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Il CSC – Cineteca Nazionale al Torino Film Festival: tra l’altro, presentazione del restauro di “Palombella rossa” e un evento dedicato ai fratelli Garriba
10 Novembre 2016 - 10 Novembre 2016

Centro Sperimentale di Cinematografia – Newsletter – Template CT EVENTO

Il CSC – Cineteca Nazionale al Torino Film Festival

Il CSC – Cineteca Nazionale è presente alla 34° edizione del Torino Film Festival con un’ampia partecipazione: il restauro di “Palombella rossa” di Nanni Moretti

Il CSC – Cineteca Nazionale è presente alla 34° edizione del Torino Film Festival con un’ampia partecipazione. Sarà presentato in prima mondiale – mercoledì 23 novembre al Cinema Massimo, alla presenza del regista, e replicato il 24 e 25 novembre – il restauro di Palombella rossa di Nanni Moretti, realizzato con la supervisione di Moretti e la collaborazione alla color correction di Beppe Lanci, direttore della fotografia di quel set. Il restauro digitale in 4k è stato realizzato partendo dai negativi scena e colonna originali messi a disposizione dalla Sacher Film. Per le immagini di repertorio presenti nel film sono stati recuperati i filmati super 8 originali conservati da Nanni Moretti. Le lavorazioni sono state eseguite presso il laboratorio Augustus color di Roma.

Mercoledì 23 novembre al Cinema Massimo la Cineteca Nazionale presenta una retrospettiva e una pubblicazione dedicate ai fratelli Garriba: Fabio e Mario Garriba, i gemelli terribili del cinema italiano, a cura di Domenico Monetti e Luca Pallanch, con la collaborazione di Fabio Norcini, Edizioni di Bianco e Nero, 2016. Il libro racconta, da Soave a Locarno passando per il Centro Sperimentale di Cinematografia, Cinecittà e Campo de’ Fiori, la rapida ascesa e il precocissimo declino di due talenti purissimi. Ovvero, come scrissero loro: «come non conquistammo il cinema italiano»… Nel 1971 In punto di morte! vinse il Pardo d’oro al Festival Internazionale di Locarno che allora premiava le opere prime. Oltre a questo esplosivo esordio, in 35mm, saranno proiettati I parenti tutti, 35mm, e Voce del verbo morire, in 16mm.

La Cineteca Nazionale collabora alla rassegna omaggio dedicata a Matarazzo fornendo le copie di Giuseppe Verdi, La nave delle donne maledette, e, per gentile concessione della Ripley’s Film, dei due documentari della prima ora Littoria e Mussolinia di Sardegna. Accanto alle proiezioni, in programma giovedì 24 novembre un incontro con Gianni Amelio, Pier Maria Bocchi, Emanuela Martini, Emiliano Morreale, Sergio Toffetti, coordinatore della Cineteca Nazionale.

Venerdì 25 novembre sarà presentata un’altra pubblicazione: Gianni Amelio, Francesco Munzi, L’ora di regia, Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, Rubbettino, 2016, conversazione tra ex insegnante ed ex allievo che parte dalle aule del Centro Sperimentale e si allarga al senso della regia. Durante l’incontro saranno proiettati i saggi CSC: Le belle prove di Gianni Zanasi, Nastassia di Francesco Munzi, La finestra di Silvia Perra, selezionati da Gianni Amelio.

Il CSC- Cineteca Nazionale collabora infine con la retrospettiva Cose che verranno, fornendo i titoli Nirvana di Gabriele Salvatores – il regista introdurrà il film lunedì 21 novembre al Cinema Massimo –  e Il nuovo mondo, episodio di Ro.Go.Pa.G., e con la sezione Afterhours, con La maschera del demonio di Mario Bava, prima proiezione sabato 19 novembre.

