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Riccardo Garrone, il volto elegante della commedia
25 Settembre 2016 - 29 Settembre 2016
Una carriera lunga sessant’anni, alternando il lavoro sui set di circa 200 film, in teatro, in televisione e da ultimo nella pubblicità, che negli ultimi anni l’aveva reso una vera e propria icona. Tra gli anni Cinquanta e Sessanta ha recitato con i maggiori cineasti italiani, soprattutto, ma non solo, nell’ambito della commedia all’italiana, rendendo indimenticabili anche le apparizioni più fugaci. Garrone è stato un attore poliedrico e dalla riconosciuta professionalità, che con costante savoir-faire ha attraversato le fasi alterne del nostro cinema, anche nei suoi periodi meno esaltanti, raccogliendo sempre la simpatia e la stima del pubblico.
 
domenica 25
ore 17.00 Il prezzo della gloria di Andrea Musu (1955,  86′)
Durante la seconda guerra mondiale la Torpediniera “Sagittario”, appena approdata al porto di Taranto per alcuni giorni di meritato riposo, è costretta a ripartire per il Nord Africa con un carico di carburante. La vita a bordo è agitata dallo scontro tra il rigido comandante Bruni e il suo secondo Valli. Quando, durante un attacco aereo, Bruni viene colpito, sarà Valli a tentare l’impossibile per portare a termine la missione.
 
ore 19.00 Belle ma povere di Dino Risi (1957, 99′)
Romolo e Salvatore sono fidanzati rispettivamente con Anna Maria e Marisa, che vorrebbero sposarsi e convincono i due amici a iscriversi a una scuola serale. Giovanna lavora nella gioielleria del fidanzato Franco (Riccardo Garrone). Tra la ricerca di un lavoro, il progetto di una rapina per fare dei soldi facili e le piccole gelosie, che sembrano minare i rapporti tra le coppie e tra gli amici, “poveri ma belli” matureranno la decisione di sposarsi. Seguito di Poveri ma belli.
 
ore 21.00 Padri e figli di Mario Monicelli (1957, 97′)
«Lo studente liceale Sandro Bacci è innamorato di Marcella Corallo, una ragazza del ginnasio. Quando un giorno decidono di marinare la scuola per trascorrere qualche ora insieme, però, il preside informa i rispettivi genitori. Mentre il padre di Marcella, proprietario di una sartoria di lusso, vedovo e impenitente dongiovanni, è incapace di mostrarsi severo con sua figlia, il professor Bacci, medico integerrimo, redarguisce a lungo suo figlio prima di perdonarlo. Mentre i due padri, di comune accordo, decidono di sorvegliare meglio i due ragazzi, nel frattempo all’interno dello studio medico del dottor Bacci, si intrecciano altre storie». «Schermaglie sentimentali più o meno serie e prime modificazioni della struttura familiare urbana, raccontate dal Monicelli con i toni del neorealismo rosa ma anche con quell’attenzione alla trasformazione sociale che costituiranno il nerbo della commedia all’italiana» (Mereghetti).
 
martedì 27
ore 17.00 Audace colpo dei soliti ignoti di Nanni Loy (1959, 103′)
Il seguito del fortunato film di Monicelli I soliti ignoti vede la banda di borgata romana in trasferta a Milano a rubare il montepremi del Totocalcio. Il regista Nanni Loy, il consacrato maestro della candid camera televisiva, realizza un vero e proprio film jazz, dove gli interpreti e i caratteristi sullo schermo sembrano proprio seguire una partitura fatta di assoli e contrappunti.
 
ore 19.00 Il vigile di Luigi Zampa (1960, 109′)
Otello Celletti, marito e padre irreprensibile, subisce quotidianamente le angherie della gente del quartiere perché da troppo tempo disoccupato. Quando riesce a farsi assumere nel corpo di vigili urbani motorizzati, la sua vita pare cambiare improvvisamente. La sua inesperienza e l’incapacità di capire fino in fondo il mondo in cui si trova ad agire gli porteranno tuttavia non pochi guai, fino a quando una multa verbalizzata al sindaco per eccesso di velocità farà precipitare la situazione generando disastrose conseguenze.
 
ore 21.00 La dolce vita di Federico Fellini  (1960, 175′)
«La dolce vita si presenta come un’accumulazione apparentemente casuale di episodi, incorniciati da un prologo e un epilogo. Il personaggio-guida di Marcello attraversa la città in un percorso erratico, tra l’accecante luce solare del mattino e l’artificiale carosello di luci elettriche della notte, in un corto circuito di giorni che si susseguono senza orologio e senza rapporti di causalità. Il risultato è l’immagine di un dormiveglia sonnambolico o di un sogno a occhi aperti che il regista esplorerà in profondità nei film successivi» (Leopoldo Santovincenzo).
 
