAFIA. Nato a Trieste nel 1993, vive e lavora nella sua città natale come videomaker e filmmaker da oltre 12 anni. Ha partecipato a decine di cortometraggi, film e documentari, spesso in ruoli tecnici o di supporto alla regia e alla produzione, tra cui il film Verità Artificiale (2023) come DOP. Tra i suoi principali lavori in regia figurano i corti Scialuppa di Salvataggio (2023) e il documentario Ultima Cena (2024). La sua esperienza spazia dalla regia alla fotografia, montaggio e composizione musicale, con un approccio creativo e poliedrico al linguaggio audiovisivo.
ONDA 28 di SIMONA BURSI (Animazione)
In un mondo sommerso e immaginario, giovani ragazze attendono il loro destino: sono Onde, numeri incisi sul petto e sul cuore, ignare della loro identità fino al momento del salto che le trasforma in forza viva del mare. Accanto a loro si muovono i Guardiani, creature silenziose forgiate dall’uomo con radici, pietre e acqua, simbolo di un’umanità che tenta di proteggere ciò che ha già ferito. Attraverso lo sguardo di Onda 28, il film racconta l’allenamento, l’attesa e la rivelazione: non più voce isolata, ma parte di un coro che ritorna senza fine. Una parabola poetica sulla fragilità dell’acqua e sulla necessità di custodirla per salvare noi stessi.
BIOGRAFIA. Simona Bursi (Fano, 1974) è animatrice, illustratrice e autrice e regista. Dopo la formazione alla Scuola del Libro di Urbino ha lavorato a Milano per numerose produzioni di cinema d’animazione tra cui Bozzetto, deMas and partners, Mix film Gertie, Animation Band) e collaborato a serie televisive e corti d’autore. È autrice della serie Animata I BIBI prodotta da Rai. Dal 2008 lavora come illustratrice per case editrici italiane e internazionali, tra cui Usborne Publishing e Mondadori. Ha partecipato come animatrice al pluripremiato film Linda veut du poulet! (Cristal Annecy 2023, Premio César 2024) e ha realizzato corti e progetti personali che uniscono pittura, illustrazione, animazione e intelligenza artificiale
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