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PROVE D’ESAME: VISUAL EFFECTS SUPERVISOR & PRODUCER
31 Marzo 2025

Si consigliano le seguenti letture e visioni:

Eran Dinur, The Filmmaker’s Guide to Visual Effects: The Art and Techniques of VFX for Directors, Producers, Editors and Cinematographers

Michele Achilli, Practical effects e visual effects: evoluzione ed estetica degli effetti speciali nel cinema Formato Kindle

Scott Ross, Inside VFX: An Insider’s View Into The Visual Effects And Film Business

Markus Wager, L’ABC del colore. Dalla teoria della luce alla progettazione del colore. Terminologia, psicologia e applicazione. Foto, grafici e tabelle cromatiche 

Matthew Brehm, Disegnare in prospettiva: come vederla, come applicarla. Ediz. illustrata

 

  1. Aliens – Scontro finale (1986)
  2. Un lupo mannaro americano a Londra (1981)
  3. Apollo 13 (1995)
  4. Avatar (2009)
  5. Babe – Maialino coraggioso (1995)
  6. Ritorno al futuro (1985)
  7. Blade Runner (1982)
  8. Quarto Potere (1941)
  9. Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977)
  10. Il curioso caso di Benjamin Button (2008)
  11. Darby O’Gill e il re dei folletti (1958)
  12. Ultimatum alla Terra (1951)
  13. District 9 (2009)
  14. E.T. l’extra-terrestre(1982)
  15. L’Impero colpisce ancora (1980)
  16. Ex Machina (2015)
  17. Viaggio allucinante (1966)
  18. Il quinto elemento (1997)
  19. Il pianeta proibito (1956)
  20. Forrest Gump (1994)
  21. Gertie il dinosauro (1914)
  22. Ghostbusters (1984)
  23. Godzilla (1954)
  24. Gravity (2013)
  25. Inception (2010)
  26. Independence Day (1996)
  27. Gli Argonauti (1963)
  28. Lo squalo (1975)
  29. Jurassic Park (1993)
  30. King Kong (1933)
  31. King Kong (2005)
  32. Vita di Pi (2012)
  33. Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello (2001)
    Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re (2003 )
    Il Signore degli Anelli – Le due torri 2002)
  34. Il mondo perduto (1925)
  35. Mad Max: Fury Road (2015)
  36. Mary Poppins (1964)
  37. The Mask – Da zero a mito (1994)
  38. Matrix (1999)
  39. Metropolis (1927)
  40. Pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma (2006)
  41. Il Pianeta delle scimmie (1968)
  42. I predatori dell’Arca perduta (1981)
  43. Il Ritorno dello Jedi (1983)
  44. L’alba del pianeta delle scimmie (2011)
  45. Il 7° viaggio di Sinbad (1958)
  46. Sin City (2005)
  47. Biancaneve e i sette nani (1937)
  48. Guerre Stellari (1977)
  49. Starship Troopers – Fanteria dello spazio (1997)
  50. Superman (1978)
  51. I dieci comandamenti (1956)
  52. Terminator (1984)
  53. Terminator 2 – Il giorno del giudizio (1991)
  54. La cosa (1982)
  55. Titanic (1997)
  56. Atto di forza (1990)
  57. Toy Story – Il mondo dei giocattoli (1995)
  58. Tron (1982)
  59. Transformers (2007)
  60. Piramide di paura (1985)
  61. La guerra dei mondi (1953)
  62. Il mago di Oz (1939)
  63. Al di là dei sogni (1998)
  64. Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988)
  65. 300 (2007)
  66. 2001: Odissea nello spazio (1968)
  67. 20.000 leghe sotto i mari (1954)
  68. Viaggio nella Luna (1902)
  69. The Abyss (1989)
  70. Alien (1979)

 

VADEMECUM per i candidati al corso Visual Effects Supervisor & Producer – Centro Sperimentale di Cinematografia
scarica il vademecum in PDF

Chiariamo qui che lavoro farai, che mentalità cerchiamo e come prepararti alla selezione. I VFX sono un mestiere serio: richiedono coscienza creativa, conoscenza tecnologica e consapevolezza narrativa. Qui sotto trovi il nostro standard.

