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Anteprima della XV edizione di I mille occhi – Festival internazionale del cinema e delle arti
13 Settembre 2016 - 14 Settembre 2016
«Sempre più si tratta di un prolungamento del programma realizzato a Trieste, non quindi film da replicare quest’anno, ma piuttosto estensioni di edizioni passate e future del festival, in un work in progress che trova nell’edizione 2016 un assestamento necessariamente fluido e mai compiuto. Si estende anche la rete delle collaborazioni, dalla Cineteca Nazionale e la Cineteca del Friuli, che sono main partner, ai festival di ricerca con cui si collabora: il festival di Locarno per un programma a variazione della loro retrospettiva tedesca; e Le Giornate del cinema muto, di cui si ospita qui una presentazione della XXXV edizione (Pordenone, 1-8 ottobre). La particolare attenzione che si riserva  alla riscoperta del cinema italiano s’intreccia quest’anno a Trieste con la riscoperta di autori sloveni (Premio Anno uno a Vlado Škafar) e portoghesi» (Germani).
La XV edizione di I mille occhi si terrà a Trieste dal 16 al 22 settembre.
 
martedì 13
ore 17.00Mobby Jacksondi Renato Dall’Ara (1960, 84′)
«Tra i molteplici eccentrici veneti da riscoprire, Dall’Ara indica sin dal titolo un’estensione apolide. Il «tu non sei Mobby Jackson»,detto nel film, introduce gli anni ’60 come decennio di maschere (dall’arte della commedia all’italiana al ’68)» (Germani).
 
ore 19.00 La ragazza e il generale di Pasquale Festa Campanile(1967, 103′)
«In collaborazione col progetto grande guerra della Cineteca del Friuli, per riscoprire film italiani insufficientemente noti, e il loro ritorno sui set friulani dell’inutile strage» (Germani).
 
ore 21.00 Presentazione del festival con il direttore Sergio M. Grmek Germani e i collaboratori Olaf Möller, Simone Starace, Dario Stefanoni, Roberto Turigliatto
 
a seguire Oggi a Berlino di Piero Vivarelli (1962, 91′)
«In un colpo di genio oltre cortine e ideologie, un film che non poteva che spiazzare comunisti e anticomunisti. Convergenza parallela con la retrospettiva tedesca di Locarno» (Germani).
 
mercoledì 14
ore 16.30 Zuma di Baldassarre Negroni (1913, 27′)
«Come si notò l’anno scorso col Kif Tebbi di Camerini, il cinema italiano è tutt’altro che piattamente propagandistico sulle vicende africane. Questo breve film fonda tutta l’ossessione delle catastrofi del grande Genina, che per questo film ha scritto il soggetto» (Germani).
 
a seguire Scipione l’Africano di Carmine Gallone (1937, 114′)
«Se anche stavolta cercherete di vedere gli orologi ai polsi, sarà la prova che questo è il film più brechtiano del cinema italiano, il grand opéradi una patria dagli impossibili miti fondanti “eneidici”» (Germani).
 
ore 19.00 Cartagine in fiamme di Carmine Gallone (1960, 107′)
«Il vecchio Gallone fa capire a tutti che già Scipione l’Africano era cartaginecentrico, e infiamma lo schermo della sua catastrofe» (Germani).
Copia proveniente dalla Cineteca del Friuli
                                       
ore 21.00 Presentazione de Le giornate del cinema muto di Pordenone, con il direttore Jay Weissberg, il presidente Livio Jacob e il curatore del progetto Comerio Sergio M. Grmek Germani
 
a seguire Il carnevale di Nizza del 1910 di Luca Comerio (1910, 6′)
a seguire La famiglia Reale nell’intimità di Luca Comerio (1911, 8′)
Trascrizione digitale a cura della Cineteca del Friuli
a seguire La guerra italo-turca di Luca Comerio (1911, 3′)
a seguire [Vita di ascari eritrei] di Luca Comerio (1912, 14′) Per gentile concessione di AIRSC (Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema.) Trascrizione digitale a cura della Cineteca del Friuli
a seguire La presa di Zuara di Luca Comerio (1912, 21′)
a seguire Esercito italiano: plotone nuotatori di cavalleriadi Luca Comerio (1912, 15′) Per gentile concessione di AIRSC (Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema). Trascrizione digitale a cura della Cineteca del Friuli
a seguire Lago d’Iseo di Luca Comerio (1913, 6′)
Trascrizione digitale a cura della Cineteca del Friuli
a seguire Excelsior! di Luca Comerio (1913, 18′)
«Il grande erede milanese dei Lumière coglie l’immagine più flagrante delle guerre (coloniali e mondiale), irruzioni della morte e del reale in un universo di mascherate e di balli Excelsior. L’avesse conosciuto Guy Debord!» (Germani).   
Date di programmazione