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Cinema Trevi: per la Giornata Nazionale del Nuovo Cinema Italiano incontro con il regista Davide Manuli (ore 20.30) e proiezione del suo “Beket”
26 Novembre 2009 - 26 Novembre 2009
Tanti eventi si tengono in contemporanea in tutta la Penisola, con proiezioni di film italiani prodotti negli ultimi mesi e la partecipazione dei rispettivi registi, che raccontano il loro film e rispondono alle domande del pubblico.
L’iniziativa è sostenuta anche dall’Istituto Italiano di Cultura di Berlino, con la proiezione, sempre oggi, di film italiani in tre città tedesche (Berlino, Francoforte, Heidelberg). Al Cinema Trevi viene proposto Bcket del regista emergente Davide Manuli, presentato e accolto favorevolmente al Festival di Locarno 2008. Manuli sta ora preparando una nuova versione della storia di Kaspar Hauser.
 
ore 20.30
Incontro moderato Pierpaolo De Sanctis con Davide Manuli
 
a seguire
Beket (2009)
Regia: Davide Manuli; soggetto e sceneggiatura: D. Manuli; fotografia: Tarek Ben Abdallah; scenografia: Mario Courrier; costumi: Valentina Stefani; montaggio: Rosella Mocci; interpreti: Luciano Curreli, Jerome Duranteau, Fabrizio Gifuni, Simona Caramelli, Paolo Rossi, Roberto “Freak” Antoni; origine: Italia; produzione: Blue Film, Shooting Hope Production; durata: 80′
Freak e Jajà si trovano in una terra di nessuno, senza data né tempo. L’uomo non abita più il pianeta. Solo qualche strano personaggio sopravvissuto appare raramente. I due protagonisti si incontrano a una fermata del bus in mezzo al nulla, senza conoscersi. Il bus arriva, ma non si ferma. Era il bus che portava a Godot, il Dio che si è manifestato al di là della montagna sotto forma di sonorità musicale. Avendo perso il bus, Freak e Jajà decidono allora di cercarlo a piedi. Iniziano così un viaggio che  farà loro incontrare i bizzarri personaggi che abitano questa landa. «In questo film c’è Samuel Beckett, Abel Ferrara, Luis Buñuel, ma soprattutto tanta nausea per il cinema italiano limitrofo» (Roberto Silvestri). «Autore di quell’opera speciale che è Girotondo, giro attorno al mondo, ora propone un’altro piccolo (solo per budget e tempi di lavorazione, 13 giorni) gioiello» (Sollazzo). «Il film diventa un viaggio non pedante che fa “incontrare” Cipri & Maresco e Wenders, Straub e Pasolini, il western e l’on the road» (Castellano). Il film ha vinto il Premio della critica indipendente a Livorno e a Siena e il Premio Speciale della Giuria a Sulmona.
Ingresso gratuito
 

 

Date di programmazione