CSC-Cineteca Nazionale. Cine 40 al Palazzo delle Esposizioni e Fuorinorma al cinema Trevi
07 Novembre 2017 - 07 Novembre 2017
Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di Cinematografia
Dal 9 novembre al 17 dicembre 2017 al Palazzo delle Esposizioni, “CINE40 dieci anni di cinema italiano”
Un progetto promosso da Azienda Speciale Palaexpo e Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale. Ingresso libero fino a esaurimento posti.
CINE40
dieci anni di cinema italiano
un progetto promosso da
Azienda Speciale Palaexpo e Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale
9 novembre – 17 dicembre 2017
Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI
proiezioni in pellicola 35mm
Riprende il viaggio a ritroso nel tempo attraverso i decenni del grande cinema italiano e, dopo le meraviglie per gli occhi di Cine70, Cine60 e Cine50, tornano sul grande schermo i capolavori del periodo più drammatico del secolo scorso, gli anni ’40. Regime, guerra, occupazione, Resistenza, Liberazione, ricostruzione: come si riflette la storia nazionale nelle pellicole del periodo? Durante il conflitto, si chiede al cinema da una parte di intrattenere il pubblico con un flusso di storie sentimentali, ambientazioni eleganti, risate, avventure e duelli, dall’altra di esaltare lo sforzo patriottico spingendo il pedale della propaganda. Ma l’esistenza che il regime chiude fuori dalla porta dei contenuti, spesso rientra dalla finestra della forma, con autori geniali come De Sica, che insegna alla commedia la naturalezza, o Rossellini, che osserva la guerra con il rigore documentario dei suoi capolavori futuri, o Visconti, che rovescia la morale corrente con la forza conturbante del suo realismo. Con la fine della guerra e della menzogna totalitaria, esplode al cinema la rivoluzione libertaria neorealista: le macerie, le atrocità, i volti, le voci e le identità della gente comune – tutta la vita precedentemente occultata – invadono lo schermo, sbalordendo il pubblico mondiale per la potenza espressiva con cui i nostri registi denunciano la barbarie della Storia. Ai tre maestri citati, che realizzano in pochi anni alcuni capolavori assoluti della storia del cinema, si affiancano altri grandi, come Germi, De Santis, Lattuada, Zampa, Castellani che scavano la condizione italiana, bruciante di sofferenza e di voglia di cambiamento, recuperando generi e stimoli dalle grandi cinematografie internazionali. Una stagione irripetibile della nostra storia culturale, che ha prodotto film leggendari da scoprire o rivedere in sala, per ricordare alla nostra epoca l’urgenza vitale della verità.
giovedì 9 novembre, ore 21.00
Maddalena: zero in condotta
di Vittorio De Sica. Italia, 1940, 78′
L’irresistibile interprete della commedia d’anteguerra dà il via, alla seconda prova da regista, ad una fortunata serie di film ambientati in un collegio femminile. De Sica rinnova con grazia, leggerezza e naturalezza narrativa la carambola di equivoci della commedia sentimentale.
venerdì 10 novembre, ore 21.00
Centomila dollari
di Mario Camerini. Italia, 1940, 83′
Proposta indecente ante litteram: un miliardario americano offre centomila dollari ad un giovane per cenare con la sua fidanzata. Fuoriclasse della commedia piccolo borghese degli anni ’30, Camerini scompiglia con ironia ammiccante il microcosmo di centraliniste, sartine e fattorini.
sabato 11 novembre, ore 21.00
Un’avventura di Salvator Rosa
di Alessandro Blasetti. Italia, 1940, 97′
Un pittore-spadaccino mascherato difende il popolo napoletano oppresso dagli spagnoli. Duelli, beffe e tresche amorose animano il film d’avventura più acclamato dell’epoca, diretto dal più eclettico autore della cinematografia fascista e interpretato dalla celebre “coppia maledetta” Luisa Ferida-Osvaldo Valenti.
domenica 12 novembre, ore 21.00
La nave bianca
di Roberto Rossellini. Italia, 1941, 72′
Pochi ricordano che il padre del Neorealismo ha esordito con una trilogia di film di propaganda bellica, da riscoprire assolutamente. Pur muovendosi nell’orbita ideologica patriottica, ne superano la retorica con una tensione al realismo, che avrebbe innescato la rinascita espressiva del cinema postbellico.
martedì 14 novembre, ore 21.00
Teresa Venerdì
di Vittorio De Sica. Italia, 1941, 91′
Al secondo capitolo della trilogia ambientata in un collegio, De Sica affina il suo talento di osservatore divertito dagli affanni sentimentali, orchestrando con felice ritmo le peripezie amorose di un medico spiantato, una furba orfanella e una cantante, che ha il fascino ammaliatore di Anna Magnani.
