Elio Pandolfi che spettacolo!
28 Febbraio 2019 - 28 Febbraio 2019
La Cineteca Nazionale celebra il talento poliedrico di Elio Pandolfi in occasione dell’uscita in libreria di un suo divertente libro di memorie, cinematografiche e non, curato con passione da Caterina Taricano. «Elio Pandolfi è stato protagonista di tutto lo spettacolo italiano del Dopoguerra. I suoi ricordi parlano di cinema, di varietà, di radio, di televisione, di doppiaggio e di operetta. In quest’autobiografia leggera e divertente, il poliedrico artista romano racconta tutto di sé: dall’infanzia – quando recitava Biancaneve e i sette nani nella piazza del paese – all’ingresso all’Accademia d’arte Drammatica, dalle prime esperienze artistiche al successo in radio e in teatro con l’operetta, fino al doppiaggio (tra cui quello de La dolce vita di Fellini). E tra le tante soddisfazioni, non nasconde i “no” ricevuti, le amarezze, le mancate occasioni di interpretare ruoli drammatici per il pregiudizio e la scarsa lungimiranza di alcuni produttori. […] Leggere il suo racconto è anche fare un viaggio nel tempo: si parla del Fascismo, della fame del Dopoguerra, del boom economico e dell’avvento della televisione. Ultranovantenne, Pandolfi sa ancora dare spettacolo, perché Elio Pandolfi è lo spettacolo» (dalla quarta di copertina del libro di Elio Pandolfi Che spettacolo!, a cura di Caterina Taricano, Gremese, 2018).
ore 16.30 Altri tempi – Zibaldone n. 1 di Alessandro Blasetti (1952, 126′)
«Mi chiamò Alessandro Blasetti per l’unico film veramente bello della mia vita: Altri tempi – Zibaldone n. 1, pellicola tutta ispirata alla novellistica ottocentesca e ricordata soprattutto per il celebre episodio “Il processo di Frine”, in cui, in onore della protagonista Gina Lollobrigida, viene coniata l’espressione “maggiorata fisica” […]. Anche il mio episodio, “Pot-pourri di canzoni”, non era male. Recitavo accanto a Barbara Florian; la nostra era la storia di una coppia di sposini che si conclude con la partenza del marito per la guerra, dalla quale forse non ritornerà» (Pandolfi).
ore 18.45 Ferdinando e Carolina diLina Wertmüller (1999, 108′)
«Il caso di Ferdinando di Borbone mi è sembrato particolarmente interessante, perché lo era anche il travagliatissimo momento storico in cui gli è capitato. […] Riuscire a realizzare, con un budget limitato, un film in costume, rappresentandovi il massimo della ricchezza e dello splendore di una delle corti europee più fastose del Settecento com’era quella di Napoli, tra cortigiane, dame, armigeri, caccie feste e anche un magnifico matrimonio, è un’impresa apparentemente impossibile, per chiunque non abbia l’aiuto di Enrico Job e dei suoi collaboratori. […] La riuscita del film la devo anche ai giovani attori che ho scelto. […] La sceneggiatura l’ho scritta insieme a Raffaele La Capria e con lui abbiamo approfondito molto il background storico della corte dei Barbone di Napoli. Il film, naturalmente, non raccontava solo il “magnifico regal matrimonio” ma si estendeva anche a quella parte della vita di Ferdinando e Carolina che fu travolta dalle tragedie dei tempi difficili nei quali regnarono» (Wertmüller).
ore 20.45 Incontro moderato da Steve Della Casa con Elio Pandolfi, Laura Delli Colli, Claudio De Pasqualis, Caterina Taricano
Nel corso dell’incontro sarà presentato il libro di Elio Pandolfi Che spettacolo!, a cura di Caterina Taricano.
a seguire Per qualche dollaro in meno di Mario Mattoli (1966, 98′)
«La mia rivincita al cinema me la presi quando un regista […], Mario Mattoli, mi volle a tutti i costi nella parte di un rude messicano in Per qualche dollaro in meno, una divertente parodia degli “spaghetti-western” di Sergio Leone. Io a mia volta imitavo Gian Maria Volonté. Altro che effeminato. Ero molto macho con la mia abbronzatura e la mia barba lunga» (Pandolfi).