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La Roma di Moravia
28 Novembre 2014 - 28 Novembre 2014
«Roma per tutta la vita (nonostante i numerosi viaggi fatti in età adulta) sarà il suo quartier generale naturale, la sua città, una città non vissuta in maniera superficiale ma come habitat ideale alla ricerca di un Dio, di un senso, del proprio io, attraverso le sue peregrinazioni quotidiane. […] Moravia è un figlio immerso nella realtà delle piazze, delle strade, romano tra i romani, è capace di cogliere la sua città intimamente, profondamente, e perciò di coglierne i vari aspetti: dal vissuto asfittico, amorale, della borghesia, ad una maggiore vitalità, ugualmente corrotta ma più sana nelle intenzioni, delle classi popolari» (Maria Grazia Di Mario).
 
ore 17.00 La noia di Damiano Damiani (1963, 118′)
«Dino, pittore romano egoista e incapace di comunicare col prossimo, ha un ambiguo rapporto di dipendenza con la ricca madre americana. Allaccia una relazione con Cecilia, ragazza dall’oscuro passato, a scopo di mero intrattenimento sessuale. Quando comincia a sospettare che lo tradisca ne diventa sempre più succubo» (Morandini). Secondo Kezich «il film è rispettoso degli eventi narrati nel libro, tranne per un eccesso di ottimismo nel finale», mentre per Pestelli «il film resta autenticamente moraviano», anche se il male del protagonista, nel passaggio dal romanzo al film, «perde il lustro filosofico». Con Horst Buchholz, Catherine Spaak, Bette Davis.
 
ore 19.00 La romana di Luigi Zampa (1954, 91′)
Nella Roma fascista si svolge la storia di Adriana, giovane e bella, che per assecondare le ambizioni della madre si ritrova tra le braccia di un pittore che avrebbe dovuto garantirle la gloria. Delusa e turbata si invaghisce di un autista che, nonostante le promesse di matrimonio, scopre essere in realtà sposato e padre di tre figli. Avviata alla prostituzione, viene salvata da Mino, un giovane partigiano che pare darle la felicità. Tratto da un romanzo di Alberto Moravia, il film si avvale di una delle migliori prestazioni di Gina Lollobrigida e soprattutto della accurata ricostruzione di interni ed esterni d’epoca a cura di Flavio Mogherini.
 
ore 20.45 Incontro con Gianna Cimino, Maria Grazia Di Mario, Angelo Favaro, Citto Maselli, Antonella Perconte Licatese
 
Nel corso dell’incontro sarà presentato il libro di Maria Grazia Di Mario La Roma di Moravia tra narrativa e cinema (Aracne editrice, 2013)
 
a seguire Gli indifferenti di Francesco Maselli (1964, 115′)
«Anche quelli che non apprezzano Moravia riconoscono che nel 1929, quando si impose con Gli indifferenti, egli scrisse il suo romanzo più valido e, per quei tempi, più nuovo. Gli schemi narrativi, infatti, li aveva presi dalla vecchia letteratura – la famiglia in sfacelo, la madre anziana con l’amante ricco, il figlio orgoglioso e dolente, la figlia che, quasi per convenienza, sposa l’amante della madre – ma li aveva rivestiti di un clima esistenzialistico ante litteram, di un senso di impotenza di fronte al marcio della vita, di una nauseata indifferenza di fronte al crollo di tutti gli antichi valori, e questo aveva conferito loro una innegabile modernità, trasformando, oltre a tutto, ogni personaggio nel ritratto preciso di un’epoca e di una società. […]
Maselli, convinto nell’universalità dei temi del romanzo e credendo che potessero essere trattati anche al di fuori dell’epoca in cui erano sorti, ha volutamente sfocato attorno ad essi la cornice degli Anni Trenta (pur accettandone fogge e costumi) e ha guardato a quei personaggi, quasi sempre in primo piano, come se fossero di oggi, con angustie, nausee, angosce, noie, facilmente riferibili a quelle di cui soffrono i contemporanei; senza accorgersi, invece, che quelle sofferenze non solo erano tipiche di quegli anni, ma che il modo con cui Moravia le aveva espresse era preso in prestito dalla vecchia letteratura» (Rondi).
Con Claudia Cardinale, Rod Steiger, Shelley Winters, Tomas Milian, Paulette Goddard.
Ingresso gratuito
Date di programmazione