mercoledì 15 novembre, ore 21.00
La corona di ferro
di Alessandro Blasetti. Italia, 1941, 109′
Blasetti realizza il più celebre kolossal dell’epoca fascista, sognando le produzioni americane. Un anno di riprese, masse enormi, imponenti scenografie ricreano un regno mitico, animato da lotte di potere, eroici cavalieri, re fratricidi e dolci fanciulle. Una “grandiosa favola storica” (Lizzani) a cui si ispirerà tanto cinema fantastico.
giovedì 16 novembre, ore 21.00
Piccolo mondo antico
di Mario Soldati. Italia, 1941, 107′
Una raffinata tensione culturale caratterizza la corrente nota come “calligrafismo”: ricostruzioni storiche e adattamenti letterari, nei quali il paesaggio, il gusto pittorico e la cura formale si fanno strada sullo schermo, come nel migliore film di Soldati, tratto da Fogazzaro.
venerdì 17 novembre, ore 21.00
Un colpo di pistola
di Renato Castellani. Italia, 1942, 92′
Ispirandosi a un racconto di Puskin, Castellani traduce in immagini sontuose la vicenda di due ufficiali zaristi, che si sfidano a duello per amore di una donna. Esordio di uno dei registi più raffinati del cinema italiano tra gli anni Quaranta e Cinquanta, oggi raramente ricordato e da rivalutare assolutamente.
sabato 18 novembre, ore 21.00
Un pilota ritorna
di Roberto Rossellini. Italia, 1942, 84′
Il secondo episodio della trilogia di propaganda diretta da Rossellini è ambientato nell’aviazione. Grazie allo spirito altruistico e allo stile documentario e anticonvenzionale del grande regista, il racconto stempera l’esaltazione spettacolare ed eroica, per puntare sulle sofferenze e il disorientamento individuali.
domenica 19 novembre, ore 18.00
Quattro passi fra le nuvole
di Alessandro Blasetti. Italia, 1942, 91′
Questa commedia incentrata su un finto matrimonio è stata esaltata dalla critica postbellica, che l’ha inserita in un’ideale triade pre-neorealista, al fianco di Ossessione e I bambini ci guardano: prove di una libertà creativa, antitetica alla rigidità ideologica fascista e aperta ad esprimere le contraddizioni del vivere.
domenica 19 novembre, ore 21.00
Via delle cinque lune
di Luigi Chiarini. Italia, 1942, 80′
Tratto da un racconto di Matilde Serao e ambientato nella Roma dell’Ottocento, l’esordio di Chiarini è considerato uno degli esempi di rilievo del “calligrafismo”, adattamento raffinato di un melodramma familiare, denso di sensualità e perdizione.
mercoledì 22 novembre, ore 21.00
Campo de’ Fiori
di Mario Bonnard. Italia, 1943, 95′
Sullo sfondo di una Roma dialettale inedita per lo schermo, giganteggia la strepitosa coppia Fabrizi-Magnani. Umanità dirompente, comunicazione immediata e passioni popolari abbattono gli artifici del genere comico-sentimentale dilagante.
giovedì 23 novembre, ore 21.00
Ti conosco mascherina!
di Eduardo De Filippo. Italia, 1943, 83′
Il genio del teatro italiano riversa sullo schermo il suo talento espressivo, vestendo i panni di uno scaltro servitore in una gustosa farsa carica di equivoci. Eduardo, coadiuvato dagli strepitosi Peppino e Titina, innesta nella commedia cinematografica la grande tradizione attoriale napoletana.
venerdì 24 novembre, ore 21.00
I bambini ci guardano
di Vittorio De Sica. Italia, 1943, 90′
De Sica abbandona i toni della commedia e abbatte uno dei pilastri della morale fascista, la famiglia, divenuta scenario di tradimento, morte e alienazione. Un capolavoro in anticipo sui tempi, che adotta il punto di vista del piccolo protagonista per esprimere un profondo dolore esistenziale.
sabato 25 novembre, ore 21.00
Ossessione
di Luchino Visconti. Italia, 1943, 141′
L’arrivo di un vagabondo in una locanda lungo il Po scatena una spirale distruttiva di adulterio e morte. Film simbolo che anticipa la rinascita del cinema italiano, l’esordio strepitoso di Visconti spazza via anni di retorica fascista con il suo realismo amaro e trasgressivo.
domenica 26 novembre, ore 18.00
Zazà
di Renato Castellani. Italia, 1943, 104′
Castellani firma una messa in scena affascinante, affiancato alla sceneggiatura da Alberto Moravia, non accreditato nei titoli per motivi razziali, e da Nino Rota, autore delle canzoni di Zazà, la canzonettista francese, incarnata dalla travolgente Isa Miranda.
