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abcinema. Corpi, luoghi e scene madri del cinema italiano
15 Aprile 2014 - 15 Aprile 2014
«Il libro di Piero Spila, Vice Presidente del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (Sncci), condirettore della rivista “Cinecritica”, autore di volumi e monografie di cinema, raccoglie in ordine alfabetico più di quaranta testi scritti in più di quaranta anni di attività critica. Il sottotitolo – corpi, luoghi e scene madri – esplicita l’individuazione del metodo seguito nel mettere in ordine un lavoro critico che inizia negli anni Sessanta quando Spila è redattore, insieme a Luigi Martelli, Luigi Faccini, Stefano Roncoroni, Maurizio Ponzi, Piero Anchisi, Gianfranco Albano, della rivista “Cinema & Film”. Era una stagione culturale molto diversa da oggi: “Si faceva critica con la sincera convinzione di ‘fare cinema’ e immaginando che pubblicare riviste o scrivere recensioni o curare pagine dello spettacolo per un giornale non fosse un’attività di mera informazione, o peggio di selezione, esclusione o catalogazione, ma doveva avere sempre un intento creativo e politico”» (Mariella Cruciani).
 
ore 17.00 Partner di Bernardo Bertolucci (1968, 108′)
«Non credo sia un caso che Partner sia il film meno amato da Bertolucci, e non solo per le ragioni confessate tante volte dall’autore (un film “malato”, girato contro il mercato e quindi contro gli spettatori), ma perché, molto più che The Dreamers (2003), […] Partner è quello che svela, all’origine, nella maniera più impudica e sincera, l’essenza segreta della cinéphilie, il rapporto misterioso che […] si instaura tra autore e spettatore, […] un patto inconscio, […] grazie al quale il cinema riesce a essere non solo una straordinaria forma di spettacolo ma anche un luogo emotivo e smarginato e senza tempo, formato da una lunga catena di immagini, ricordi, emozioni che si legano e prolungano tra loro, in un discorso soggettivo e inesauribile» (Spila).
 
ore 19.00 Piccoli fuochi di Peter Del Monte (1985, 95′)
«Situazione diversa quando [Del Monte] lavora con i bambini, lì si sente a proprio agio. “Non faccio nessuna fatica a mettermi nei panni di un bambino, e in questo senso metto a frutto anche il mio essere un adulto mancato. Sono arrivato in Italia dagli Stati Uniti a dieci anni e ho avuto un’infanzia senza continuità. Il bambino americano è rimasto là […], e venendo in Italia ho perso i contatti. Con i miei film, forse, vivo un po’ questa nostalgia”. Una nostalgia senza sentimentalismi e spesso messa in scena con cattiveria, a volte con violenza come capita in Piccoli fuochi (1985), autentico piccolo capolavoro di Del Monte» (Spila).
 
ore 20.45 Incontro moderato da Bruno Torri con Fabio Francione, Maurizio Ponzi, Piero Spila
Nel corso dell’incontro verrà presentato il volume di Piero Spila abcinema. Corpi, luoghi e scene madri del cinema italiano (Falsopiano, 2014)
 
a seguire Ci vediamo a casa di Maurizio Ponzi (2012, 108′)
Tre storie di coppie, molto diverse tra loro, ma tutte assillate dallo stesso problema: trovare casa. «Ci vediamo a casa rappresenta un’idea di cinema italiano che oggi non pratica più nessuno. Corrotta dalla televisione, dalle cialtronesche commedie che vanno per la maggiore, una certa idea di cinema italiano si è persa irrimediabilmente. Per fortuna, però, di tanto in tanto, un film di Maurizio Ponzi ci ricorda che un altro tipo di cinema italiano (e commedia) è possibile» (Nazzaro).
Ingresso gratuito
Date di programmazione