Stelvio Massi
13 Giugno 2018 - 16 Giugno 2018
La Cineteca Nazionale rende omaggio a Stelvio Massi (1929-2004), straordinario protagonista di un’irripetibile stagione cinematografica, prima come direttore della fotografia, poi come regista di polizieschi di culto come Squadra volante (1974), la serie di Mark il poliziotto, che ha lanciato il divo dei fotoromanzi Franco Gasparri, e i numerosi film interpretati dal commissario per antonomasia del cinema italiano, Maurizio Merli. Il 14 giugno sarà ricordato da suo figlio Danilo, che lo ha accompagnato fedelmente negli anni d’oro della sua carriera e ne ha proseguito le gesta come regista di action-movie, dopo un esordio d’autore con il promettente Ciao cialtroni!.
Rassegna a cura di Andrea Girolami e Rodolfo Rossi
mercoledì 13
ore 17.00 Squadra volante di Stelvio Massi (1974, 93′)
«Da quando gli hanno ucciso la moglie durante una rapina, il commissario Ravelli (Milian) cerca la vendetta contro il marsigliese (Moschin), criminale tisico e spietato che, allestendo un finto set cinematografico, porta a termine l’ennesimo sanguinario colpo. Primo poliziesco diretto da Stelvio Massi, tenuto in piedi dagli attori e dalle scene d’azione. Straordinario Milian, che dopo la decadenza dello spaghetti-western crea una figura atipica nel poliziesco dell’epoca, con il toscano sempre tra le labbra e il basco in testa» (Mereghetti).
ore 19.00 Mark il poliziotto di Stelvio Massi (1975, 85′)
Il commissario Terzi della Squadra Narcotici, indagando su un traffico di droga, scopre che a capo del giro c’è un industriale al di sopra di ogni sospetto. Ma incastrarlo non sarà facile… Grande successo di pubblico, attirato dalla bellezza del divo Gasparri, ma anche dalla storia che esce dagli schemi consueti del genere, proponendo un commissario giovane e dinamico alle prese con lo scottante problema della droga. «Ritmo teso e drammaticamente efficace (sull’eco dei film d’azione americani), spesso stringato e avvincente» (Virgintino) per uno dei migliori polizieschi all’italiana.
ore 20.30 Il conto è chiuso di Stelvio Massi (1977, 98′)
«Rico Vanzetti, un boss della mafia, ha violentato e ucciso madre e figlia di Marco Russo. Il giovane, deciso a vendicarsi, riesce ad entrare nel clan dei Vanzetti, ma poco è smascherato e picchiato a sangue. Marco trova ospitalità da un amico» (Poppi-Pecorari). Con Carlos Monzon e Luc Merenda.
giovedì 14
ore 17.00 Poliziotto sprint di Stelvio Massi (1977, 102′)
«Lasciate le pistole nelle rispettive fondine, la sfida tra delinquenti e sbirri avviene a colpi di acceleratore. Marco Palma, soprannominato “il matto”, è un agente della Mobile di Roma fissato con le macchine e la velocità. Se ne infischia degli ordini dei superiori e provoca disastri quando fa servizio mettendosi al volante. Corre, insegue i malviventi anche quando non dovrebbe con la sua Giulia Alfa Romeo. […] Strepitosi gli stuntmen del gruppo di Remy Julienne con le loro esibizioni dentro la città: macchine che si inseguono percorrendo vicoli e scalinate (memorabile la discesa sulla scalinata di Trinità dei Monti), sorpassi mozzafiato, testacoda, crash e cappottamenti come fossero reali» (Fulvi).
ore 19.00 Poliziotto senza paura di Stelvio Massi (1977, 98′)
«Il detective privato Walter Spada viene incaricato di trovare Annelise, figlia di un ricco banchiere austriaco. Scopre a Vienna un giro di prostituzione di minorenni, guidati da una spogliarellista e nel quale ha una part lo stesso padre di Annelise» (Poppi-Pecorari). «Come detective privato Merli-Spada ne ammazza più che da poliziotto. […] C’è anche qualche momento di commedia con Moschin» (Giusti).