domenica 26 novembre, ore 21.00
Nessuno torna indietro
di Alessandro Blasetti. Italia, 1944, 124′
Un film corale tutto al femminile sostenuto dalle maggiori dive del momento – quali Doris Duranti, María Mercader, Valentina Cortese, María Denis – impegnate a dar corpo alle disavventure e ai sogni di alcune studentesse riunite in un pensionato romano.
martedì 28 novembre, ore 21.00
Abbasso la miseria!
di Gennaro Righelli. Italia, 1945, 82′
Gli stessi interpreti di Roma città aperta, Anna Magnani e il piccolo Annicchiarico, riuniti in una commedia sulla borsa nera. L’attualità e la miseria del dopoguerra invadono anche la produzione più leggera e l’Italia si riflette sullo schermo tra gag, risate e commozione.
mercoledì 29 novembre, ore 21.00
La porta del cielo
di Vittorio De Sica. Italia, 1945, 84′
I destini di vari personaggi in pellegrinaggio verso Loreto si incrociano su un treno. Con incredibili difficoltà, De Sica gira questa produzione cattolica nel periodo in cui i tedeschi occupano Roma, salvando sé e la troupe dal trasferimento a Venezia, dove il regime di Salò sta creando una nuova città del cinema.
giovedì 30 novembre, ore 21.00
Giorni di gloria
di Luchino Visconti, Giuseppe De Santis, Marcello Pagliero. Italia, 1945, 70′
Un’opportunità straordinaria per rivivere la situazione a Roma dopo la Liberazione, attraverso l’assemblaggio di filmati d’epoca e lo sguardo di “reporter” d’eccezione, quali Visconti, che documenta il processo per l’eccidio delle Fosse Ardeatine, o De Santis, che dà voce ai parenti delle vittime del massacro.
venerdì 1 dicembre, ore 21.00
Roma città aperta
di Roberto Rossellini. Italia, 1945, 104′
La tensione rinnovatrice dell’immediato dopoguerra trova nel cinema il suo grido più potente: Roma città aperta è il manifesto di un nuovo corso, capolavoro di rottura ancora oggi emotivamente sconvolgente, che insegna al mondo intero come far parlare la vita attraverso lo schermo.
domenica 3 dicembre, ore 18.00
Un giorno nella vita
di Alessandro Blasetti. Italia, 1946, 117′
Mosso da un intento etico, anche il più affermato autore del periodo fascista analizza le vicende resistenziali, osservandole da una prospettiva rovesciata, quella chiusa di un convento. La tragica irruzione di nazisti e partigiani rimanda alla violazione di ogni sacralità compiuta dalla guerra.
domenica 3 dicembre, ore 21.00
Il bandito
di Alberto Lattuada. Italia, 1946, 84′
Lattuada racconta il dramma dei reduci, l’impatto con le macerie, anche interiori, e la corruzione dilagante, adottando il ritmo del gangster movie americano. Grande successo grazie ai divi del momento, Amedeo Nazzari e Anna Magnani, negli insoliti panni di una perfida femme fatale.
mercoledì 6 dicembre, ore 21.00
Caccia tragica
di Giuseppe De Santis. Italia, 1946, 90′
Una rapina compiuta da un reduce e un’ex collaborazionista provoca la reazione in massa dei contadini. Il sorprendente film di esordio di De Sanctis porta sullo schermo la campagna come epicentro delle lotte sociali, con uno stile spettacolare memore dei maestri sovietici.
giovedì 7 dicembre, ore 21.00
Sciuscià
di Vittorio De Sica. Italia, 1946, 91′
Attraverso il dramma di due piccoli lustrascarpe, De Sica denuncia la barbarie morale del Paese scosso dalla guerra. Opera emblematica del realismo italiano e capolavoro di struggente poesia, apre uno squarcio sull’abisso della civiltà, vista con gli occhi delle sue vittime più fragili.
venerdì 8 dicembre, ore 21.00
Paisà
di Roberto Rossellini. Italia, 1946, 133′
Rossellini torna a raccontare, in sei episodi, l’Italia in guerra e le vittime innocenti della Storia. Sulle orme delle truppe alleate dal Sud al Nord Italia, il grande maestro attinge la sua straordinaria libertà creativa dal caos del mondo in macerie, offrendo il ritratto fedele e polifonico del Paese.
sabato 9 dicembre, ore 21.00
Gioventù perduta
di Pietro Germi. Italia, 1947, 80′
Il crudo identikit di giovani borghesi sbandati, che vivono il disagio della città contemporanea tra solitudine e delitti. Tra i grandi autori del Neorealismo, Germi si rivela il narratore più incisivo delle piaghe sociali del dopoguerra, che indaga incrociando noir e stile documentario.
