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Incontro con Vittorio Salerno e Martine Brochard
28 Maggio 2013 - 28 Maggio 2013
ore 21.00
Incontro con Vittorio Salerno e Martine Brochard
 
a seguire
Notturno con grida di Ernesto Gastaldi, Vittorio Salerno (1982, 98′)
 

Dalla biografia di Vittorio Salerno, scritta con Davide Comotti. BookSprint Editore, 2012:

“DAVIDE: Sempre nel Caso felicemente risolto, esordisce con lei la bravissima attrice Martine Brochard, che diventerà quasi una “musa” del suo cinema. Mi può parlare un po’ di lei e della nascita di questo sodalizio artistico?
 
VITTORIO: Certo, adoro Martine, perché è brava, bella e modesta, cosa rara nelle attrici, e che non guasta mai; non ‘se la tira’, come dicono a Roma, non si dà arie, pur avendo uno charme incredibile… Ma non ha esordito con me, aveva già fatto televisione in Francia nella serie tv Face aux Laxander, e in Italia nella mini serie I giovedì della signora Giulia, da un romanzo di Piero Chiara prodotto da Pietro Germi per la Rai, e aveva girato anche un paio di film a Roma: Armiamoci e partite, con Franchi e Ingrassia, e La ragazza fuoristrada, di Scattini. E non è stata la ‘mia’ musa, è stata la musa del commediografo attore e regista Franco Molè, il suo secondo marito, col quale è vissuta trent’anni lavorando assieme a lui in teatro cinema e televisione. Per lei Franco ha messo in scena una versione speciale di Madame Bovary, di L’amante di Lady Chatterly, e Una serata alle follies, il Loutrec, perché Martine è anche ballerina e si esibiva in scena nel can can in modo strabiliante. Io scelsi Martine Brochard perché mi piaceva, mi stava simpatica, e mi pareva giusta per il personaggio della bella ragazza romana sposina ‘borghesuccia’  ma dai modi raffinati, e innamorata pazza del giovane belloccio ferroviere in questione, Enzo Cerusico. E ci ho lavorato talmente bene assieme che l’ho scelta anche per gli altri film, adattando i personaggi a lei. Vedi, quando entri in empatia con un attore, un’attrice, conviene tenerlo stretto perché non è una cosa facile. Altri attori ho voluto nei miei film più volte: Gigi Cesellato, un caro amico col quale ho condiviso gli anni della gavetta, è un commissario della polizia scientifica ne Il caso risolto e poi il questore di Torino inFango bollente. Claudio Nicastro è il Capo della polizia di Roma nel Caso risolto e poi il professore della clinica chirurgica di Torino in Fango bollente; Enzo Garinei è il Direttore della ‘Gazzetta sera’ nel Caso Risolto, e poi l’Istruttore del corso d’informatica in Fango Bollente, mentre Enrico Marciani è il Commissario di Polizia del rione Cinecittà-Don Bosco, dove vive Fabio Santamaria interpretato da Cerusico, poi in Fango Bollente lo vediamo nella divisa del vigile urbano che sta antipatico a Ovidio-Joe Dalessandro, che alla fine gli spara nella pancia perché gli fa troppe multe. E se ti guardi attorno vedi che è così che funziona la cosa: quanti film ha fatto Fellini con Mastroianni? E quanti Sergio Leone con Clint Eastwood?”.
Purtoppo Franco se n’è andato a causa di un brutto male nel 2006, e Martine è rimasta sola e io l’ho voluta subito quale protagonista e testimonial nella docufiction che ho girato per la Rai, nel maggio del 2007, sul salvataggio delle opere d’arte italiane durante la seconda guerra mondiale; e l’ho voluta subito perché per un attore/attrice tornare sul set significa ricominciare a vivere, e così è stato. D’allora quasi ogni anno Martine partecipa alle fiction di Canale 5 a fianco di Gabriel Garco tipo Il sangue e la rosa, e L’onore e l’orgoglio. L’ultima serie l’ha finita di girare tre giorni fa, e andrà in onda a ottobre -novembre. Anche il Direttore della fotografia e cameraman Roby Salmi, con quale ho lavorato 30 anni per il piccolo schermo, se n’è andato pochi mesi fa perché anche noi cineasti a un certo punto togliamo le tende, ma rimaniamo nella memoria collettiva tramite le nostre opere.
Nell’ultima agghiacciante scena di Fango Bollente Martine, che interpreta il vice primario di una clinica privata, viene uccisa dal marito, l’angelo nero Joe Dalessandro, con l’arsenico e un po’ di veleno per i topi che il folle Ovidio/Dalessando cosparge su una torta alla panna che le porta in regalo per festeggiare la promozione a vice-primario. (Vedi su Youtube)
La donna incomincia ad assaggiare la panna, e viene subito presa dai campri. Essendo medico, capisce subito l’inganno e si trascina carponi fino al marito che sta telefonando alle pompe funebri, finché cade morta ai suoi piedi. Ripetemmo la scena due o tre volte e lei a ogni ciak doveva mangiare un po’ di panna, usando semplicemente un dito. Trent’anni dopo, riparlando di quella scena le feci di nuovo i complimenti per come l’aveva interpretata, e lei mi rispose: “Sapessi quanto odio la panna montata, Vittorio! Mi fa vomitare…” “Per questo ti venivano così bene quei conati a stento trattenuti…” Le risposi, “Se me lo dicevi prima ti facevo propinare un altro tipo di torta…” Ma Martine era ed è una professionista, o non dà mai problemi sul set.

 
 
 
 
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