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Thom Andersen o del film-saggio
01 Marzo 2017 - 01 Marzo 2017
Filmmaker, saggista, insegnante di cinema presso il California Institute for the Arts, Thom Andersen coniuga da sempre ricerca storica e creazione audiovisiva per definire una pratica del film-saggio tanto esemplare quanto personale, unendo erudizione e sottigliezza, cinefilia e coscienza politica. I lavori maggiori del regista statunitense sono pazienti scavi nella storia del cinema, che assemblano spezzoni di ogni provenienza, dal mainstream ai b-movie, al cinema marginale e indipendente, per comporre mosaici di epoche e luoghi. Thom Andersen sarà a Roma per presentare alcuni dei suoi film e per conversare con Adriano Aprà e il pubblico del Cinema Trevi.
L’evento è in collaborazione con l’associazione Filmidee, il Museo del Cinema di Torino, la Fondazione Spazio Forma di Milano, la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro.
 
ore 18.30 Juke-Passages from the Films of Spencer Williams di Thom Andersen (2015, 30′)
«In Juke, provo a recuperare il lavoro di Spencer Williams, dimostrare la sua originalità e bellezza nonché il suo valore documentario. Williams torna sempre sullo stesso tema: la battaglia tra il sacro e il profano, la chiesa e il juke, il gospel e il blues. Egli descrive entrambi le parti con egual convinzione. La chiesa vince sempre, ma concede al diavolo quel che gli spetta. Per questo The Blood of Jesus è un capolavoro: ci vuole un miracolo per portare via Martha Jackson dal fascino della città e dei suoi nightclub. Negli altri film il dramma è più banale, ma quel che ho cominciato a notare in questi film è la valida registrazione documentaria della vita dei neri negli anni quaranta» (Andersen).
Versione originale con sottotitoli in italiano
 
a seguire A Train Arrives at the Station di Thom Andersen (2016, 15′)
«A Train Arrives at the Station è stato un regalo che mi sono fatto. Non faccio proclami, né porgo le mie scuse a riguardo. Proviene dal lavoro su The Thoughts That Once We Had, un’inquadratura che avevamo dovuto tagliare malgrado mi dispiacesse molto: era l’inquadratura di un treno che entra in stazione da Figlio unico di Ozu. Ho deciso di farci un film, un’antologia di arrivi di treni. Comprende 26 scene o inquadrature di film, dal 1904 al 2015» (Andersen).
 
ore 19.30 Eadweard Muybridge Zoopraxographer di Thom Andersen(1975, 59′)
Dieci lunghi anni sono serviti per realizzare questo documentario che alterna sequenze animate delle cronofotografie di Muybridge, con l’analisi dei gesti di animali ed essere umani, ad altre dedicate alla biografia del fotografo inglese. Le implicazioni filosofiche e fisiologiche degli studi di Muybridge si allargano fino a investire il cinema e la stessa natura della visione.
Versione originale con sottotitoli in italiano
 
ore 20,30 Incontro moderato da Adriano Aprà con Thom Andersen, Tommaso Isabella, Gianmarco Torri
 
a seguire The Thoughts That Once We Had di Thom Andersen(2015, 108′)
«È una personale storia del cinema ispirata in parte da Gilles Deleuze e in parte dalla mia scoperta della commedia musicale hollywoodiana in occasione di una maratona “That’s Entertainment” su Turner Classic Movies nella notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio 2014. Il titolo non vuole insinuare che il cinema sia morto. Al contrario: oggi tutta l’arte aspira alla condizione del cinema» (Andersen).
Versione originale con sottotitoli in italiano
Date di programmazione