domenica 10 dicembre, ore 18.00
I due orfanelli
di Mario Mattoli. Italia, 1947, 92′
Nella Parigi dell’Ottocento l’orfanello Totò va alla ricerca dei suoi nobili natali. Maliziosa parodia del romanzo d’appendice, nella quale l’umorismo di sceneggiatori quali Steno e le trovate del grande mattatore innestano elementi di satira sulle agitazioni politiche del periodo.
domenica 10 dicembre, ore 21.00
L’onorevole Angelina
di Luigi Zampa. Italia, 1947, 93′
Una delle interpretazioni leggendarie di Anna Magnani, energica eroina di uno stuolo di donne di borgata in rivolta contro un’esistenza precaria. Un Quarto stato al femminile che Zampa dirige magistralmente, animando la denuncia sociale con la spettacolarità popolare.
martedì 12 dicembre, ore 21.00
Sotto il sole di Roma
di Renato Castellani. Italia, 1948, 100′
Castellani accoglie nel dopoguerra gli ambienti contemporanei, alla ricerca di una gioventù e di un’innocenza sopravvissute ai disastri della guerra, anticipando molti elementi dei primi film di Pasolini. L’urgenza di denuncia del primo cinema neorealista trova un perfetto equilibrio tra commedia e dramma.
mercoledì 13 dicembre, ore 21.00
Proibito rubare
di Luigi Comencini. Italia, 1948, 82′
Fin dal suo esordio, ambientato tra i ladruncoli di una Napoli ancora piena di macerie, Comencini rivela già la sua straordinaria sensibilità verso i problemi dell’infanzia, che caratterizzerà la sua lunga carriera, osservata qui con i toni lievi della commedia.
giovedì 14 dicembre, ore 21.00
Riso amaro
di Giuseppe De Santis. Italia, 1948, 109′
Un ladro in fuga si rifugia tra le mondine delle risaie e seduce una giovane ingenua. Pietra miliare della storia del cinema, intreccia la denuncia dello sfruttamento contadino con gli intrighi del noir carico di erotismo, innalzando Silvana Mangano a stella di prima grandezza e icona di sensualità vibrante.
venerdì 15 dicembre, ore 21.00
La terra trema
di Luchino Visconti. Italia, 1948, 160′
Liberamente tratto da I Malavoglia di Verga, è un affresco potente sulle drammatiche condizioni del Meridione, sospeso tra documentarismo neorealista e raffinato rigore espressivo, ancora oggi considerato uno dei capolavori assoluti del regista.
sabato 16 dicembre, ore 21.00
Ladri di biciclette
di Vittorio De Sica. Italia, 1948, 90′
Monumento del cinema di tutti i tempi e manifesto sociale del dopoguerra italiano. Le peregrinazioni del povero attacchino in cerca della bicicletta rubata aprono squarci sulla vita nella città moderna, luogo dell’indifferenza, che condanna a un’incolmabile solitudine.
domenica 17 dicembre, ore 18.00
Il mulino del Po
di Alberto Lattuada. Italia, 1949, 104′
Sullo sfondo delle ribellioni contadine di fine ‘800 contro governo e padronato, si consuma il dramma di due innamorati appartenenti a famiglie avversarie. Dal romanzo di Bacchelli, Lattuada ricava un potente affresco sociale con l’impianto epico e spettacolare del grande cinema sovietico.
domenica 17 dicembre, ore 21.00
In nome della legge
di Pietro Germi. Italia, 1949, 100′
Immerso nell’immaginario cinematografico americano, il capolavoro di Germi trasfigura la Sicilia nel paesaggio epico di un western: ai margini del territorio nazionale, il conflitto tra legge e sopruso mafioso assume un’aura mitica, di lotta primordiale tra bene e male.
Informazioni
Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema
scalinata di via Milano 9 a, Roma
www.palazzoesposizioni.it
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI
I posti verranno assegnati a partire da un’ora prima dell’inizio di ogni proiezione. Possibilità di prenotare riservata ai soli possessori della membership card. L’ingresso non sarà conse
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Dal 7 al 9 novembre il cinema Trevi ospita il festival espanso Fuorinorma, progettato, nelle sale indipendenti di Roma, da Adriano Aprà
Martedì 7 incontri con Eleonora Danco, Marco De Angelis e Antonio Di Trapani, mercoledì 8 incontro con Salvatore Maira, giovedì 9 incontro con Paolo Benvenuti e Giuseppe Gaudino, modera Adriano Aprà.
