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Semplicemente Anna…
25 Gennaio 2019 - 25 Gennaio 2019
Quasi cinquant’anni dopo, Carlo  Cotti rende omaggio ad Anna Magnani con un docu-film che, tra ricostruzione e finzione, miraa riaffermare l’unicità di un’attrice senza tempi e senza eguali: Semplicemente Anna… Magnani the Magnificent.
 
ore 17.00 La vita è bella diCarlo Ludovico Bragaglia (1943, 81′)
«Un conte sul lastrico (Rabagliati) accetta di fare da cavia per un siero misterioso, ma nei dieci giorni che lo separano dall’esperimento l’amicizia con un vagabondo (Riento) e l’amore per l’altera Nadina (Mercader) gli fanno tornare la voglia di vivere: per fortuna il siero nasconderà una sorpresa. Scritta dallo stesso Bragaglia (con la collaborazione non accreditata di Aldo De Benedetti), è una svampita commedia degli equivoci, perfetta per distrarre una nazione in guerra: Rabagliati non perde occasione per sfoderare la sua ugola (oltre alla canzone che dà il titolo al film, canta Per te… e accenna persino È primavera) e la Magnani e Campanini si scatenano in una serie di duetti comici (uno, irresistibile, su un’aria dell’Aida) da antologia» (Mereghetti).
 
ore 18.30 Risate di Gioia di Mario Monicelli (1960, 106′)
Durante la notte di San Silvestro la comparsa di Cinecittà Gioia Pennicotti, chiamata da tutti Tortorella, incontra casualmente il vecchio amico Umberto Pennazzutto, soprannominato Infortunio, che è ridotto a far da palo al ladro Lello. Tortorella crede ingenuamente che Lello la corteggi.
 
ore 20.30 Incontro moderato da Steve Della Casa con Carlo Cotti
 
a seguire Semplicemente Anna… Magnani the Magnificent di Carlo Cotti (2008, 61′)
«Ho avuto la fortuna di conoscere Anna Magnani, all’inizio della mia carriera, nel 1960. Volevo, credevo di fare l’attore e invece sono bastate due parole della grande attrice sul set di Risate di Gioia di Mario Monicelli per farmi capire che la mia strada sarebbe stata un’altra, e la mia carriera si è sviluppata, sempre nello spettacolo, ma non come attore. Percorrendo tutti i gradini, dal fondo della cantina dello spettacolo, che mi hanno portato ad essere un regista. Il docu-film sulla Magnani, è nato per caso. Feci allestire a Rocca Brivio di San Giuliano Milanese, con l’aiuto di Marco Toni, il sindaco di allora, la mostra fotografica dedicata alla grande attrice nel centenario della nascita. Avevo vinto dei primi premi per Una voce di dentro. Un soggetto, a lei dedicato senza essere un film su di lei, ma su un’attrice dei nostri giorni alla quale viene offerto un film sulla Magnani, Gloria la protagonista, seguendo la sua voce di dentro, rifiuterà il film. Per me Anna Magnani non è clonabile» (Cotti).
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