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Tre incontri con Antonietta De Lillo
16 Marzo 2016 - 19 Marzo 2016
Nell’ambito della retrospettiva a lei dedicata, tre incontri con Antonietta De Lillo. 
 
 
mercoledì 16
Per una controstoria del cinema
ore 20.30 
Incontro moderato da Marcello Garofalo con Antonietta De Lillo 
 
ore 21.30 O’ Cinema di Antonietta De Lillo (1999, 13′)
La passeggiata di un ragazzino napoletano attraverso le vie della sua città. Il suo sguardo curioso si posa sia sulle persone sia sulle cose e le trasfigura, portandoci nel mondo dell’immaginazione, ora personale, ora cinematografica. Suggestioni sonore, visive e spezzoni di vecchi film si fondono in questo viaggio nel cuore di Napoli. L’unione tra realtà e fantasia è il pretesto per ricomporre i frammenti della storia di una città e del suo meraviglioso cinema.
 
a seguire Pianeta Tonino di Antonietta De Lillo (2002, 50′)
Ritratto di Tonino Guerra, uno tra i più importanti sceneggiatori italiani, autore per registi di grande fama come Fellini, Tarkovskij, Antonioni, i Taviani, Michalkov. Il documentario ripercorre la sua carriera di sceneggiatore e mostra la sua vita quotidiana a Pennabilli. In questo piccolo paese del riminese Tonino Guerra è riuscito a costruire un mondo a sua immagine e somiglianza, attraverso la realizzazione di una serie di opere-segni che esprimono indomita vitalità e creatività: fontane, targhe sulle strade, giardini “pensanti”. L’incontro con un uomo che possiede un’enorme forza vitale, attraverso la quale ricostruisce le sue “favole” per sconfiggere la noia e la prevedibilità della vita quotidiana: «Alla mia età non mi piace quasi più niente non solo di me, ma anche degli altri. Ho voglia di robe più sporche, più sbagliate, più interrotte. Mentre parlo con lei, sta passando un cammello, ecco… vorrei che fosse così» (Tonino Guerra). Il documentario è prodotto da SNC Produzioni – Fondazione Scuola Nazionale di Cinema.
 
giovedì 17
Il resto della vita

 

ore 20.00 
Introduzione di Stefano Rulli
Incontro moderato da Angela Prudenzi con Antonietta De Lillo
 
ore 21.00 Il resto di niente di Antonietta De Lillo (2004, 98′)
La nobildonna portoghese Eleonora Pimentel Fonseca, la voce della rivoluzione partenopea del 1799, insieme ad altri giovani aristocratici napoletani, si batte per gli ideali di uguaglianza, libertà e fraternità. Ben presto però la lama della restaurazione si abbatte sui fondatori dell’effimera Repubblica: il loro sogno divenuto realtà si frantuma in mille pezzi, e non resta nulla … “il resto di niente”. Il film sceglie di raccontare le vicende umane e politiche della Napoli di fine ‘700 attraverso le poche ore che precedono la morte di Eleonora, mettendo la macchina da presa al centro della sua anima, per registrare dolori, speranze e passioni di un’intera esistenza. Si compone così, attraverso il filo della memoria, il ritratto di una donna moderna, coraggiosa e libera. David di Donatello a Daniela Ciancio, come miglior costumista.
 
a seguire Backstage de Il resto di niente di Antonietta De Lillo (2004, 30′)
Diario del set realizzato da Luca Musella di quel caleidoscopio d’immagini, di corpi, di storie e di luoghi chiamato Il resto di niente. Forse lo zenith artistico dell’autrice per quanto concerne una personalissima Weltanschauung del mondo dei perdenti. «La rivoluzione napoletana della fine ‘700 non è una rivoluzione perché già perdente sin  dall’inizio», spiega la regista sul set, offrendoci un’ulteriore chiave di lettura del film. Le interviste ad Antonietta De Lillo e a Maria de Medeiros sono a cura di Marcello Garofalo.
 
sabato 19
L’altro da sé
ore 20.00 Incontro moderato da Fabio Ferzetti con Antonietta De Lillo ePaola Scarnati
 
ore 21.00 Oggi insieme domani anche – film partecipato (2015, 85′)
Oggi insieme domani anche è un mosaico di sguardi, volti, storie raccolte da numerosi autori in giro per l’Italia. Ideato e curato da Antonietta De Lillo, attraverso frammenti di materiali diversi – documentari, inchieste, animazione, immagini di attualità e di repertorio -, compone un ritratto dell’amore ai nostri tempi. Sono la casualità e la normalità delle storie incontrate a permettere di raccontare il più inafferrabile dei sentimenti. Il risultato è un’immagine multiforme, capace di rappresentare la complessità dei nostri rapporti d’amore in questo momento di passaggio, di crisi, di trasformazioni sociali che ci troviamo a vivere.
 
 
Date di programmazione