ore 20.45 Incontro moderato da Antonio Tentori con Danilo Massi, Lino Capolicchio, Massimo Vanni
a seguireLa legge violenta della squadra anticrimine di Stelvio Massi (1976, 94′)
«Poliziottesco girato interamente a Bari e con qualche esterno a Trani. C’è anche la star locale Rosanna Fratello. A Bari viene presentato in anteprima al cinema Royal (il “cine-salotto di Bari” segnalano i flani dei giornali). Il film è un solido prodotto alla Stelvio Massi con un buon cast internazionale. C’è anche un durissimo attacco ai giornalisti che, per qualche copia in più, non esitano a speculare su un criminale braccato dalla polizia. E un altro alla magistratura, come ricorda lo stesso Massi: “Per quel film passai persino dei guai con la magistratura di Bari perché l’avevo mostrato in una luce negativa”» (Giusti).
venerdì 15
ore 17.00 Un poliziotto scomodo di Stelvio Massi (1978, 101′)
«Un commissario di polizia, che non arretra di fronte a nessuno, scopre che alcuni trafficanti d’armi sono personaggi molto conosciuti. Deciso a punire i delinquenti, con estremo sangue freddo penetra in una scuola (dove i banditi tengono in ostaggio maestra e alunni» (Poppi-Pecorari). «Il poliziesco all’italiana ha trovato in Stelvio Massi un regista che ha saputo, in un certo qual modo, rinnovare il genere: mutuando gli stilemi del western nostrano, la violenza e la tipologia, cogliendo dal cinema americano il lato spettacolare, il ritmo veloce. […] Denso di avvenimenti, di colpi di scena e di sequenze spettacolari, Un poliziotto scomodo senza dubbio il miglior film della serie vantata da Stelvio Massi» (Spiga).
ore 19.00 Speed Cross di Stelvio Massi (1980, 106′)
«Due motociclisti, Paolo e Nicola, partecipano ad una gara in Germania. Pur essendo amici fraterni decidono di combattersi per la vittoria finale. Uno dei due (di professione poliziotto) è anche costretto ad indagare sulle sporche manovre di un boss delle scommesse. Dopo qualche incomprensione (si contendono la stessa donna) i due finalmente gareggiano» (Poppi-Pecorari).
ore 21.00 Speed Driver di Stelvio Massi (1980, 114′)
«Rudy Roffo, corridore motociclista, sfida quotidianamente la morte per guadagnare i soldi necessari a curare il fratello tossicodipendente, ricoverato in ospedale. Notato da un ambiguo personaggio del mondo dei motori (che si rivelerà essere uno spacciatore di droga), Rudy viene avviato ad una promettente carriera di pilota automobilistico. Inconsapevolmente “usato” dai suoi manager per i suoi illeciti traffici, infine Rudy trova il coraggio per reagire» (Poppi).
sabato 16
ore 17.00 Il commissario di ferro di Stelvio Massi (1978, 83′)
«Non visto di buon occhio dai superiori per i suoi metodi “troppo” personali, il commissario Mariani è degradato a dirigere un commissariato di quartiere. Qui vive una drammatica avventura che coinvolge i suoi familiari, finiti nel mirino di un folle che intende così vendicare la morte del padre, da lui arrestato tempo prima» (Poppi-Pecorari).
ore 19.00 The Black Cobra di Stelvio Massi (1987, 96′)
«Una banda di delinquenti, capeggiati da un giovanotto violento conosciuto come Black Cobra, terrorizza la città. Quando Elys Trumbo, fotografa di moda, assiste casualmente ad un efferato delitto dei balordi, Black Cobra decide di ucciderla. Della sua incolumità è incaricato il poliziotto Malone, un veterano del Vietnam che ha dichiarato guerra alla malavita fin da quando il padre fu ucciso da alcuni ladri» (Poppi).
ore 20.45 Ciao cialtroni! di Danilo Massi (1979, 107′)
«Quattro giovani vivono la loro età fra scherzi goliardici e avventurette amorose, ma sono molto legati ad un frate. La morte di quest’ultimo è l’inizio, per loro, di un’intima trasformazione. Il gruppo, che pare indivisibile, è poi messo in crisi da una ragazza» (Poppi-Pecorari). «È un film esile e abile, diligente e persino scaltro nella sua gradevolezza, girato e montato con polizia professionale, recitato correttamente da un gruppo di ragazzi sconosciuti e poco noti, affiancati, fra gli adulti, dal giocondo Fiorenzo Fiorentini e dal cupo Francisco Rabal» (Morandini).