Lucis fragmenta: Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi
10 Maggio 2014 - 11 Maggio 2014
Un incontro con le immagini rilanciate da Gianikian e Ricci Lucchi può essere deflagrante. Il lavoro unico di questi due cercatori-catalogatori-artigiani-reinventori mina le fondamenta della gran macchina spettacolare che è la visione del cinema, ne scardina le retoriche, rivelandone la poetica profonda, barbarica e selvaggia, liberandone la forza dialettica e la terribilità del senso. Il loro è un archivio vivo e in continua evoluzione. Nel ricomporre una parte del mosaico complesso e articolato della loro opera abbiamo scelto due serie: la Trilogia della guerra e i Frammenti elettrici, partendo dall’ultimo Pays Barbare (dalle immagini delle colonie fasciste in Africa) e dall’urgenza di rivelare la natura oscura della luce attraverso cui le immagini prendono vita.
Testi e programma a cura di Fulvio Baglivi e Donatello Fumarola
Rassegna a ingresso gratuito
sabato 10
ore 17.00 Pays Barbare di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi (2013, 65′)
«Con la nostra “camera analitica” siamo tornati a frugare negli archivi cinematografici per trovare fotogrammi dell’Etiopia Abissinia del periodo coloniale italiano. Abbiamo trovato diversi film privati di un medico. L’erotismo coloniale. Il corpo nudo delle donne e il “corpo” del film. Vedute aeree del territorio. Sui bombardieri si caricano bombe all’iprite, il cui utilizzo è sempre stato negato. Fotogrammi militari sconosciuti che mostrano gli uomini e le armi della violenta impresa italiana per la conquista dell’Etiopia (1935-36)» (Gianikian e Ricci Lucchi).
Per gentile concessione di Feltrinelli Real Cinema
ore 18.20 Incontro con Yervant Gianikian, Angela Ricci Lucchi, Rinaldo Censi, enrico ghezzi, Cristina Piccino, Bruno Roberti
Nel corso dell’incontro sarà presentato il libro di Robert Lumley Dentro al fotogramma. Il cinema di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Feltrinelli, 2013, e saranno proiettati Frammenti elettrici n. 7 – Gypsies toward Bamyan e Frammenti elettrici n. 8 – Shooting Party di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi (2012, 7′ e 8′)
I Frammenti elettrici partono da ricerche d’archivio sulle differenze tra i tipi umani. Qui l’Afghanistan prima della guerra (1978), gli zingari, una festa, una carovana. Musica composta da Djivan Gasparyan.
ore 20.00 Frammenti elettrici n. 1 – Rom di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi (2001, 13′); Frammenti elettrici n. 2 – Vietnam (2002, 9′) di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi; Frammenti elettrici n. 3 – Corpi di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi (2002, 10′)
I primi tre titoli della serie Frammenti elettrici, nella quale Gianikian e Ricci Lucchi lavorano su materiali amatoriali in formato ridotto ritrovati. Rom: Zingari in Italia. Anni Quaranta. Emigrazione di una famiglia su un carro tirato da un cavallo. La camera 8 mm crea un ritratto delicato, “ospitale”. Attitudini “modello” del gruppo familiare che ospita gli zingari. Vietnam. Vietnam francese. Primi anni Cinquanta. Film di caserma coloniale. Aspetti della città sotto occupazione, percorsi a piedi, in bicicletta. Erotismi… su formato ridotto. Corpi. Voyeurismo amatoriale in epoca pre-televisiva, in casa. Il vedere e girare film privati.
a seguireOh! Uomo di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi (2004, 71′)
È il documentario di montaggio e di analisi che chiude, in modo straziante, la trilogia sulla grande guerra 1914-18 (Prigionieri della guerra, 1995; Su tutte le vetteè pace, 1998). I materiali, frutto di una lunga, paziente, puntigliosa ricerca, provengono da diversi archivi europei, pubblici e privati. Tema centrale: le conseguenze della guerra sui corpi dei soldati e sui bambini orfani. Girati soprattutto nel triennio 1919-21, sono materiali filmati in gran parte rimossi, scartati, vietati dalle varie censure.
domenica 11
ore 17.00 Frammenti elettrici n. 4 – Asia diYervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi (2005, 33′); Frammenti elettrici n. 5 – Africa diYervant Gianikian e Angela Ricci (2005, 30′) di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi
Nei numeri 4 e 5 della serie Frammenti elettrici gli autori esaminano incontro con l’Altro. Gianikian e Ricci Lucchi ripercorrono continenti e popolazioni attraverso film di privati che viaggiano in Asia e Africa nei primi anni Settanta. Un lavoro per smontare le propagande folcloristiche dello “sviluppo” del turismo in paesi che subiscono devastazioni, guerre, massacri.
ore 18.15 Frammenti elettrici n. 6 – Diario 1989. Dancing in the Dark di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi (2009, 60′)
Gianikian e Ricci Lucchi recuperano e lavorano le immagini che avevano girato vent’anni fa, rubate nelle varie feste de «l’Unità», tra l’Emilia e la Romagna, alla vigilia della caduta del muro di Berlino.
ore 19.30 Prigionieri della guerra di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi(1995, 64′)
Il film è composto da materiali cinematografici della prima guerra mondiale, raccolti negli archivi dei grandi imperi che si fronteggiarono, in prevalenza zarista e austro-ungarico. Nel lavoro si contrappongono i “film-rapporto” militari sulle condizioni dei prigionieri di guerra, degli orfani, dei profughi (donne e bambini) e dei caduti di entrambe le parti. Eventi speculari registrati dalle “camere nemiche” ai margini delle battaglie.
Copia proveniente da Lab 80
ore 20.45 Su tutte le vette è pace di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi (1998, 71′)
Titolo antifrastico (da un Lied di Goethe) per un documentario di montaggio sulla guerra 1915-18: le vette sono quelle dell’Adamello (Alpi Centrali) e del Monte Pasubio (Prealpi Venete); i materiali provengono per due terzi dagli archivi di Vienna, Berlino, Praga, Budapest, per il resto da quello italiano di Luca Comerio. Ideale continuazione di Prigionieri della guerra, comincia là dove l’altro finisce: in montagna. È un’altra amara e desolata riflessione sull’evento bellico e sulla persistente pulsione umana al suicidio collettivo, ancora una volta senza commento parlato, sostituito dalle canzoni in 3 lingue di Giovanna Marini (da testi di Efisio, Atzori, Felix Hecht, Robert Musil).
Copia proveniente da Lab 80