«Questo progetto nasce dalla consapevolezza che negli ultimi anni si è manifestata in Italia una tendenza, che definisco neosperimentale, sia nel cinema di finzione che in quello documentario, verso un rinnovamento delle forme espressive che finalmente allinea il cinema italiano alle ricerche più avanzate in campo mondiale. Nello stesso tempo sono nate a Roma e in tutta Italia sale alternative interessate a proiettare opere spesso emarginate dal sistema industriale. Abbiamo quindi pensato di promuovere una selezione ragionata di queste opere, troppo spesso poco viste, riunendo (per ora) alcune sale romane e proponendo loro di proiettarle sotto l’etichetta Fuorinorma. Dal 6 novembre proseguirà in altre sale indipendenti romane: dapprima con i primi 20 film, successivamente con gli altri. Ma il festival è solo un punto di partenza. Lo scopo vero è quello di trasformare una tendenza in movimento. Abbiamo lanciato per tutto questo un forum sul sito www.fuorinorma.it, dove discutere e vedere, a determinate condizioni, i film, e abbiamo fondato l’Associazione culturale Fuorinorma. Un altro cinema italiano è possibile» (Adriano Aprà).
Un progetto proposto e coordinato da Aprà assieme alle sale, le istituzioni (per ora hanno già dato il loro patrocinio il Centro Sperimentale di Cinematografia, il Comune di Roma/Casa del Cinema/Macro/Biblioteche, Cinecittà-Istituto Luce, la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani), e quanti sin da ora lo hanno condiviso o che vi aderiranno.
martedì 7
ore 17.00 N-capace di Eleonora Danco (2014, 81′)
«Fra Terracina e Roma, l’autrice intervista giovani e vecchi, alternando le interviste con sue performance. Sesso, scuola, rapporti con i genitori, la morte. Un film originalissimo e anche esilarante» (Aprà).
ore 18.30 Il viaggio della signorina Vila di Elisabetta Sgarbi (2012, 55′)
«In viaggio – accompagnati da un personaggio femminile quasi invisibile – nella Trieste multietnica, storica e odierna: viaggio insieme poetico e didattico» (Aprà).
ore 19.30 Incontro moderato da Adriano Aprà con Eleonora Danco, Marco De Angelis e Antonio Di Trapani
a seguire Terra di Marco De Angelis e Antonio Di Trapani (2015, 64′)
«Un film di fantascienza catastrofica. Voci in più lingue rivolte forse alle persone che appaiono di tanto in tanto quasi fossero gli ultimi abitanti della terra» (Aprà). Con Hal Yamanouchi e Angela Carbone.
mercoledì 8
ore 17.00 Tramas di Augusto Contento (2007, 103′)
«Girato a São Paulo. Trame senza trama che si intrecciano per formare, alla fine, un saggio sociologico e urbanistico quasi scientifico» (Aprà).
ore 19.00 Sangue di Pippo Delbono (2013, 90′)
«Un film a suo modo religioso: pietas per i morti innocenti o colpevoli, riuniti in un unico abbraccio, in un unico pianto, dentro un paese in rovina» (Aprà).
ore 20.45 Incontro con Salvatore Maira
a seguire Valzer di Salvatore Maira (2007, 82′)
«Un unico piano-sequenza, che comprende dei flash-back, ci racconta di un padre in un albergo labirintico di Torino alla ricerca della figlia scomparsa, su e giù per i vari piani e le diverse classi (cameriere, manager, modelle)» (Aprà). Con Valeria Solarino e Maurizio Micheli.
giovedì 9
ore 17.00 Puccini e la fanciulla di Paolo Benvenuti (2008, 78′)
«Ambientato e girato a Torre del Lago, nei luoghi di Puccini, racconta le vicende che portarono al suicidio della servetta Doria Manfredi, presunto amore del musicista, nel gennaio 1909. Stilisticamente rigoroso, fa pensare al Rossellini televisivo e agli Straub» (Aprà). Con Riccardo Moretti e Giovanna Daddi.
ore 19.00 Per amor vostro di Giuseppe Gaudino (2015, 112′)
«Le peregrinazioni di Anna in una Napoli caotica, tra impegni di lavoro e pesanti responsabilità famigliari, inseguita, assediata da una videocamera affannata e frantumata. Ma le memorie dell’infanzia la salvano» (Aprà). Con Valeria Golino, Massimiliano Gallo, Adriano Giannini.
ore 21.00 Incontro moderato da Adriano Aprà con Paolo Benvenuti e Giuseppe Gaudino
a seguire Flòr da Baixa di Mauro Santini (2006, 78′)
«Visioni di 4 città di mare (Lisbona, Rio de Janeiro, Marsiglia, Taranto). Scene constatative d’incantamento e di “spionaggio”. Un film liquido come il digitale» (Aprà). Con Monica Cecchi.
