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Cinema e psicoanalisi: Le forme della violenza
23 Novembre 2013 - 23 Novembre 2013
La Società Psicoanalitica Italiana e il Centro Sperimentale di Cinematografia hanno avviato da alcuni anni delle iniziative comuni, tra le quali il ciclo “Cinema e psicoanalisi”, articolato con delle proiezioni mensili al Cinema Trevi. Il tema della programmazione di questa stagione è quello della violenza, argomento di drammatica attualità, che verrà affrontato da diverse prospettive: intrapsichiche, interpersonali, ma anche con uno sguardo collettivo e sociale. Gli aspetti aggressivi della nostra personalità, insieme a quelli sessuali, sono stati considerati dalla psicoanalisi elementi fondanti della nostra parte istintuale e inconscia: quando e perché tali livelli possano esprimersi in maniera violenta e distruttiva è uno dei fenomeni psichici più dibattuti. Parteciperanno agli incontri, introdotti e coordinati da Fabio Castriota, Membro Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana, registi, critici e psicoanalisti della SPI.
Il tema del primo appuntamento è “A letto con il nemico”.
 
ore 17.00 Autostop rosso sangue di Pasquale Festa Campanile (1976, 107′)
«Non vi è un problema della coppia: vi è il problema di un uomo e il problema di una donna e non vi è che una soluzione: la morte» (Böll, citazione nei titoli di coda). «Un eros-thriller on the road con Franco Nero e Corinne Clery […] come coppia in crisi in vacanza in una California fintissima. Non vanno a dare un passaggio a un rapinatore maniaco e manesco […]?» (Giusti).
 
ore 19.00 Primo amore di Matteo Garrone (2004, 97′)
«A Vittorio piacciono le donne magre. Magrissime. Se poi sono anoressiche è quanto di meglio si possa desiderare. L’incontro con Sonia, avvenuto in seguito all’inserzione su un giornale, si trasforma in una relazione ambigua, sofferta, dolorosa, dove la dedizione dell’una verso l’altro è totale, al punto da trasformarsi in sudditanza psicologica. […] Film scarno, di una cruda lucidità poetica che trascende l’allucinante materia per concentrarsi sulla dolorosa descrizione dell’amour fou» (Natta).
 
ore 21.00 Incontro moderato da Fabio Castriota conManuela Fraire
 
a seguire Marianna Ucrìa di Roberto Faenza (1997, 105′)
«Palermo, 1743. Un bambino viene portato alla forca […]. Tra gli aristocratici eleganti che assistono all’impiccagione come a uno spettacolo crudele o come a una cerimonia di giustizia, soltanto una bambina appare inorridita: è Marianna Ucria, piccola sordomuta, accompagnata lì dal nonno nella speranza vana che il trauma le restituisca la parola perduta a causa di un altro trauma, lo stupro subito da parte d’uno zio» (Tornabuoni). Liberamente tratto dal romanzo di Dacia Maraini La lunga vita di Marianna Ucria.
Ingresso gratuito
Date di programmazione