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Paolo Breccia
02 Settembre 2011 - 02 Settembre 2011

Retrospettiva “Orizzonti 1960-1978”. Festival di Venezia 2011
Proiezione il 2 settembre, alle 14.45, in sala Volpi, con replica il 5, alle 14.45 sempre in sala Volpi.

Sul davanti fioriva una magnolia è un film che univa a uno sguardo sociologico una rapsodica analisi della situazione politica e sociale, sotto la spinta del cinema di Godard e del Bertolucci di Prima della rivoluzione. «Esplorava, sia da un punto di vista sentimentale, che da quello sociologico-politico, il percorso che c’era da fare per uno studente universitario – interpretato da Peter Del Monte -, che andava in macchina tra Pisa e Livorno. Si ripercorrevano anche […] l’uscita degli operai dalla fabbrica […]. Insomma, mentre questo studente andava all’università, si vedeva tutto quel che c’era nel territorio, con discorsi appiccicati sopra» (Paolo Breccia). Folgorante la presenza, nell’opera, di Giulio Carlo Argan, che filosofeggia di società e capitale, «degno dei Brice Parain e altri professori nei film della nouvelle vague» (Sergio Grmek Germani). Film-teoria. Cinema-saggio. Nel senso e nelle parole di Giovanni Buttafava che reputava opere impegnate degne solamente quelle che esibivano la struttura del film non il messaggio.  «Il film piacque a molti, persino a Bernardo Bertolucci, che mi disse: “Adesso, dopo aver fatto un film così, non ti resta che scrivere una storia. E dopo è fatta”… Non fu buon profeta» (Paolo Breccia). Nonostante infatti qualche positivo apprezzamento critico (qualcuno commentò con queste parole: «memorabile frutto “maudit” fuori stagione, il più limpido dei film ermetici, il più ottimista dei film apocalittici, il più romanzesco dei film didattici») il film resta inedito nelle pubbliche sale. Stessa sorte infatti toccherà al successivo Immortalità. Tra i più appartati dei cineasti italiani, Breccia realizza un cinema criptico e sperimentale, da sempre invisibile.

 
 

 

 

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