Jack La Cayenne faccia di gomma
25 Maggio 2018 - 25 Maggio 2018
«Alberto Longoni da Oggiono, Milano, meglio noto come Jack La Cayenne ballerino, fantasista, mimo e personaggio geniale che ha portato il rock’n’roll in Italia. Oggi ha 80 anni, vive a Roma con la moglie, si diletta nel costruire ceramiche e – quando capita – balla ancora. […] Quando ballava Jack era completamente snodato e faceva gesti e passi che nessuno sapeva imitare, tipo alzare la gamba e usarla come una chitarra, uno dei suoi numeri preferiti. Un tempo era lui “il molleggiato”, ma poi il nome, per uno scherzo del destino, passò ad Adriano Celentano. “Il 18 marzo 1957 ero nel cartellone del Primo festival del r’n’r al Palazzo del Ghiaccio di Milano con il nome di Torquato il Molleggiato. Poi successe una cosa strana. Io, Enzo Jannacci ed altri uscimmo dal Palazzo per bere un caffè e nel frattempo arrivò l’ordine della Questura di sospendere lo spettacolo. Ma c’era troppa gente all’interno, così decisero di fare lo show ma di non far rientrare nessuno, nemmeno noi artisti. Tutti videro Adriano muoversi come un ossesso e i giornalisti fecero il resto… da allora fu lui il molleggiato e io cambiai nome”. Però Jack e Adriano rimasero sempre amici» (Antonio Lodetti). Si è esibito sui maggiori palcoscenici del mondo, è stato ospite al The Ed Sullivan Show, è stato uno dei protagonisti del mitico programma televisivo Non Stop, autentica fucina di talenti, e uno straordinario balletto in Yuppi Du lo ha reso celebre. «Negli anni Sessanta Settanta ho conosciuto tutte le star ma allora non si davano arie. A Londra bevevo il caffè – perché sono astemio e neppure ho mai fumato – con i Who o Mick Jagger. Jimi Hendrix era un ragazzo semplice, quando venne al Piper di Milano, gli presentai Ines, una sua fan scatenata alta 1.50, una specie di Brigitte Bardot in miniatura, ho anche delle foto fatte con i Beatles». Ma il successo non gli ha mai dato la testa e a ottant’anni Jack è ancora il ragazzino che ballava il charleston e il boogie-woogie nei locali milanesi. Con la sua inconfondibile faccia di gomma.
ore 17.00 Charleston di Marcello Fondato (1977, 116′)
«Il truffatore internazionale Charleston riesce a giocare un brutto tiro al miliardario Lomonaco, prima acquistandogli e poi rivendendogli (con uno stratagemma) una nave di cui voleva sbizzarrirsi…» (Poppi-Pecorari). Con Bud Spencer, Herbert Lom, James Coco, Jack La Cayenne.
ore 19.00 Vai col liscio di Giancarlo Nicotra (1976, 97′)
«La giovane e bella Celeste è concupita da Aldemiro, un allevatore di maiali rozzo, volgare e per giunta sterile. La ragazza prende lezioni di ballo da Federico Altarini, per conquistare un uomo grazie alle sue doti di danzatrice. Alderimo riesce infine a fidanzarsi con Celeste e dà il suo consenso affinché sia proprio lo svagato Federico a metterla incinta» (Poppi-Pecorari). Con Janet Agren, Maurizio Arena, Jack La Cayenne, che cura anche le coreografie.
ore 20.45 Incontro moderato da Andrea Schiavi con Jack La Cayenne
a seguire ep. Sexy proibito di Osvaldo Civirani (1963, 5′)
«Qualche buon numero acrobatico, danzatori di Broadway, un balletto jugoslavo ci ridordano che il music-hall non ha niente a che vedere coi tetri spogliarelli filmati dai cinque operatori nel mondo intero (dicono loro…)» (Chevalier).
ep. Di che segno sei di Sergio Corbucci (1975, 27′)
«Un uomo, che per partecipare a una gara di ballo ha tentato di uccidere la moglie, finisce in manette. Gli resta la consolazione di aver vinto la competizione» (Poppi-Pecorari). Con Adriano Celentano, Mariangela Melato, Jack La Cayenne.
ep. Belli e brutti ridono tutti di Domenico Paolella (1979, 25′)
«Un impiegato è licenziato dal suo datore di lavoro; si finge allora cieco e seduce la di lui moglie in un vagone ferroviario» (Poppi-Pecorari).