L’associazione Culturale Mario Scarpetta e Prospet Promozione Spettacolo sono promotrici di un ricordo di Mario Scarpetta, discendente della grande famiglia di teatranti, prematuramente scomparso il 14 novembre 2004. In occasione di questo anniversario le due Associazioni, unitamente al Teatro Stabile di Napoli e con il patrocinio dell’Assessorato alla cultura del Comune, hanno organizzato, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, una serata presso il Teatro San Ferdinando di Napoli (lunedì 24 novembre, inizio ore 18, in cui sarà sarà proiettato, per la prima volta a Napoli, il film muto Tutto per mio fratello (1911 ), tratto da una commedia teatrale di Eduardo Scarpetta, con interprete principale suo figlio Vincenzo . La copia della pellicola era di proprietà di Mario Scarpetta e alla sua morte è stata donata alla Cineteca Nazionale.
Tutto per mio fratello è tratto dalla commedia di Eduardo Scarpetta Vì che m’ha fatto frateme! del 1892, riedizione di una farsa attribuita a Filippo Cammarano. La storia è incentrata su uno scambio di persona tra due fratelli gemelli, entrambi interpretati nel film dal figlio di Eduardo Scarpetta, Vincenzo, a cui si affiancano gli attori della sua compagnia. Diversamente da quello che avveniva in palcoscenico, in cui Eduardo Scarpetta, che ne aveva fatto il suo cavallo di battaglia, doveva destreggiarsi tra i due ruoli alternandoli sulla scena, in Tutto per mio fratello un semplice trucco cinematografico diede la possibilità al pubblico dell’epoca di vedere nella sequenza finale, introdotta dalla didascalia “Ritorno dei due fratelli Sciosciammocca”, Felice e Fortunato finalmente insieme. Dopo questa esperienza, negli anni successivi, Vincenzo, sarà protagonista di altre due pellicole mute, Il gallo nel pollaio (1916) e Scarpetta e l’americana (1918) entrambi per la regia di Enrico Guazzoni.
Per il restauro, presentato quest’anno alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone, si è partiti dal positivo nitrato imbibito: la pellicola è stata scansionata ad alta risoluzione e lavorata in digitale. Alcune didascalie, gravemente danneggiate, sono state ricostruite rispettando il font originario. Dai file digitali restaurati si è ottenuto un nuovo negativo da cui è stato stampato un positivo su pellicola. Le colorazioni originali sono state riprodotte con il metodo Desmet. Tutte le lavorazioni sono state eseguite presso il laboratorio l’Immagine Ritrovata di Bologna. L’importanza del ritrovamento di Tutto per mio fratello e del conseguente intervento di restauro è accresciuta dal fatto che dell’attività cinematografica della famiglia Scarpetta durante il periodo del muto è rimasto molto poco. Oltre ai film interpretati da Vincenzo, si sa che Eduardo nel 1914 aveva firmato un contratto con la casa di produzione milanese Musical Film (Renzo Sonzogno & C.) per la trasposizione cinematografica di cinque sue commedie: Miseria e nobiltà (1914) di Enrico Guazzoni, La nutrice (1914) di Alessandro Boutet, Un antico caffè napoletano (1914), Tre pecore viziose (1915) e Lo scaldaletto (1915), diretti da Gino Rossetti. Di questi film, tutti interpretati da Eduardo, sono arrivate fino a noi, quale unica testimonianza, solo alcune foto di scena nelle quali compare lo stesso Scarpetta.