 

 

Dall’8 al 10 novembre, al cinema Trevi, “Lionello Massobrio: i film della mia vita”

IL 9 novembre alle 20.45 incontro moderato da Steve Della Casa con Lionello Massobrio, Giorgio Arlorio, Roberto Cicutto. A seguire “Ottuagenari all’ombra della torre” di Lionello Massobrio (2016).
Suo nonno, prima di morire, gli disse: «La memoria, fijetto mio, è solo la colla che usamo pe’ cercà de rimette assieme i cocci de la vita». La madre Maria Rosada, che era entrata nel mondo del cinema a Parigi traducendo le didascalie dei film muti, a 32 anni dirigeva il Reparto Montaggio a Cinecittà, poi insegnò a tutti gli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia l’arte del montaggio. A 18 anni montò il campione d’incassi Domani è un altro giorno di Léonide Moguy. Seguirono L’Italia non è un paese povero di Joris Ivens, Un uomo da bruciare di Valentino Orsini, Paolo e Vittorio Taviani, L’ape regina di Marco Ferreri. Fu uno dei primi a girare Caroselli e film industriali, quindi diresse Il rapporto, scritto nella swinging London e girato nella Roma sessantottina. Promosse, in seno all’Anac, il boicottaggio della Mostra del Cinema di Venezia, organizzando con Luigi Nono ed Emilio Vedova comizi e manifestazioni di metalmeccanici. Contribuì alla liberazione dell’Angola con il documentario La vittoria è certa. Poi divenne editore… (ma questa è un’altra storia). Oggi continua a girare documentari e a meditare nuove avventure in giro per il mondo.

martedì 8
ore 17.30 L’abbandono
 di Lionello Massobrio (1990, 52′)
«Se ricordo bene siamo nel luglio del 1988, sul litorale tra Ostia e Castel Fusano c’è una trattoriola, sempre molto affollata, circondata da un territorio che, anticipando i tempi, assomiglia a un mondezzaio. Ci lavora una giovane cameriera che si ritiene la sosia di Marilyn Monroe e un bel giorno arriva un cliente che fa il trasportatore di giornali e somiglia pari pari a Robert De Niro. Lui la seduce, la mette incinta e sparisce. Lei maschera il pancione e tira a campare, ma una brutta notte nel magazzino della trattoria è costretta a partorire e, tagliato il cordone ombelicale, avvolge il neonato in una tovaglia e lo deposita in un cassonetto della nettezza urbana. Il bimbo piangerà e sarà salvato, anche lei piangerà ma non sarà salvata» (Massobrio). Film tv con Antonella Ponziani.
Copia proveniente da Rai Teche

 
ore 18.30 La vittoria è certa di Lionello Massobrio (1971, 81′)
«[Lionel] ha conosciuto Agostinho Neto leader carismatico del Movimento Popolare per la Liberazione dell’Angola […], dopodiché parte per il campo base dei guerriglieri angolani insieme a Randi Krokaa, Guelfo Guelfi, Augusta Conchiglia e Stefano de Stefani per realizzare un film che dovrà chiamarsi La vittoria è certa. È l’agosto del settanta. In capo a cinque mesi Augusta, Stefano e poi Guelfo decidono di tornare a casa. Randi e Lionel restano e si trasferiscono in una zona liberata per portare avanti l’impresa di raccontare come crescono e studiano le bambine e i bambini angolani mentre i loro padri imparano a distruggere ponti che attraversano fiumi frequentati da caimani e a colpire con i mortai gli acquartieramenti portoghesi.
Alcuni anni dopo questo film, proiettato nei cinema dell’Angola indipendente […], avrà un notevole successo» (Massobrio).
 
