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Anteprima I mille occhi – Festival internazionale del cinema e delle arti
10 Settembre 2013 - 11 Settembre 2013

«Per la quarta volta ospiti al Cinema Trevi, I mille occhi raggiungono a Trieste la dozzina di edizioni: sempre più convinti che il pubblico non vada inseguito con quanto gli è noto, ma che con esso vada scoperto l’ignoto. Via le barriere temporali tra “retrospettive” e “cinema del presente” e tra “mainstream” e “margini”. Via l’idea che un festival debba ogni anno riallestire vetrine, anziché sedimentare le proprie visioni. E, in un programma rivolto a tutti i territori, via anche l’idea che il cinema italiano vada sostenuto per obbligo civile anziché per la possibilità di stupirsi delle sue reali grandezze».

Sergio M. Germani, Direttore del Festival
 
martedì 10
ore 17.00 Der Arzt stellt fest…(Eva la verità sull’amore) di Aleksander Ford (1966, 89′)
«Una delle preziose “edizioni originali doppiate” riemerse dal fondo Cappai. Prodotto da Brauner, con la luce di Eugen Schüfftan, un mélo clinico in cui irrompe lo choc documentario. La migliore introduzione alla fede dreyeriana nel cinema come arte della presenza» (S.M.G.).
Copia dal Fondo Cappai acquisito dalla Cineteca del Friuli – Presentazione di Olaf Möller
 
ore 19.00 Peppino e Violettadi Maurice Cloche (1951, 82′)
«Quando chiesero a John Ford se c’erano film italiani che amava, indicò solo questo, con gran scandalo della critica vedova di un malinteso neorealismo. Questa storia pre-bressoniana di un’asina da salvare sulla tomba di San Francesco (l’anno dopo il Rossellini) non dà torto a Ford» (S.M.G.).
 
ore 21 .00 Presentazione del festival con il Direttore Sergio M. Germani, introdotto da Emiliano Morreale, con la partecipazione di Olaf Möller
 
a seguire La promessadi Valerio Zurlini (1970, 143′)
«Preceduta da una breve ripresa dalla versione teatrale del 1968, l’unica regia tv di Zurlini, essenziale per il suo cinema. Giannini anticipa il suo personaggio de La prima notte di quiete in questo film elettronico che si conclude con una delle uscite di campo più radicali di tutto il cinema» (S.M.G.).
Copia ritrovata da Fuori orario nell’archivio Rai – Ingresso gratuito
 
mercoledì 11
ore 17.00 Der Arzt von St. Pauli (Quelle… di Amburgo (L’ago sotto la pelle))di Rolf Olsen (1968, 101′)
«Ancora una vicenda di dottori, qui in chiave “poliziottesca”, in un altro reperto dell’epoca in cui il cinema italiano aveva reso il doppiaggio una propria estensione sul cinema che arrivava dal mondo. Con il cammeo di una giovanissima Karin Schubert» (S.M.G.).
Copia dal Fondo Cappai acquisito dalla Cineteca del Friuli – Presentazione di Olaf Möller
 
ore 19.00 Prisons de femmes (Prigioni di donne) di Maurice Cloche (1958, 100′)
«Persino i più acuti riscopritori del cinema francese (Lourcelles, Vecchiali) appaiono spiazzati da Cloche e dal suo oscillare tra temi religiosi e cinema di corpi. Questo prison-movie decantato in un continuo “dov’è la libertà?” non può che invogliare a conoscere meglio un regista segreto (S.M.G.)».
Copia dal Fondo Cappai acquisito dalla Cineteca del Friuli
 
ore 21.00
Racconto del quartiere di Valerio Zurlini (1949, 11′)
a seguire Il sesso degli angeli di Ugo Liberatore (1968, 110′)
«Per riscoprire Liberatore, scomparso a gennaio. Cineasta e collaboratore di Zurlini, come Questi e Vanzi: il loro cinema rivela fili nascosti e convergenze parallele con l’opera di Zurlini, ingiustamente condannata alla solitudine perché ai cineasti rigorosi s’imporrebbe il sacrificio» (S.M.G.)     

Film preceduto dalla testimonianze di Alessandra Vanzi

Date di programmazione