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Il CSC-Cineteca Nazionale è partner di “A qualcuno piace Classico”
“A qualcuno piace Classico” si svolge al Palazzo delle Esposizioni dal 24 ottobre 2017 al 29 maggio 2018. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
A QUALCUNO PIACE CLASSICO
appunti di storia del cinema
settima edizione
24 ottobre 2017 – 29 maggio 2018
Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI
Un evento promosso da:
Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale
Azienda Speciale Palaexpo
La Farfalla sul Mirino
Torna per il settimo anno l’appuntamento con A Qualcuno Piace Classico, la rassegna al Palazzo delle Esposizioni che propone nel corso della stagione capolavori e chicche della storia del cinema da riscoprire in sala e in pellicola 35mm, come sempre a ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Dal 24 ottobre fino al 29 maggio 2018 sfileranno sul grande schermo per la gioia di ogni cinefilo i film di maestri come Kurosawa o Renoir, Ėjzenštejn o Lubitsch, Ford o Losey, solo per citarne alcuni: film che non solo non hanno perso niente della loro forza straordinaria, ma risultano spesso più attuali di tanto cinema contemporaneo.
Promossa dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, dall’Azienda Speciale Palaexpo e da La Farfalla sul Mirino, la manifestazione sarà inaugurata martedì 24 ottobre alle 21.00 da Re per una notte di Martin Scorsese, commedia di culto con Robert De Niro che vuole essere anche un omaggio a Jerry Lewis, recentemente scomparso, in uno dei ruoli più insoliti e riusciti della sua carriera. Il cinema di Hollywood è al suo meglio anche in molti altri titoli in programma, dall’epico Duello al sole, con l’infuocata storia d’amore tra Gregory Peck e Jennifer Jones, all’esilarante La signora di mezzanotte con Claudette Colbert, da Un albero cresce a Brooklyn, opera prima di Elia Kazan, al raro I giorni del vino e delle rose, film drammatico firmato a sorpresa da Blake Edwards dopo Colazione da Tiffany e considerato oggi uno dei suoi capolavori. Da non dimenticare poi un classico della fantascienza come La cosa da un altro mondo, a cui farà da contraltare anche l’inglese Hallucination, firmato da Joseph Losey.
Un giovane Kurosawa è in cartellone con L’angelo ubriaco, suo primo film interpretato da Toshirō Mifune, mentre per Ėjzenštejn è stato scelto uno dei capolavori della maturità, Ivan il Terribile, vetta dell’arte e della riflessione teorica del grande regista sovietico. In programma anche la leggendaria coppia Powell e Pressburger con Narciso Nero, premio Oscar per la sensazionale fotografia di Jack Cardiff, ma anche un’altra coppia di autori come Joel e Ethan Coen, il cui Crocevia della morte entra di diritto nella schiera dei nuovi classici. Per festeggiare infine il 90esimo anniversario della nascita di Marco Ferreri gli spettatori potranno infine riscoprire uno dei suoi primi film girati in Spagna, lo spassoso (e perfido) El Cochecito.
Martedì 24 ottobre, ore 21.00
RE PER UNA NOTTE
(The King of Comedy, Usa 1983)
di Martin Scorsese, con Robert De Niro, Jerry Lewis, Sandra Bernhard
colore, durata: 109′, 35mm versione italiana
Aspirante comico incompreso, Rupert Pupkin sogna di partecipare allo show del celebre Jerry Langford e per riuscire nell’impresa arriverà a rapire il suo idolo. Una commedia caustica e esilarante, che racconta senza mezzi termini il cinismo del mondo dello spettacolo e quell’ossessione per la celebrità divenuta ormai un fenomeno globale. Gara di bravura tra De Niro e Jerry Lewis, quest’ultimo in uno dei suoi ruoli migliori.
Martedì 7 novembre, ore 21.00
L’ANGELO UBRIACO
(Yoidore tenshi, Giappone 1948)
di Akira Kurosawa, con Takashi Shimura, Toshirō Mifune
b/n, durata: 98′, 35mm VO sott. Italiani
Nei bassifondi della Tokyo del dopoguerra nasce una singolare amicizia tra un giovane gangster malato di tubercolosi e un medico alcolizzato che cerca di salvarlo. Kurosawa stesso ricorderà questo film come il primo girato senza condizionamenti e censure, non a caso destinato a diventare uno dei suoi capolavori più amati. Takashi Shimura e l’esordiente Toshirō Mifune si confermeranno gli attori prediletti dal grande regista per molti anni a venire.
Martedì 21 novembre, ore 21.00
LA COSA DA UN ALTRO MONDO
(The Thing from Another World, Usa 1951)
di Christian Nyby e Howard Hawks, con Kenneth Tobey, Margaret Sheridan
b/n, durata: 87′, 35mm versione italiana
Presso una base americana del Polo Nord viene ritrovato un disco volante, in cui si nasconde una creatura aliena prigioniera del ghiaccio. A causa di una fatale distrazione, il blocco si scioglie e la “cosa” riprende vita… Titolo di culto della fantascienza degli anni ’50, fu firmato dal montatore Nyby ma girato in gran parte da Hawks, la cui maestria in generi come noir e commedia imprime al film una sorprendente originalità. Rifatto da Carpenter nel 1982.