ore 20.15 Il rapporto di Lionello Massobrio (1969, 90′)
«Il rapporto, interpretato da Isabel Ruth e Giulio Brogi, opera prima del promettente Lionel, che vorrebbe essere un rapporto politico su un rapporto amoroso, sarà presentato al Festival di Pesaro e come premio non riceverà mai il visto di censura» (Massobrio). Uno dei film più invisibili e misteriosi del cinema italiano…
Copia proveniente dalla Cineteca di Bologna
 
mercoledì 9
ore 17.00 Benvenuti, benvenuti tra noi di Lionello Massobrio (55′)
«Una dozzina di anni fa mi fu offerta l’opportunità di insegnare cinema e televisione nella Casa Circondariale di Pisa. Come rifiutare un viaggio nel continente carcerario? Colsi l’occasione al volo e cominciai a lavorare con un gruppo di detenute e detenuti insegnandogli a usare una telecamera e, contrariamente a quanto avviene di solito, a tralasciare i loro tristissimi ricordi e a inventare delle storie a volte grottesche. Il film si chiamò Benvenuti tra noi e fu messo in onda da Rai Tre. Beninteso solo parzialmente perché, a causa della morte per overdose di uno dei protagonisti, non fu possibile completarlo» (Massobrio).
 
a seguire Kurdistan – Partorire la morte di Lionello Massobrio (2001, 29′)
«Allo stato dei fatti sono un vecchiaccio di ottantacinque anni che ogni mattina all’alba apre un occhio e attraverso una metà del lettone, da troppo tempo deserto, si guarda nel grande specchio e si sussurra: “Dai, dai, che altre ventiquattro ore ce la fai”. Non ha eredi perché non ne ha voluti, ha sempre avuto la sensazione che il mondo fosse sovraffollato. Una volta un signore di cui non ricorda il nome gli propose di fare un video su alcune giovani donne kurde che erano state convinte a usare il loro corpo in un modo innaturale e così si ritrovò solo soletto armato solo di una piccola cinepresa nell’aeroporto di Ankara e da lì proseguì attraverso alcuni dei luoghi in cui una kamikaze kurda, mascherata da giovane madre in attesa, si era fatta esplodere nel mezzo di militari turchi» (Massobrio).
 
ore 19.00 Beba di Lionello Massobrio (1993, 85′)
«Con Zoran Stojkovic, Igor Vucic e Beatrice Palme siamo arrivati a Spalato, Split per i croati, sulla sponda orientale dell’Adriatico davanti a Porto Recanati, la data sul passaporto è 2 luglio 1993, è una bellissima giornata e ci troviamo negli uffici dell’Unprofor con i nostri giubbetti antiproiettile regolamentari e i cartellini International Press appesi al collo. Dobbiamo andare a Sarajevo, che è distante poche decine di chilometri, perché stiamo cercando una bambina di cui abbiamo una foto, ma la città è sotto assedio e ci si può arrivare solo in aereo. L’ufficiale inglese che ha timbrato i nostri passaporti sta per restituirmi il mio, ma mi guarda negli occhi e mi chiede sorridendo se mi farebbe piacere avere anche il timbro della loro compagnia, la Maybe Airlines, che vuol dire “forse sì arriva forse no!» (Massobrio).
Copia proveniente da Rai Teche per gentile concessione di Eta Beta
 
a seguire In your life – Nella nostra vita. Io l’acciaio di Lionello Massobrio (9′)
«Insieme a Franco Fortini e Giorgio Arlorio realizza Io l’acciaio un filmino per il padiglione dell’Italsider alla Fiera di Milano su l’onnipresenza di questa lega metallica, dagli aghi ai transatlantici passando per i binari del tram» (Massobrio).
 
ore 20.45 Incontro moderato da Steve Della Casa con Lionello MassobrioGiorgio ArlorioRoberto Cicutto
 
a seguire Ottuagenari all’ombra della torre di Lionello Massobrio (2016, 84′)
«Dopo parecchi anni dedicati interamente alla scrittura (primo romanzo Dimenticati, pubblicato nel 2001 da Elvira Sellerio, e ultimo Less, che sta per uscire da Istos Edizioni, ai suoi primi vagiti con una Collana Cento Pagine) per uno dei miei ultimi anniversari ho deciso di regalarmi un film a costo zero che ho realizzato con la collaborazione di Paolo Del Genovese, impugnando a turno una Handycam Sony da turista in gita e che abbiamo intitolato Ottuagenari all’ombra della Torre. Due anni di divertimento per scoprire e conoscere i protagonisti di quest’opera, uno dei quali si chiama Libero, ha passato i cento e tutte le mattine se ne va al bar, pedalando allegramente sulla sua bici, per batter chiacchiera con le signore di passaggio» (Massobrio).
 

