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Marcello Garofalo, un autore trasversale
26 Aprile 2012 - 26 Aprile 2012
Una passione per il cinema come apprendistato graduale, onnivoro e insaziabile sin dalla tenera età («Il mio primo e vero imprinting è stato con Biancaneve e i sette nani. A tal proposito ricordo che quando lo vidi da bambino la mia paura non era per la strega, ma per lo specchio. Già questo elemento può far capire che mi ponevo in una posizione abbastanza frontale e speculare rispetto anche al cinema come rifrazione»). Una grande curiosità per i film a cavallo tra il cinema d’autore e la deriva del cinema di genere («Mi è sempre piaciuto essere uno spettatore aperto, trasversale, vedere film di tutti i tipi, senza porsi alcuna censura: dal film d’autore più sofisticato di Resnais o Godard alle opere di Nando Cicero»). Da critico e studioso capace di esplorare nuove forme di analisi e linguaggio, Marcello Garofalo ha diretto un documentario Angel in the Flesh – Confidential Report on Mr. Dennis Duggan a.k.a. the King of Super 8, presentato al 17° Torino Film Festival 1999, e un lungometraggio anomalo e necessario dedicato a tre figure femminili “estreme” e verosimili, Tre donne morali (2007), senza poi contare le sceneggiature e le installazioni. «Assistendo a un programma televisivo né migliore né peggiore di tanti altri», spiega Garofalo, «ho deciso che volevo raccontare l’esperienza di queste tre donne che avessero a che fare con un passato remoto e prossimo e fossero in grado di mostrarci anche una sorta di piccolo futuro. Tre donne morali è un lavoro che è nato dalla collaborazione di tre attrici molto particolari (Marina Confalone, Piera Degli Esposti, Lucia Ragni) e infatti senza di loro non avrei mai potuto realizzare il film. Una delle critiche che mi sono state fatte – e che sono state tutte favorevoli – e che più mi ha fatto piacere leggere, diceva che Linda Mennella (Marina Confalone), Ersilia Vallifuoco (Piera Degli Esposti) e Amalia Concistoro (Lucia Ragni) esistevano davvero. Volevo giocare con il genere, quindi con il finto documentario ma al contempo con il documentario vero e proprio, perché i materiali che vediamo alle loro spalle, provengono dall’Istituto Luce: sono frammenti di film, immagini della nostra Storia. La Storia vera si doveva riflettere sul nostro privato. Il tentativo era proprio partire da un privato, vero o falso che sia perché comunque quei personaggi sono ispirati a persone realmente esistite, per riverberarsi sul pubblico e viceversa».
 
ore 17.10
Angel in the Flesh – Confidential Report on Mr. Dennis Duggan a.k.a. the King of Super8 (1999)
Regia: Marcello Garofalo; fotografia: Vittorio Guida; musica: Francesco D’Errico; montaggio: Giogiò Franchini, Claudia Rizzo; origine: Italia; produzione: Megaris; durata: 70′
Chi era Dennis Duggan? Fotografo, attore in pellicole di genere, persino pornocaratterista “che non si spoglia” in alcuni hardcore degli anni ’80 e ancora documentarista, direttore della fotografia, insegnante alla Facoltà di Cinema di San Francisco e apprezzatissimo autore di corti e lungometraggi in Super8. Il regista Marcello Garofalo inizia la ricerca su Dennis Duggan nel 1989 ma solo dieci anni dopo riesce a trovarlo. Quando lo trova, viene a conoscenza della sua morte avvenuta due mesi prima. Nasce così il desiderio di rendergli un piccolo omaggio, con l’aiuto e le testimonianze di coloro che lo hanno stimato e frequentato. Il regista racconta tutto ciò che nei lunghi anni di ricerca aveva scoperto sulla sua vita e le sue opere.
 
ore 18.30
Incontro con Marcello Garofalo e Piera Degli Esposti
 
a seguire
Tre donne morali (2007)
Regia: Marcello Garofalo; soggetto e sceneggiatura: M. Garofalo; fotografia: Cesare Accetta; scenografia e costumi: Daniela Ciancio; musica: Radio Digital Delicatessen; montaggio: Stefano Cravero, Giogiò Franchini; interpreti: Marina Confalone, Piera Degli Esposti, Lucia Ragni; origine: Italia; produzione: Bianca Film, Istituto Luce, Axis Associati, Trianon Scene; durata: 87′
Nello spazio del proscenio di un teatro, con lo sfondo di un sipario, tre donne molto diverse tra di loro, un’insegnante di scuola elementare in pensione, una ex suora cinefila e una pittrice stravagante, rivelano alla videocamera, e al pubblico, la chiave per capire come si è arrivati a un tal punto di degrado morale. Cosa significa per la gioventù di oggi la parola “morale” e quali sono i nuovi ideali che vanno affermandosi? Tre interviste a tre donne di esasperata moralità. «In un programma televisivo c’erano delle giovani ragazze in mutande e in reggiseno ed erano ben liete di raccogliere sulla faccia dei bigné al cioccolato che un presentatore, uno dei tanti che si alternano in televisione, lanciava loro, come si lancia un osso ai cani. Queste ragazze dovevano saltare al volo e afferrare con la bocca questi dolci, sporcandosi la faccia di cioccolato. Il paragone con il Salò di Pasolini è stato immediato e ho pensato: quali saranno i parametri valoriali di queste nuove generazioni? È possibile che non si siano ancora formati del tutto? O che io non riesca a vederli solo per una questione generazionale? Io ho voluto proprio Marina Confalone, Piera Degli Esposti, Lucia Ragni, loro hanno letto la sceneggiatura e hanno accettato immediatamente. In caso di rifiuto non avrei fatto il film. Dico questo, per far capire che non era il desiderio di chi vuole per forza verificare o verificarsi con la regia. Realmente ho pensato che per me era importante dire delle cose in quel modo. Quindi, tutto il resto ovvero lo schema cinema che è venuto a costruirsi intorno deriva dalla mia formazione, per cui è uno schema che non può fare a meno dello specchio, o di alcune “citazioni” che diventano il testo. Uno schema che non può fare a meno della filosofia e della letteratura, che in qualche modo hanno accompagnato da sempre le mie riflessioni» (Garofalo).
Ingresso gratuito

 

 

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