mercoledì 28
ore 17.00 La rimpatriata di Damiano Damiani (1963, 111′)
A Milano, un gruppo di amici alla soglia dei quarant’anni si riunisce per passare insieme una serata dopo non essersi visti per molto tempo. Sono tutti sistemati, con famiglia e professione avviata, tranne Cesarino, simbolo di una vita senza regole, legami e responsabilità, l’unico che abbia conservato lo spirito dei bei tempi andati. La serata passa nella ricerca della spensieratezza e della felicità che avevano caratterizzato la loro giovinezza. «Damiani trova il tono giusto per raccontare la borghesia degli anni Sessanta: impietoso, senza sconti, coraggioso nel descrivere voglie basse (e la censura dell’epoca ebbe qualcosa da ridire)» (Mereghetti).
 
ore 19.00 Una lunga fila di croce di Sergio Garrone (1969, 101′)
«Al tempo Una lunga fila di croci sembrò piuttosto interessante, con un bel cast, il duo Berger-Steffen e la bellissima Nicoletta Machiavelli. […] La storia vede un branco di banditi sotto il controllo del perfido banchiere Fargo, cioè Riccardo Garrone, attivissimi nel commercio dei messicani venduti come schiavi agli americani alla fine della Guerra di Secessione. Nella guerra a questo losco traffico e al banchiere, verranno coinvolti due bounty killer, Brandon e Bibbia Murdoch, cioè Anthony Steffen e William Berger» (Giusti).
 
ore 20.45 Incontro moderato da Marco Giusti con Sergio Garrone, Enrico Vanzina
 
a seguire Amarsi un po’ di Carlo Vanzina (1984, 90′)
«Coronando il suo sogno Marco, un giovane meccanico che vive con i suoi a Testaccio, si compra una moto da strada. Non fa in tempo a ritirarla, che nell’elegante via Condotti una piccola auto gli taglia la strada e lo fa finire a terra. Alla guida della macchina (e senza patente) c’è Cristiana che non vuole che suo padre sappia dell’incidente e quindi chiede a Marco di non chiamare i Vigili promettendogli di risarcirlo. Marco sa solo il nome e il numero di telefono della ragazza, che trova veramente carina. Cristiana, che è figlia di un principe romano, nasconde a lungo a Marco la propria condizione anche se, trovandolo carino e simpatico, accetta di uscire con lui, va a conoscere i suoi familiari e avvia una relazione con lui» (www.cinematografo.it). «Favoletta d’amore vanziniana con Claudio Amendola figlio del popolo, cioè della coppia trucidona Mario Brega e Rossana Di Lorenzo (il massimo, no?), e Tahnee Welch pre-Cocoon figlia dei nobili (si fa per dire) Riccardo Garrone e Virna Lisi […]. Grande Bracconeri» (Giusti).
 
giovedì 29
ore 17.00 La mafia mi fa un baffo di Riccardo Garrone (1975, 101′)
«Secondo e ultimo film diretto da Riccardo Garrone, grande caratterista della commedia all’italiana, poi del mondo della pubblicità anni ’90. La storia è più o meno quella di Johnny Stecchino, solo che al posto di Roberto Benigni troviamo come “nuovo comico italiano” Renato Cecilia, attore di non grande virtù nato nei decamerotici» (Giusti).
 
ore 19.00 Grazie zio ci provo anch’io! di Nick Nostro (1971, 93′)
Riccardo Garrone è tra i protagonisti di questa commedia spionistica con al centro una formula chimica creata da un inventore di Siviglia, Secondino Perez, per produrre diamanti sintetici. Le spie di vari Paesi vorrebbero mettere le mani su questa formula, che è nascosta in un luogo segreto, di cui è a conoscenza la nipote di Perez, Carmen, cantante andalusa. L’agente della CIA X-15, l’italiano Silvio, è tra quelli che cercano la formula, ma troverà l’amore.
 
ore 21.00 Fantozzi subisce ancora di Neri Parenti (1983, 88′)
Quarto episodio della saga fantozziana con Riccardo Garrone interprete del personaggio del geometra Calboni. Fantozzi continua a subire i colpi della vita e della “mostruosità” degli altri in ufficio, nel condominio, in vacanza, dovendo affrontare anche la gravidanza della figlia Mariangela, messa incinta da un collega senza scrupoli.
Date di programmazione