Il 10 novembre, al cinema Trevi, ricordo di Francesco Pasinetti, regista, sceneggiatore, critico, storico, docente, fotografo, docente e poi direttore al CSC

Alle 20.45 incontro moderato da Alfredo Baldi con Luisa Pagnacco e Carlo Montanaro. Nel corso dell’incontro sarà presentato il libro di Luisa Pagnacco “Francesco Pasinetti. Oltre il cinema. Le vicende teatrali tra lirica e prosa” (Bulzoni, 2015).
«”Un raffinato intellettuale, un galantuomo, un grande artigiano”. Con queste parole Francesco Maselli rievocò, alla fine di un percorso di ricordi e ricostruzioni, la figura di Francesco Pasinetti. Carlo Lizzani parlò di lui come di un faro, un mito per i cinefili nati negli anni Venti. Mario Verdone lo pianse come l’amato compagno di lavoro, l’indimenticabile esempio di azione e di vita. Nessuno che lo conobbe poté non apprezzarne la consuetudine alla disponibilità, al dialogo, al confronto. Sobrietà, rigore, onestà, riservatezza, generosità furono i tratti salienti della sua personalità e determinanti per le sue vicende professionali, ma soprattutto la curiosità, la sua versatilità e la poliedricità fecero di Pasinetti un intellettuale talentuoso, completo, competente, aperto al mondo dell’arte a trecentosessanta gradi. […] Il veneziano Francesco Pasinetti è noto in primis per il suo impegno nel campo del cinema come regista, sceneggiatore, critico, storico, docente nonché fotografo». Pasinetti, nato nel 1911 e scomparso prematuramente nel 1949, fu il primo a laurearsi in Lettere con una tesi sul cinema, nel 1933, ma aveva già fondato la rivista «Il Ventuno». Nel 1937 era già docente al Centro Sperimentale di Cinematografia, di cui assunse la direzione nel 1948, e nel 1939 scrisse la prima Storia del cinema, cui fecero seguito altre pubblicazioni e la fondazione della casa editrice Rialto. All’attività di docente e studioso affianco quella di regista e sceneggiatore (La peccatrice di Amleto Palermi, Via delle Cinque Lune e La locandiera di Luigi Chiarini), con esiti straordinari.
Il lungometraggio Il canale degli angeli, il solo diretto da Pasinetti, e i diciotto documentari proposti in questa giornata (ad alcuni ha collaborato come supervisore, voce di commento o montatore), sono tratti dal dvd Francesco Pasinetti. Il suo cinema, edito da Luce Cinecittà. Tutte le opere sono state restaurate in digitale su materiali provenienti dall’Archivio Storico del Luce, dalla Cineteca Nazionale e dalla Cineteca Italiana.
Si ringrazia per la collaborazione Luce Cinecittà
 
ore 17.00 Entusiasmo di Francesco Pasinetti (1933, 21′)
Il canale degli angeli di Francesco Pasinetti (1934, 48′)
Sulle orme di Giacomo Leopardi di Francesco Pasinetti (1941, 11′)
Città bianca di Francesco Pasinetti (1942, 14′)
La gondola di Francesco Pasinetti (1942, 14′)
I piccioni di Venezia di Francesco Pasinetti (1942, 12′)
Venezia minore di Francesco Pasinetti (1942, 16′)
 
