Cineteca Classic: Wim Wenders
29 Settembre 2013 - 29 Settembre 2013
Prosegue l’appuntamento di Cineteca Classic dedicato a Wim Wenders, personalità di spicco dell’allora nuovo cinema tedesco. Nella sua opera confluiscono la passione cinefila per i film americani, con un particolare riferimento alla New Hollywood (Dennis Hopper, Bob Rafelson, Peter Bodganovich), che si manifesta attraverso una serie di rimandi tematico-narrativi e stilistici (il paesaggio della provincia, il viaggio on the road, l’importanza della musica rock). Ma la qualità più caratteristica del cinema di Wenders «scaturisce proprio dall’incrociarsi di tali elementi con altri specificamente legati alla cultura tedesca (dai temi della letteratura romantica – il viaggio come iniziazione – alla condizione di disorientamento e di disagio della Germania del secondo dopoguerra)» (Leonardo Quaresima).
ore 17.00 Tokyo – Ga diWim Wenders(1985, 89′)
Il regista Wim Wenders arriva a Tokyo, per un viaggio nella memoria alla ricerca di tutto ciò che possa ricordare Yasujiro Ozu, il grande maestro del cinema giapponese, morto povero e quasi dimenticato nel 1963, e, allo stesso tempo, per inquadrare con il proprio obiettivo, Tokyo, ritrovando quell’«americanizzazione della cultura, del cinema e del paesaggio che già conosceva in Germania» (Morandini). Con Chishu Ryu, Werner Herzog, Chris Marker.
Versione francese con sottotitoli in italiano
ore 18.45 Lo stato delle cose di Wim Wenders (1982, 122′)
«Troupe cinematografica che sta girando un film di fantascienza sulle coste del Portogallo è costretta a interrompere il lavoro per mancanza di soldi: il produttore americano è irreperibile. Dominato da un grigio senso della morte, alterna invenzioni suggestive a pause opache e irrisolte e si risolve con un epilogo splendidamente fulmineo a Los Angeles. È anche una riflessione sul cinema. Leone d’oro a Venezia 1982» (Morandini).
ore 21.00 Fino alla fine del mondo di Wim Wenders (1991, 158′)
Claire Tourneur, che è stata lasciata da tre mesi dallo scrittore Eugene Fitzpatrick, vaga per la Francia mentre sul mondo incombe la minaccia di un satellite nucleare che potrebbe precipitare. «È un’opera summa, inoltre, anche perché vi si condensano le idee e gli sforzi di quasi quindici anni (in pratica il progetto nasce da una costola de Lo stato delle cose, dai sopravvissuti dell’inizio)» (Antoccia). Con Solveig Dommartin, William Hurt, Sam Neill, Max von Sydow.