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Incontro con Christian De Sica. Modera Adriano Pintaldi.
10 Dicembre 2013 - 10 Dicembre 2013

martedì 10 ore 17.00 Incontro moderato da Adriano Pintaldi con Christian De Sica
 
a seguire Parlami di me di Brando De Sica (2008, 87′)
«Parlami di me è la trasposizione cinematografica dell’omonimo musical teatrale scritto da Maurizio Costanzo ed Enrico Vaime e andato in scena nei teatri di tutta Italia, per due stagioni consecutive, con grande successo di critica e di pubblico. È un omaggio al teatro e, allo stesso tempo, un’occasione per Christian De Sica per raccontarsi come artista e come figlio d’arte. […] Il musical si snoda lungo il filo della memoria di Christian De Sica, tra i ricordi della sua infanzia, il rapporto con il padre, la sua volontà d’intraprendere il mestiere dell’attore, i suoi successi e le difficoltà di una carriera vissuta con grande passione» (Mario Patané).
Ingresso gratuito
 
ore 19.45 Faccione di Christian De Sica (1991, 89′)
«Faccione è il primo film che ho fatto da regista con Nadia Rinaldi. Mi piaceva raccontare la storia di questa cicciona, allegra ed esuberante, che racconta bugie a se stessa e agli altri perché ha capito che questa è l’unica medicina per evadere da una vita triste, da una sorte squallida. La facevo camminare come la Loren camminava, per strada. Era carino quel film, forse una delle cose più carine che ho fatto. Lei insegue senza scoraggiarsi i suoi sogni d’amore. […]. Il mio esordio alla regia» (De Sica).
 
ore 21.30 Il conte Max di Christian De Sica(1991, 90′)
Alfredo (De Sica), per seguire Isabella (Ornella Muti), una top-model e mantenuta di lusso conosciuta per caso, si reca a Parigi. Ma prima si fa dare lezioni di etichetta e di francese da un nobiluomo spiantato, il Conte Max (Galeazzo Benti), di cui assume pure l’identità. «Va […] riconosciuto a Christian De Sica un tratto garbato, l’aver trovato il suo giusto respiro, finalmente sfrondato da tante smanie imitative e caciarone, in una leggerezza non tanto dissimile da quella che portò in trionfo suo padre nel cinema d’anteguerra» (D’Agostini).
 

 

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