ore 19.30 Nasce una famiglia di Francesco Pasinetti (1943, 14′)
Venezia insorge di Glauco Pellegrini (1945, 8′)
Il palazzo dei dogi di Francesco Pasinetti (1947, 10′)
Torcello di Antonio Marzari e Salvatore Danò (1947, 10′)
Piazza San Marco di Francesco Pasinetti (1947, 11′)
Venezia in festa di Francesco Pasinetti (1947, 9′)
 
ore 20.45 Incontro moderato da Alfredo Baldi con Luisa PagnaccoCarlo Montanaro
Nel corso dell’incontro sarà presentato il libro di Luisa Pagnacco Francesco Pasinetti. Oltre il cinema. Le vicende teatrali tra lirica e prosa (Bulzoni, 2015).
 
a seguire Lumiei di Francesco Pasinetti (1948, 8′)
Piave-Boite-Vajont di Francesco Pasinetti (1948, 21′)
I pittori impressionisti di Francesco Pasinetti (1948, 10′)
Arte contemporanea di Francesco Pasinetti (1948, 9′)
Latte per la città di Cesare Ardolino e Gian Luigi Polidoro (1949, 10′)
Ragazze in bianco di Francesco Pasinetti (1949, 12′)
 

La programmazione al cinema Trevi: novembre 2016

Questo mese: la televisione di Comencini, la Documento film, Lionello Massobrio, Pasinetti, il cinema di Antonello Faretta, cinema e psicoanalisi, Bassani e il cinema, cinema e mafia, Luci dalla Cinea, ricordo di Sergio Raffaelli, Carolina Invernizio, Verdi e Parma, Mario Balsamo, Luchino Visconti, Visioni sociali, Piero Cannizzaro.
01.11.2016 – 06.11.2016
La televisione secondo Luigi Comencini
A cent’anni dalla nascita di Luigi Comencini la Cineteca Nazionale, in stretta sinergia con Rai Teche, festeggia il grande cineasta attraverso le sue opere televisive.

06.11.2016
C’era una volta la Documento Film (parte prima)
In questa prima parte della rassegna che illustra un fondo di documentari della Cineteca Nazionale si parte da Roma e dal Lazio. 

08.11.2016 – 09.11.2016
Lionello Massobrio: i film della mia vita
Alle 20.45 incontro moderato da Steve Della Casa con Lionello Massobrio, Giorgio Arlorio, Roberto Cicutto.

09.11.2016 ore 20.45
Incontro con Lionello Massobrio, Giorgio Arlorio, Roberto Cicutto. Modera Steve Della Casa
A seguire “Ottuagenari all’ombra della torre” di Lionello Massobrio (2016, 84′).

10.11.2016
Francesco Pasinetti, l’enfant prodige del cinema italiano
Ricordo di Francesco Pasinetti, regista, sceneggiatore, critico, storico, docente, fotografo, docente e poi direttore al CSC.

ore 20.45 Incontro con Luisa Pagnacco,
Carlo Montanaro. Modera Alfredo Baldi

Nel corso dell’incontro sarà presentato il libro di Luisa Pagnacco “Francesco Pasinetti. Oltre il cinema. Le vicende teatrali tra lirica e poesia” (Bulzoni, 2015).

11.11.2016
Antonello Faretta, un regista fuori campo
Antonello Faretta è regista e produttore (Noeltan Film), oltre che operatore culturale e strenuo sostenitore delle potenzialità della sua Lucania.

ore 20.45 incontro con Antonello Faretta.
Modera Adriano Aprà

A seguire “Montedoro” di Antonella Faretta (2015, 90′).

12.11.2016
Cinema e psicoanalisi: Ricordi e memorie
Tema della programmazione 2016 è la memoria e questo secondo appuntamento è dedicato alla memoria traumatica.

ore 19.00 incontro con Angelo Macchia e Cristina Comencini.
Modera Fabio Castriota

A seguire, ore 20.30, “Diciotto anni dopo” di Edoardo Leo (2010, 100′)

13.11.2016 – 15.11.2016
Giorgio Bassani e il cinema
Per festeggiare il centenario dalla nascita di Giorgio Bassani si terrà a Roma e a Ferrara un convegno che analizza ogni possibile sfaccettatura del celebre scrittore.