Martedì 5 dicembre, ore 21.00
LA CAGNA
(La chienne, Francia 1931)
di Jean Renoir, con Michel Simon, Georges Flamant, Janie Marèse
b/n, durata: 91′, 35mm VO sott. Italiani
Un impiegato parigino, succube della moglie, incontra per caso una prostituta e se ne innamora perdutamente. Consigliata dal suo amante, la donna cercherà di sfruttare la situazione, ma le conseguenze saranno drammatiche. Capolavoro del noir in anticipo sui tempi (Fritz Lang ne farà un remake con La strada scarlatta), tiene insieme suspense, realismo e critica sociale, oltre a quell’umorismo amaro tipico del miglior Renoir.
Martedì 9 gennaio, ore 21.00
LA SIGNORA DI MEZZANOTTE
(Midnight, Usa 1939)
di Mitchell Leisen, con Claudette Colbert, Don Ameche, John Barrymore
b/n, durata: 94′, 35mm VO sott. Italiani
Arrivata a Parigi senza un soldo, una ballerina americana viene ingaggiata da un ricco aristocratico affinché seduca il corteggiatore di sua moglie. Alla fine, però, ad avere la meglio nel conquistare il cuore della ragazza sarà un umile tassista. Scritto da due mostri sacri come Billy Wilder e Charles Brackett e interpretato da un cast memorabile, La signora di mezzanotte resta una delle commedie più spassose e intelligenti mai prodotte dalla Hollywood classica.
Martedì 23 gennaio, ore 21.00
I GIORNI DEL VINO E DELLE ROSE
(Days of Wine and Roses, Usa 1962)
di Blake Edwards, con Jack Lemmon, Lee Remick
b/n, durata: 117′, 35mm VO sott. Italiani
Joe e Kirsten sono felicemente sposati, ma lo stress e le frustrazioni quotidiane li spingono a iniziare a bere per distrarsi. Quello che era cominciato come un liberatorio gioco di coppia diventa tuttavia una terribile dipendenza per entrambi… Dopo Colazione da Tiffany, Edwards sorprende il pubblico con un dramma di grande impatto, rivalutato negli anni come una delle sue prove migliori. Oscar a Henry Mancini per la canzone originale.
Martedì 6 febbraio, ore 21.00
IVAN IL TERRIBILE
(Ivan Groznyj, Urss 1944)
di S.M. Ėjzenštejn, con Nikolaj Čerkasov, Lyudmila Tselikovskaya
b/n, durata: 96′, 35mm versione italiana
Incoronato zar di tutte le Russie, Ivan IV accentra il potere nelle sue mani, grazie a una politica spietata e al suo grande carisma. Ma i nobili Boiardi, timorosi di perdere i loro privilegi, ordiscono un complotto alle sue spalle. Primo capitolo di una trilogia mai conclusa, il film è una delle vette assolute dell’arte e delle teorie estetiche di Ėjzenštejn, una riflessione sconvolgente sul potere affidata a immagini di forza indelebile.
Martedì 20 febbraio, ore 21.00
LA CROCE DI FUOCO
(The Fugitive, Usa 1947)
di John Ford, con Henry Fonda, Dolores del Río, Pedro Armendáriz
b/n, durata: 104′, 35mm versione italiana
In un paese del Centro America scosso da una rivoluzione, un prete perseguitato decide di fuggire, aiutato da una donna e un bandito. Alla fine, però, capirà che la sua missione gli impone di restare e andare incontro al suo destino. Un Ford poco conosciuto e assolutamente da riscoprire, con un cast straordinario e l’apporto di due giganti del cinema messicano come il regista Emilio Fernández, qui in veste di produttore, e l’operatore Gabriel Figueroa.
Martedì 6 marzo, ore 21.00
HALLUCINATION
(The Damned, Gb 1963)
di Joseph Losey, con Macdonald Carey, Oliver Reed
b/n, durata: 86′, 35mm versione italiana
Un americano in viaggio in Inghilterra convince una ladruncola che lo aveva assalito ad abbandonare la sua banda e seguirlo, ma il fratello di lei si mette sulle loro tracce. Finiranno per caso in una grotta dove vivono come prigionieri degli strani bambini, frutto di un esperimento nucleare. A metà tra film di genere e cinema d’autore, è uno dei titoli di Losey più atipici e perturbanti, diventato negli anni un’opera di culto anche grazie al suo sensazionale fascino visivo.
