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Incontro moderato da Marco Giusti con Andrea Ciaffaroni, Sandro Paté, Pietro Delle Piane, Claudio Risi, Riccardo Rossi
11 Aprile 2018 - 11 Aprile 2018
«Questa è la storia di Guido Nicheli. Attore per caso, diventato il principe dei caratteristi italiani. Fisico atletico, saggezza che viene da lontano e una tranquillità che contagia. È stato impiegato in mille campi diversi e ha sempre fatto un figurone. Non si è mai accontentato di nessuna delle mille professioni svolte. Ha preso molto sole, ha nuotato con buona costanza e pedalato ancora di più. Ha guidato macchine di lusso e ha condotto nei porti più rinomati del mondo barche da sogno. Ha avuto al proprio fianco le donne più belle d’Italia, ma giusto il tempo di un episodio, una scena o poco più. Uomo dotato di fantasia e inventiva, appartiene a una generazione, quella dei cosiddetti figli della guerra, che non avendo a disposizione giocattoli ha cominciato a giocare con le parole. Il vezzo di coniarne o di utilizzare termini sempre originali l’ha portato lontano. Il bergamasco è il primo dialetto che ha parlato, ma non è stato l’unico. Dopo aver imparato il milanese, si è creato un linguaggio tutto suo. Avrebbe potuto avere un successo straordinario. Qualcuno degli amici di vecchia data glielo diceva spesso tra un sospiro e una risata: “Se tu fossi nato in America…”. Invece è nato in Italia il 24 luglio 1934 ed è uscito di scena improvvisamente il 28 ottobre 2007» (dall’introduzione del libro di Sandro Paté See you Later. Guido Nicheli, una vita da cumenda, Sagoma, 2018).
 
martedì 10
ore 16.00 Si ringrazia la Regione Puglia per averci fornito i milanesi di Mariano Laurenti (1982, 86′)
«Guido è un brioso barista che per errore fuma una canna in realtà destinata a un gruppo di clienti che ne parlano in questi termini: “Questa qui è roba indiana… è di Melegnano”. Prepara un cocktail esplosivo senza rendersi conto» (Paté).
 
ore 18.00 Scemo di guerra di Dino Risi (1985, 108′)
«Guido Nicheli è il Capitano Rossi dell’esercito italiano che arriva nel deserto in sidecar. Malgrado il caldo asfissiante e le situazioni disperate che trova, ha una divisa perfetta. Con sé ha l’ultimo ritrovato per valutare la salute mentale della truppa: i test di Rorschach. “Prevalenza dell’originale sul banale…”. Le scene di Guido sono girate in Egitto» (Paté).
 
ore 20.00 Vacanze di Natale di Carlo Vanzina (1983, 91′)
«Guido è Donatone che arriva a Cortina d’Ampezzo e, rispettando una serie di regole autoimposte a proposito di mance, “panta bello dritto” e “descanso”, è pronto a tutto pur di evitare “gli animali alle prese con lo spago”. Obiettivo nemmeno tanto inconfessato: stare nel burro tutta la vacanza» (Paté).
 
mercoledì 11
ore 17.00 Sapore di mare di Carlo Vanzina (1983, 99′)
«Guido è il signor Balestra, con la fissa per la “Porsche, macchina di grandissima libidine”, sposato con la bella Adriana che raggiunge in Versilia durante il weekend, ma che è pronto a mollare per tornare in città. Lei annoiata è alla ricerca di hobby e attimi di spensieratezza. “Uè, ma che fisse ti han preso? Vuoi diventare Françoise Sagan?”» (Paté).
 
ore 18.45 Le finte bionde di Carlo Vanzina (1989, 93′)
«Guido è Roberto, un avvocato milanese di stanza a Roma. Uomo tutto d’un pezzo che non sopporta le mode, chi è in fissa con l’Oriente per esempio, il rito della prenotazione delle vacanze, i giochi di società in compagnia, l’ignoranza, la volgarità e i piano bar. La sua libidine sono i video. A volte si lascia andare all’imbruttimento generale, ma basta “qualche addominale, qualche vasca e scatta il fisicone alla Marvin Hagler”» (Paté).
 
ore 20.30 Incontro moderato da Marco Giusti con Andrea Ciaffaroni, Sandro Paté, Pietro Delle Piane, Claudio Risi, Riccardo Rossi
Nel corso dell’incontro sarà presentato il libro di Sandro Paté See you Later. Guido Nicheli, una vita da cumenda.
 
a seguire Eccezzziunale… veramente di Carlo Vanzina (1982, 100′)   
«Guido è un signore un po’ snob che entra in un covo di tifosi: “Mi dia due ana!”. In un posto del genere non ci sarebbe mai entrato se non per una pausa al gnoba. La scena è girata in un piccolo bar di Corso Sempione a Milano, oggi sostituito da un altro esercizio commerciale» (Paté).
 
Date di programmazione