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La riscoperta di Fernando Di Leo poeta
23 Marzo 2017 - 23 Marzo 2017
Fernando Di Leo non è stato solamente l’autore di apprezzati film noir, tanto da guadagnarsi l’appellativo di Melville italiano e l’apprezzamento di Quentin Tarantino. Nato a San Ferdinando di Puglia nel 1932, fin da giovanissimo compone poesie e opere teatrali, collabora a riviste, scrive testi per il cabaret insieme a Umberto Eco, Ennio Flaiano, Luigi Malerba ed Ercole Patti. Le intenzioni. 1950-1960, una raccolta poetica, pubblicata da Rebellato Editore di Padova, agli inizi degli anni Sessanta, rivede finalmente la luce grazie alle Edizioni Sabinae con una prefazione di Renzo Arbore e un ricordo dell’attore e amico Pier Paolo Capponi, regalandoci un’immagine non solo di autore di cinema, ma di intellettuale a tutto tondo. Come ha scritto Rita Di Leo in una testimonianza pubblicata in questa nuova edizione, «quando due-tre anni dopo la pubblicazione de Le intenzioni, dal lunedì al venerdì immaginava, scriveva e ultimava una sceneggiatura western, battendo sui tasti della Lettera 22, grande era la sua ironia nel farlo. Vivevamo insieme e, con le nostre letture e i nostri amici, le nostre scelte politiche e culturali, posso testimoniare che Fernando è rimasto sempre il poeta dei suoi vent’anni». «Oggi, a distanza di cinquant’anni e più, rileggo le poesie di Fernando», scrive Arbore, «che forse appena sfiorai all’epoca, e ritrovo non quel ragazzo, quell’amico perduto, ma un uomo saggio, profondo, appassionato, pieno di nobili intenzioni per la vita e per gli altri, e mi accorgo che i suoi sguardi, che credevo di aver condiviso fino in fondo, erano rivolti più in lontananza, verso destini umani così lontani dai nostri, e quegli sguardi oggi, finalmente, li sento veramente miei».
L’evento è a cura della Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di Cinematografia
 
ore 17.00 Down by Di Leo. Viaggio d’amore alla scoperta di Fernando Di Leo di Deborah M. Farina (2015, 92′)
«Anni dopo la monumentale video-intervista realizzata da Nocturno a Fernando Di Leo, scomparso nel 2003, si occupa del maestro il documentario Down by Di Leo (2015) di M. Deborah Farina: regista, documentarista e studiosa di cinema, dopo Paranoyd e Anarchitaly realizza questo “viaggio d’amore” (come recita il sottotitolo) frutto di un lungo e analitico lavoro di ricerca e montaggio. “Down by – spiega la Farina – sta per “verso” o “dalla parte di”, un sentito viaggio nella profondità del personaggio Di Leo sia come uomo sia come cineasta: e un occhio attento riconosce subito questa duplicità, grazie a un’abile alternanza fra momenti di cervello e di cuore, un giusto equilibrio fra analisi divulgativa della sua filmografia e calore del ricordo umano. Introdotto dalla poesia Contratto del poeta di Fernando recitata da Pier Paolo Capponi, Down by Di Leo si snoda attraverso numerose testimonianze di familiari (la sorella Rita, il cognato Aris Accornero, i nipoti Dario Accornero e Giuliana La Verde) e artisti che hanno lavorato con lui: in ordine alfabetico, Sergio Ammirata, Renzo Arbore, Lino Banfi, Peter Berling, Barbara Bouchet, il suddetto Capponi, Vincenzo Dell’Aquila, Gianni Garko, Galliano Juso, Gianni Macchia, più un inserto di repertorio da Venezia 2004 in cui Quentin Tarantino è intervistato dalla Bouchet» (Davide Comotti).
 
ore 18.40 Incontro moderato da Marco Giusti con Renzo Arbore, Gian Luca Curti, Rita Di Leo, Deborah M. Farina
Nel corso dell’incontro verranno lette alcune poesie dall’artista Cosimo Damiano D’Amato, tratte dal libro di Fernando Di Leo Le intenzioni 1950-1960, Edizioni Sabinae, 2017.
 
Date di programmazione