La memoria storica: una chiave per leggere il presente
14 Novembre 2018 - 14 Novembre 2018
Il dopoguerra è un momento drammatico per l’Italia, ma è insieme ricco di cambiamenti e vicende umane che da individuali diventano storia collettiva e possono aiutare a comprendere il nostro presente e il documentario è una forma che ben si presta a questo proposito, come nella ricerca sui Comitati salvezza bambini del dopoguerra di Simona Cappiello, Gli occhi più azzurri – Una storia di popolo, che riporta alla luce una pagina dimenticata del passato. Vicende e persone spesso omesse dai libri diventano una chiave di lettura per leggere il presente, attraverso la voce e gli occhi dei testimoni, le ricerca di archivio e gli spunti riproposti da registi sensibili e attenti come Carlo Lizzani.
ore 17.00 Don Camillo e l’onorevole Peppone di Carmine Gallone (1955, 85′)
«Don Camillo e Peppone sono al terzo film; l’attore francese era in dubbio se parteciparvi e, in luogo della firma di Duvivier, notiamo quella di Gallone. L’intento commerciale della produzione è dunque evidente. Tuttavia il pubblico gradisce la parola di Guareschi: una parola di sana genuinità, un crocchiante pane contadinesco ove, data la bontà della materia prima, poco importa il forno di cottura per garantirne sapore e fragranza» (Ojetti).
ore 18.30 Achtung! Banditi! di Carlo Lizzani (1951, 96′)
Carlo Lizzani dirige un film che racconta la guerra partigiana combattuta sui pendii dell’Appennino ligure. Mentre Genova sta per essere liberata, un gruppo di partigiani tenta di rubare delle armi contenute all’interno di una fabbrica occupata dai nazisti. Nel film accanto a Gina Lollobrigida e Andrea Checchi sono protagonisti Giuseppe Taffarel (nel ruolo del Comandante Vento) e Giuliano Montaldo (nel ruolo del Commissario Lorenzo). Tra gli sceneggiatori del film il bellunese Rodolfo Sonego, compagno di Taffarel sia nella guerra partigiana sia nell’avventura che li vedrà emigrare verso Roma alla ricerca di un lavoro, nel 1946, un’intuizione piuttosto che una realistica avventura da affrontare.
a seguire Modena una città dell’Emilia rossa di Carlo Lizzani (1950, 28′)
Film di propaganda del Partito comunista degli anni Cinquanta sull’arte, le attività economiche, la lotta all’occupazione, la modernizzazione dell’industria e i servizi sociali a Modena. Sul visto censura è specificato quanto segue tra le prescrizioni: «di eliminare dal commento: 1) le parole “i braccianti senza terre spinti dalla miseria occupano le riserve di caccia. Sotto i loro colpi vigorosi cedono i privilegi che sono di ostacolo alla produzione”. 2) le parole “sebbene privo di autonomia comunale”».
Copia proveniente dall’Aamod
ore 20.45 Incontro moderato da Giovanni Bufalini con Simona Cappiello e Giulia Simi
a seguire Gli occhi più azzurri – Una storia di popolo di Simona Cappiello e Manolo Turri Dall’Orto (2011, 46′)
La storia dimenticata del viaggio di 70.000 bambini dal Sud al Nord Italia. Un’eroica, emozionante e inedita pagina scritta nel secondo dopoguerra. Animazioni di Marino Guarnieri.