“Dall’11 al 20 marzo “Cinemente. La memoria del futuro” al Palazzo delle Esposizioni, rassegna di psicoanalisi e cinema”
                    
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venerdì 11 marzo, ore 20.00 
sabato 12 marzo, ore 20.00 
domenica 13 marzo, ore 18.00 
martedì 15 marzo, ore 20.00 
mercoledì 16 marzo, ore 20.00 
giovedì 17 marzo, ore 20.00 
 
venerdì 18 marzo, ore 20.00 
sabato 19 marzo, ore 17.00 
sabato 19 marzo, ore 20.00 
domenica 20 marzo, ore 18.00 
                            Cinemente compie cinque anni, ma dopo tanti film e discussioni tra registi e psicoanalisti, al Palazzo delle Esposizioni fortunatamente non siamo ancora guariti! Resta la voglia di approfondire i meccanismi dell'animo umano, trasformando la sala cinema in laboratorio di riflessioni artistiche e scientifiche. Un progetto unico a livello nazionale, per la partecipazione dei più accreditati psicoanalisti, coinvolti grazie alla Società Psicoanalitica Italiana, e dei migliori registi, invitati grazie al Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, messi a confronto, dopo le proiezioni, su esperienze e visioni dell'essere umano. Quest'anno parliamo di memoria, l'essenza che modella corpi e emozioni, legando giorni passati, presenti e futuri. Memoria del futuro non è un paradosso: è il vissuto a determinare il futuro, che altrimenti aleggerebbe sul vuoto, e il recupero consapevole del tempo passato può aiutarci a vivere liberamente. Come testimoniano i film in programma, esperienza e memoria agiscono spesso in conflitto, aggrumando nodi intorno a traumi, privati o collettivi, che generano rimozioni e regressioni fino allo smarrimento.
 Presenta e coordina gli incontri Fabio Castriota
 venerdì 11 marzo, ore 20.00
ALLE ORIGINI
 Miss Dorothy
 di Giulio Antamoro (Italia, 1920, 54', muto, 20fts)
 segue incontro con Lucio Russo e Maria Assunta Pimpinelli
 Il cinema funziona da specchio nel quale riflettersi fin dalle sue origini, quando il pubblico parteggiava per eroine in lotta contro il perbenismo, come la madre
 interpretata da Diana Karenne, tra le dive più interessanti e richieste degli anni '20.
 sabato 12 marzo, ore 20.00
MEMORIA PRIMORDIALE
 Le quattro volte
 di Michelangelo Frammartino
 (Italia, Germania, Svizzera, 2010, 88')
 segue incontro con Giuseppe Moccia e il regista
 Un prezioso componimento sul tempo, uno sguardo intenso su un luogo remoto della Calabria, che sembra essersi fermato un momento prima che la natura cedesse alla modernità. Tra riti arcaici e superstizioni, vita umana, animale e vegetale si compenetrano.
 domenica 13 marzo, ore 18.00
MEMORIA DEL DOMANI
 L'arrivo di Wang
 di Antonio e Marco Manetti (Italia, 2011, 80')
 segue incontro con Alberto Angelini e i registi
 Nel cerchio che unisce passato-presente-futuro, la
 fantascienza è il genere che meglio incarna le nostre
 ansie, caricando le aspettative con il peso del presente.
 In questo dramma psicologico ricco di umorismo
 nero, l'incontro con l'alieno rimanda alla difficoltà nel
 comprendere la diversità.
 martedì 15 marzo, ore 20.00
FALSA MEMORIA
 Il gioco di Ripley
 di Liliana Cavani (Italia, Gran Bretagna, USA, 2002, 110')
 segue incontro con Antonello Correale e la regista
 L'altro da sé, il lato sommerso dell'animo è al centro di molte opere di Liliana Cavani, maestra del cinema di analisi psicologica. Il doppio ha qui i connotati mefistofelici di John Malkovich, straordinario interprete del criminale perverso creato da Patricia Highsmith.
 mercoledì 16 marzo, ore 20.00
MEMORIA COLLETTIVA
 Buongiorno, notte
 di Marco Bellocchio (Italia, 2003, 106')
 segue incontro con Amalia Giuffrida e il regista
 Gli "anni di piombo" attraverso l'esperienza di una brigatista coinvolta nel sequestro di Aldo Moro. Tra ideologia e quotidianità, Bellocchio offre uno sguardo inedito su una delle vicende meno assimilabili della nostra storia recente, un'indagine dolorosa della violenza oltre la cronaca.
 giovedì 17 marzo, ore 20.00
MEMORIA OSSESSIVA
 Alla fine della notte
 di Salvatore Piscicelli (Italia, 2003, 95')
 segue incontro con Domenico Chianese e il regista
 Un uomo in crisi affronta un doppio viaggio, attraverso l'Italia e dentro di sé, a confronto con le persone che hanno segnato la sua vita e con i propri "demoni". Rintracciando i frammenti interiori del protagonista, Piscicelli scandaglia lo smarrimento contemporaneo.
 venerdì 18 marzo, ore 20.00
MEMORIA TRAUMATICA
 Trauma
 di Dario Argento (Italia, USA, 1993, 109')
 segue incontro con Manuela Fraire e il regista
 Con affondi psicologici e colpi sensazionali del suo realismo scioccante, Argento costruisce un giallo sullo stile dei suoi primi lungometraggi. Il maestro del brivido concepisce un vero e proprio incubo ad occhi aperti per una ragazza anoressica, in fuga da un serial killer a caccia di teste.
 sabato 19 marzo, ore 17.00
SENZA MEMORIA
 La leggenda di Kaspar Hauser
 di Davide Manuli (Italia, 2012, 91')
 segue incontro con Fabrizio Rocchetto e il regista
 Il ragazzo misterioso, senza memoria, comparso dal nulla dopo anni passati incatenato al buio, ha affascinato molti scrittori e registi dall'800 fino ad oggi. Manuli cala l'enigma della sua esistenza in un western postapocalittico, eccentrico e originale.
 sabato 19 marzo, ore 20.00
DIARIO ITALIANO
 Vaghe stelle dell'Orsa
 di Luchino Visconti (Italia, 1965, 100')
 segue incontro con Paolo Boccara e Roberto Andò
 La rassegna aggiunge una nuova tessera al mosaico umano che cerca di riscostruire, invitando uno dei nostri più significativi uomini di cultura, Roberto Andò, a scegliere un classico del cinema italiano. Le "rimembranze" di Visconti, fantasmi privati o collettivi, pesano sulla famiglia fino a disgregarla.
 domenica 20 marzo, ore 18.00
PREMIO SPI - CINEMENTE | SECONDA EDIZIONE
 Last summer
 di Leonardo Guerra Seràgnoli (Italia, 2014, 94')
 saranno presenti il regista e la produttrice Elda Ferri
 Cinemente prosegue la valorizzazione a livello nazionale del legame tra cinema e psicoanalisi, premiando la migliore opera prima del 2014-15 per l'analisi dei rapporti interpersonali. Una giuria di membri della Società Psicoanalitica Italiana ha scelto questa straordinaria indagine dentro l'animo materno.
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