Home > Incontro con Antonio Capuano, Antonietta De Lillo, Mario Martone. Modera Enrico Magrelli
Incontro con Antonio Capuano, Antonietta De Lillo, Mario Martone. Modera Enrico Magrelli
04 Aprile 2012 - 04 Aprile 2012

Tra le due proiezioni di Teatro di guerra e Morte di un matematico napoletano, alle 19.00 incontro con Antonio Capuano, Antonietta De Lillo, Mario Martone

ore 17.00
Teatro di guerra (1998)
Regia: Mario Martone; soggetto e sceneggiatura: M. Martone; fotografia: Pasquale Mari; scenografia: Giancarlo Muselli; costumi: Ortensia De Francesco; montaggio: Jacopo Quadri; interpreti: Andrea Renzi, Anna Bonaiuto, Iaia Forte, Roberto De Francesco, Marco Baliani, Toni Servillo; origine: Italia; produzione: Teatri Uniti, Lucky Red, Rai Cinemafiction; durata: 116′
Nel 1994 in una sala malmessa tra i vicoli dei quartieri spagnoli il giovane regista Leo con un gruppo di amici-attori prova Sette contro Tebe da mettere in scena a Sarajevo, grazie al suo legame d’amicizia con un regista bosniaco. Gli echi lontani dell’assedio di Sarajevo, così come la guerra a bassa intensità dei quartieri spagnoli, si intrecciano con i frammenti della messa in scena della tragedia eschilea e le vite personali dei membri della compagnia.
 
ore 19.00 Incontro moderato da Enrico Magrelli con Antonio Capuano, Antonietta De Lillo, Mario Martone
 
ore 20.30
Morte di un matematico napoletano (1992)
Regia: Mario Martone; soggetto e sceneggiatura: Mario Martone, Fabrizia Ramondino; fotografia: Luca Bigazzi; scenografia: Giancarlo Muselli; costumi: Metella Raboni; montaggio: Jacopo Quadri; interpreti: Carlo Cecchi, Anna Bonaiuto, Renato Carpentieri, Toni Servillo, Antonio Neiwiller, Licia Maglietta; origine: Italia; produzione: Teatri Uniti, AnGio Film, Rai, Banco di Napoli; durata: 106′
La figura di Renato Cacciopoli, illustre ed eccentrico matematico, raffinato pianista, nipote di Bakunin e militante comunista, viene liberamente ricostruita sulla base delle testimonianze di chi lo aveva conosciuto. O meglio essa viene delineata con la descrizione della sua ultima settimana di vita fino al suicidio e al successivo funerale. Il personaggio affiora attraverso una trama di comportamenti, dettagli, frasi appena accennate, che ne rivelano brandelli di passato senza mai troppo spiegare. Ma è soprattutto, in relazione a Napoli, città-personaggio al contempo spazio dell’anima e complessa realtà storica e umana, che il ritratto si struttura.

 

Date di programmazione