13.11.2016  ore 19.00
Incontro con Giulio Ferroni, Giuliano Montaldo,
Emiliano Morreale

a seguire Gli occhiali d’oro di Giuliano Montaldo (1987, 102′).

16.11.2016 – 17.11.2016
Se tutto è mafia…
La rassegna è a cura di Sila Berruti e Luca Mazzei, realizzata nell’ambito del Progetto Uncovering Excellence “L’immaginario devoto tra organizzazioni mafiose e lotta alla mafia: narrazioni e rappresentazioni” dell’ Università di Roma Tor Vergata.

16.11.2016  ore 20.45
Incontro con Rean Mazzone e Marco Visalberghi
A seguire “In un altro paese” di Marco Turco (2005, 92′).
17.11.2016  ore 21.00   
Incontro con Roberto Faenza e Pif
Nell’ambito della giornata dedicata al tema della mafia, alle 19.15 “Alla luce del sole” di Roberto Faenza, e a seguire incontro con il regista e Pif.

18.11.2016 – 20.11.2016
Luci dalla Cina
La rassegna Luci dalla Cina – quest’anno alla sua terza edizione italiana – si svolge in contemporanea anche in Germania e in Francia, a Parigi.

ore 20.45 incontro con Alberto Raffaelli, Orio Caldiron, Luca Mazzei. Modera Mario Musumeci
Nel corso dell’incontro sarà presentato il libro di Sergio Raffaelli, Parole di film. Studi cinematografici 1961-2010, a cura di Massimo Fanfani.
 

23.11.2016
Carolina Invernizio, 150 anni di (vana)gloria
La Cineteca Nazionale ricorda Carolina Invernizio, a 150 anni dalla nascita. Una scrittrice, oggi dimenticata, che dall’epoca del muto fino agli anni Settanta ha ispirato generazioni di sceneggiatori e registi.

ore 20.45 incontro con Fiorella Infascelli e Anna Levi.
Modera Andrea Schiavi

Nel corso dell’incontro sarà presentato il libro di Anna Levi Si pecca ad ogni a pagina. Le due vite di Carolina Invernizio (Bibliografia e Informazione, 2013).

23.11.2016  ore 20.00
Giuseppe Verdi e la Gloria di Parma
Una serata dedicata Parma, una delle città più cinematografiche del cinema italiano.

24.11.2016 – 25.11.2016
Mario Balsamo e il cinema del reale
Il 24 novembre alle 20.45 Incontro moderato da Federico Pontiggia con Mario Balsamo, Roberto Andò, Fabio Ferzetti, Stefano Rulli. 

26.11.2016 – 27.11.2016
Visioni sociali:La Storia/Le storie
L’appuntamento di “Visioni Sociali” vuole essere un grande laboratorio cinematografico permanente per riflettere a 360 gradi sulle dinamiche sociali, politiche, culturali, narrate dal cinema italiano, e non solo.

Prosegue con “Lo straniero” e “Morte a Venezia” la retrospettiva dedicata a Luchino Visconti.

30.11.2016
Piero Cannizzaro, un autore glocal
Maison d’Italie de la Cite Internationale de Paris, Istituto Italiano di Cultura e Associazione Anteprima (24-27 novembre)

ore 20.30 incontro con Piero Cannizzaro, Francesco Munzi,
Vanessa Roghi, Christian Uva.  Modera Angela Prudenzi

Nel corso dell’incontro sarà presentato il libro di Christian Uva L’immagine politica. Forme del contropotere tra cinema, video e fotografia nell’Italia degli anni Settanta (Mimesis, 2015).
 

 

Date di programmazione