Francesco Barilli, tra Parma e Verdi
Alle 20.45 incontro con Barilli moderato da Italo Moscati
05 Maggio 2016 - 05 Maggio 2016
«Succede così: nasci in una città e rimane la tua. Io con Parma ho avuto un rapporto che, vuoi per un periodo in cui non ci sono più venuto, poi forse in vecchiaia ci si rimbambisce un po’ ma non per nostalgia, mi ha portato a lasciare dei documenti. Più che altro non è Parma in sé, è che io conosco la mia terra: io vengo dalla Bassa, ed è la nebbia che ti fa diventar scrittore. Con la nebbia tu inventi… chissà cosa c’è là dietro. E allora io sono di Parma e della Bassa, cosa a cui ci tengo molto perché un po’ la mia follia viene da lì! Purtroppo essendo vecchi il racconto è sempre del passato, che era tutto meraviglioso e oggi è una m…. Questo viene fuori di continuo. E non è colpa mia, non lo faccio io, viene da solo». Con queste parole l’artista (formula che racchiude la sua poliedrica attività) Francesco Barilli descrive il suo rapporto con Parma, che lo ha portato, negli ultimi anni a riannodare i fili della memoria, di una memoria che dovrebbe essere condivisa, ma le cui tracce sono smarrite, se non disperse, qua e là. E di Parma uno dei simboli è il Teatro Regio, all’interno del quale Barilli compie un’affascinante viaggio, da lui stesso paragonato a quello che Pinocchio intraprese nella pancia della balena. Tra favola e melodramma, lungo i sentieri della fantasia.
ore 17.30 Casa Ricordi di Carmine Gallone (1954, 127′)
Cavalcata lunga un secolo, l’Ottocento, della più famosa casa di edizioni musicali, dalla fondazione a Milano in era napoleonica fino al primo Novecento con Puccini. Proprio attraverso Verdi la vicenda di Casa Ricordi si intreccia con il Risorgimento. Prodotto dalla stessa Ricordi per celebrare i 150 anni della ditta, il film vanta un cast di prima grandezza: Fosco Giachetti è Verdi, Paolo Stoppa è Giovanni Ricordi e Marcello Mastroianni interpreta il tormentato Donizetti. Scenografia di Mario Chiari e Beni Montresor.
ore 19.45 Giuseppe Verdi di Francesco Barilli (2000, 56′)
La vita, i luoghi, i sentimenti, le opere del Maestro, in occasione del centesimo anniversario della morte, raccontati da un inusuale Rigoletto, interpretato dall’attore teatrale Roberto Abbati. Barilli si è riservato il ruolo di Verdi, in una delle fasi della sua vita, mentre l’attrice teatrale, anche lei di Parma, Laura Cleri interpreta la madre di Verdi.
ore 20.45 Incontro moderato da Italo Moscati con Francesco Barilli
a seguire Il Regio nel paese del melodramma di Francesco Barilli (2015, 70′)
«Sono anni che pensavo di fare il Teatro Regio, in realtà è il lavoro più complicato che abbia mai fatto. Fare un documentario è una cosa bellissima. Questo documentario è un affresco, mi sono reso conto ieri che l’ho montato come un affresco gigantesco. Se lo faccio per Geo&Geo faccio solo natura e invento un film nella natura. Qua è la lirica, ma il fulcro è comunque intorno al Regio perché oggi non si ricorda niente nessuno tranne qualche vecchio, però i giovani non sanno niente. Non vanno di certo in coda 36 ore per prendere un biglietto come facevano allora con mezzo metro di neve. E allora ho raccontato questo mondo che non c’è più, con delle opere bellissime, saltando da ieri a oggi, e da oggi a ieri, con un grido d’allarme e aiuto. Ho inventato un marchingegno con cui non disturbo nessuno ma io grido. E grido aiuto. Perché ormai è un problema che c’è ovunque nel mondo dell’arte» (Barilli).