Cinema e psicoanalisi: Ricordi e memorie
12 Novembre 2016 - 12 Novembre 2016
Cinema e Psicoanalisi hanno diversi punti in comune: nati e sviluppatisi nello stesso periodo storico, hanno continuato ad influenzare, con la propria ricerca, la cultura e l’arte da versanti diversi. Partendo da un incontro fecondo d’interessi, la Società Psicoanalitica Italiana ed il Centro Sperimentale di Cinematografia hanno da alcuni anni avviato delle iniziative comuni, tra cui il ciclo “Cinema e psicoanalisi”, articolato con delle proiezioni alla sala Trevi, giunto alla sesta edizione. Il tema della programmazione 2016 è un argomento di grande interesse, non solo a livello psicoanalitico, ma anche esistenziale: la memoria. Elemento che modella corpi ed emozioni, legando i giorni passati a quelli attuali. Come testimoniano i film in programma, esperienza e memoria agiscono spesso in conflitto, aggrumando nodi intorno a traumi, privati o collettivi, che generano rimozioni e regressioni fino allo smarrimento. Secondo la psicoanalisi, è proprio il recupero e l’elaborazione di queste tracce che può aiutarci ad evolvere, attraverso un processo di risignificazione del nostro passato, capace di orientare il presente ed il futuro.
Il secondo appuntamento è dedicato alla memoria traumatica.
ore 17.00 La bestia nel cuore di Cristina Comencini (2005, 121′)
«Il film è tratto dal mio ultimo romanzo. Racconta la storia di Sabina, un’attrice che non ha avuto molto successo e lavora come doppiatrice. Vive insieme a Franco, anche lui attore, sono innamorati l’una dell’altro e la loro vita è abbastanza serena. Una notte, Sabina ha un incubo che la riporta indietro nel tempo. Il sogno sembra rimandare a un episodio angoscioso, terribile e violento, avvenuto quando lei era ancora una bambina» (Comencini).
a seguire Incontro moderato da Fabio Castriota con Angelo Macchia e Cristina Comencini
ore 20.30 Diciotto anni dopo di Edoardo Leo (2010, 100′)
«Mirko e Genziano sono due fratelli trentenni che non si parlano da quando la loro madre è morta tragicamente in un incidente stradale. Sono passati diciotto anni e, nel frattempo, mentre il primo è rimasto a Roma dove vive con sua moglie Mirella e lavora nell’officina del padre Marcello, il secondo si è trasferito a Londra dal nonno materno ed è diventato un broker finanziario. Quando anche il padre muore, i due ragazzi si troveranno costretti loro malgrado a riunirsi poiché l’uomo ha chiesto che le sue ceneri vengano poste sulla tomba della moglie, in Calabria. Il viaggio di Mirko e Genziano a bordo della vecchia spider di famiglia sarà occasione per entrambi di rivivere le memorie del passato ma, allo stesso tempo, li catapulterà in una serie di tragicomiche situazioni alla fine delle quali ognuno di loro non sarà più lo stesso» (www.cinematografo.it).«18 anni dopo è un gioiello, in cui due ottimi attori, Edoardo Leo e Marco Bonini, hanno investito molto. Da almeno 10 anni fa, da quel soggetto che poi scrissero con Lucilia Schiaffino. Leo, poi, ne è divenuto il regista col tempo ed è stata una fortuna: come nella scrittura e nella recitazione, mostra talento anche con la macchina da presa. La storia è semplice, diretta, efficace. […] Una dolce, delicata commedia all’italiana, divertente e amara, in cui tutti i componenti del cast fanno la cosa giusta» (Sollazzo). Ultimo film di Gabriele Ferzetti.