Presentazione del volume sul cinema post-apocalittico “Kaboom!”
02 Marzo 2012 - 02 Marzo 2012
Nell’ambito della giornata dedicata al genere post-apocalittico, alle 20.45, incontro con Enrico Caria, Jacopo Coccia, Roberto Carlo Deri, Gianfranco De Turris, Caterina Gangemi, Emanuele Rauco, Alessandra Sciamanna, Daniele Silipo e presentazione del volume, curato da Daniele Silipo e Alessandra Sciamanna, Kaboom!, primo prodotto della collana Bizzarro Magazine (Laboratorio Bizzarro Edizioni, 2011). “Bizzarro Magazine” è una nuova collana di libri/riviste monografiche legate al mondo del cinema, che unisce saggistica, fumetti, racconti, illustrazioni, stimoli e invenzioni. Il primo volume, Kaboom!, ha come tema il dopo apocalisse e la fine del mondo, con prefazione di Enrico Caria.
a seguire
Fuga dal Paradiso (1989)
Regia: Ettore Pasculli; soggetto: E. Pasculli, Gianfranco Clerici; sceneggiatura: E. Pasculli, Lucio Mandarà; fotografia: Alfio Contini; scenografia: Giorgio Luppi, Marco Luppi; costumi: Claudio Manzi; musica: François Légrand; montaggio: Ruggero Mastroianni; interpreti: Paolo Bonacelli, Horst Buchholz, Aurore Clément, Jacques Perrin, Fabrice Josso, Van Johnson; origine: Italia/Francia/Germania; produzione: Azzurra Film, Rai, Cinemax, Iduna Film; durata: 109′
«Archiviati Castellari, Martino e compari, l’ultimo in Italia a tentare le vie del post-atomico d’impronta “madmaxiana” (pur con considerevoli variazioni) è Ettore Pasculli e il suo Fuga dal Paradiso che, per l’occasione, riesce addirittura a guadagnarsi la fiducia (e la coproduzione) della RAI. La prima parte del film si svolge interamente in cunicoli sotterranei, dove i sopravvissuti a un’apocalisse nucleare hanno creato una nuova società. Due giovani vogliono amarsi liberamente e siccome la legge non consente loro neanche di sfiorarsi, scappano da casa e si ritrovano nel radioattivo e pericoloso mondo esterno. Si tratta, tutto sommato, di una “chiusura” in grande stile poiché, al di là di molte ingenuità di fondo, non manca proprio nulla, dai mutanti agli sport fantasiosi, inseriti in un contesto di scenografie, costumi ed effetti speciali che, per quanto poveri, non hanno affatto quell’aria improvvisata di tanto cinema fantastico italiano. Il post-atomico tricolore alza il tiro, cerca un pubblico più ampio, si svena nel realizzare una messa in scena che non suoni troppo ridicola ma, purtroppo e con grande rammarico, si ferma qui. Proprio sul più bello, verrebbe da dire» (Daniele Silipo).
Ingresso gratuito