In occasione dell’omonima retrospettiva dedicata al grande produttore italiano, il Centro Sperimentale cura la pubblicazione del volume, Alberto Grimaldi. L’arte di produrre di Paola Savino. Il libro ricostruisce minuziosamente, sulla base di documenti d’archivio e con dovizia di materiali iconografici, l’attività della PEA, la casa di produzione di Grimaldi, raccogliendo anche i contributi spagnoli sviluppati in occasione del tributo che nel 2007 la Semana Internacional de Cine di Vallodolid ha reso al produttore italiano che all’inizio degli anni ”60 ha praticamente inventato la coproduzione con la Spagna.
Il volume, realizzato dalla Divisione Biblioteca ed Editoria del Centro Sperimentale, sarà presentato il 12 marzo alle ore 21.00, durante la retrospettiva, presso il cinema Trevi, alla presenza di Alberto Grimaldi, circondato da artisti, con cui ha collaborato, del calibro di Mario Monicelli, Francesco Rosi, Paola Savino. L’incontro sarà moderato dal conservatore della Cineteca Nazionale Sergio Toffetti. Seguirà la proiezione di Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci.
Alberto Grimaldi da avvocato diventa produttore di western e da produttore di western, attraverso l’opera di Sergio Leone, diventa produttore del miglior cinema d’autore italiano. La leggendaria filmografia della PEA è testimonianza concreta della grandezza del cinema italiano: in essa i nomi di Fellini, Bertolucci, Pasolini, Monicelli, Petri, Rosi, Pontecorvo e Leone, sfilano accanto a quelli di Wilder, Lelouch, Malle, Vadim, fino al Martin Scorsese di Gangs of New York, punto di arrivo di una carriera votata al superamento dei confini (e dei limiti) italici, attraverso il meccanismo delle coproduzioni, di cui l’avvocato napoletano è stato uno dei grandi artefici. Grimaldi infatti è il produttore italiano che con maggior convinzione ha gettato le basi per la costruzione, negli anni ’60, di un cinema e di un pubblico europei, quale mai più sarà realizzato. A Grimaldi siamo debitori delle opere più irriverenti del nostro cinema, Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pasolini e Ultimo tango a Parigi di Bertolucci, a lui e al suo coraggio dobbiamo una battaglia contro la censura che rappresenta una conquista per l’intera cultura del nostro Paese.