Martedì 20 marzo, ore 21.00
NARCISO NERO
(Black Narcissus, Gb 1947)
di Michael Powell e Emeric Pressburger, con Deborah Kerr, Jean Simmons
colore, durata: 100′, 35mm VO sott. Italiani
Un gruppo di giovani monache deve creare un convento sulle cime dell’Himalaya, un luogo impervio e sospeso nel tempo. L’isolamento, il rapporto difficile con i nativi e con un ufficiale inglese portano alla ribalta pulsioni e ricordi sopiti, trascinando infine il luogo nella follia e nella violenza. Pietra miliare nell’uso espressivo del colore, il film racconta il conflitto tra volontà idealistica e passioni terrene con una forza che ancora oggi lascia a bocca aperta.
Martedì 3 aprile, ore 21.00
DUELLO AL SOLE
(Duel in the Sun, Usa 1946)
di King Vidor, con Jennifer Jones, Gregory Peck, Joseph Cotten
colore, durata: 128′, 35mm versione italiana
Due fratelli, il violento e sensuale Lew e il compassato Jack, si contendono l’amore di una splendida meticcia, ma le conseguenze saranno fatali. Grande scandalo all’epoca per questo film torrido e barocco, alla cui direzione si avvicendarono vari registi sotto l’egida di un produttore di genio come Selznick. Peck e Jennifer Jones sono eccezionali nel dare corpo a una delle storie di amour fou più appassionanti della Hollywood classica.
Martedì 17 aprile, ore 21.00
MATRIMONIO IN QUATTRO
(The Marriage Circle, Usa 1924)
di Ernst Lubitsch, con Florence Vidor, Monte Blue, Adolphe Menjou
b/n, durata: 100′ (20fps), 35mm muto con didascalie italiane e inglesi
Il matrimonio tra il professor Stock e sua moglie Mizzi è piuttosto agitato e la donna prova a sedurre il marito dell’amica Charlotte, a sua volta alle prese con un giovane corteggiatore. Il tocco di Lubitsch è al suo meglio in questo malizioso gioco delle coppie, “un vero e proprio manuale di regia cinematografica in cui gli oggetti, il gioco delle entrate e delle uscite, gli equivoci e gli stessi movimenti di macchina scandiscono il film in modo perfetto” (Fink).
Mercoledì 2 maggio, ore 21.00
UN ALBERO CRESCE A BROOKLYN
(A Tree Grows in Brooklyn, Usa 1945)
di Elia Kazan, con Dorothy McGuire, Joan Blondell
b/n, durata: 128′, 35mm VO sott. Italiani
All’inizio del Novecento, una famiglia irlandese trapiantata a Brooklyn sopravvive come può, tra un padre affettuoso ma dedito all’alcol e una madre incinta del terzo figlio e decisa a combattere per un futuro migliore. Clamoroso debutto registico di Elia Kazan, il film riscosse un successo enorme, seguendo lo spirito del neorealismo nell’attenzione sociale, ma senza rinunciare alla forza narrativa del miglior cinema hollywoodiano.
Martedì 15 maggio, ore 21.00
EL COCHECITO
(Spagna 1960)
di Marco Ferreri, con José Isbert, Pedro Porcel
b/n, durata: 86′, 35mm versione italiana
Invidioso dell’amico invalido, l’anziano Don Anselmo vuole a tutti i costi una carrozzella a motore, ma i suoi familiari non acconsentono a comprargliela. La otterrà malgrado tutto, arrivando a fare una strage pur di mantenerla… Il terzo film di Ferreri è una denuncia radicale dell’ipocrisia borghese sotto il regime franchista, grazie a uno stile corrosivo e esilarante, che fa spesso il verso al buonismo neorealista e si riallaccia idealmente al miglior Buñuel.
Martedì 29 maggio, ore 21.00
CROCEVIA DELLA MORTE
(Miller’s Crossing, Usa 1990)
di Joel Coen, con Gabriel Byrne, John Turturro, Albert Finney
colore, durata: 115′, 35mm versione italiana
Tom Reagan, tirapiedi di un boss della mala d’origine irlandese, si trova invischiato in una lotta fra bande criminali che coinvolge anche Verna, l’amante del capo, e il fratello di lei, un bookmaker colpevole di aver truffato la mafia italiana. Ancora al massimo della forma, i fratelli Coen si ispirano a Hammett per smontare e ricostruire il gangster movie con intelligenza e un gusto visivo sopraffino, anticipando tanto cinema americano degli anni ’90.
Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema
scalinata di via Milano 9 a, Roma
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI
I posti verranno assegnati a partire da un’ora prima dell’inizio di ogni proiezione
Possibilità di prenotare riservata ai soli possessori della membership card
L’ingresso non sarà consentito a evento iniziato
www.palazzoesposizioni.it
www.fondazionecsc.it
www.lafarfallasulmirino.com
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