1) Perché i VFX contano (e perché servono responsabilità)
I VFX non sono “trucchi”: sono scelte di regia, fotografia e produzione per raccontare ciò che altrimenti non sarebbe possibile, sicuro o sostenibile. Ogni inquadratura con VFX
ha impatti su tono, ritmo, messinscena e su budget, tempi, rischi. Il/la Supervisor garantisce credibilità e coerenza estetica; il/la Producer rende attuabile il piano creativo, tenendo insieme persone, fornitori e scadenze. È un lavoro di fiducia: non cerchiamo “maghi del software”, ma professionisti che sappiano decidere e motivare le scelte.

2) Che cosa fa davvero un/una VFX Supervisor & Producer
• Supervisor: traduce le intenzioni di regia/DoP in soluzioni pratiche (on set e in post), bilanciando practical e CG/comp; guida la pipeline (asset → layout → sim/ FX → lighting → render → comp) e cura integrazione di luce, ottiche, grana e colore (ACES).
• Producer: pianifica scope/tempi/costi, gestisce vendor e contratti, governa change order e rischi, preservando la qualità narrativa dentro i vincoli. In sintesi: Artisti dell’invisibile e organizzatori della complessità.

3) Ecco cosa cerchiamo (mentalità e attitudini)
• Sguardo narrativo: sai spiegare perché un VFX esiste in scena (punto di vista, beat emotivo, blocking).
• Coscienza creativa: soluzioni al servizio della storia (no “wow” gratuito), capacità di proporre alternative.
• Alfabetizzazione tecnica: luce/ottiche, lens distortion, grana, color pipeline (ACES), basi di integrazione.
• Pensiero produttivo: stima qualitativa delle grandezze, comprensione dei vincoli, anticipo dei rischi.
• Metodo: appunti chiari, fonti, schede con frame/timecode, ordine nel ragionamento.
• Comunicazione: note comprensibili, dialogo con regia/DoP/montaggio/suono/post, difesa delle scelte con dati.
• Curiosità: guardi making of, smonti sequenze, fai domande giuste.

4) Come si studia da Supervisor/Producer (il metodo)
Quando guardi un film o una serie, chiediti sempre:
• Che cosa è in-camera/practical e che cosa è CG/comp? Perché quella scelta?
• Integrazione: coerenza di luce/ombre, prospettiva, aberrazioni e undistort/ redistort, grana, color.
• Pipeline: quali asset/rig/FX servono? quali pass (AOV) e quali limiti di simulazione?
• Produzione: vendor multipli, turnover, versioning, change order.
• Costo/beneficio: equilibrio tra qualità e tempi. Consiglio: per ogni titolo prepara una scheda di 1–2 pagine (5–10 frame con timecode, tecniche, problemi/soluzioni, fonti/making of). All’orale saper parlare del making of fa la differenza.

5) Letture di base (pilastri)
• VES Handbook of Visual Effects (3ª ed.) – best practice e workflow moderni.
• The Visual Effects Producer (Zwerman/Okun/Finance) – budget, schedule, consegne.
• Eran Dinur – The Filmmaker’s Guide to VFX + The Complete Guide to Photorealism.
• Steve Wright – Digital Compositing for Film & Video (4ª ed.).
• Jeremy Birn – Digital Lighting & Rendering (3ª ed.).
• David Stump, ASC – Digital Cinematography (2ª ed.).
• ACES – linee guida ufficiali per il color management. (Utili anche: Wager – colore; Brehm – prospettiva; Achilli – practical/VFX; Ross – industria VFX).

6) Visioni essenziali (selezione ragionata)
Classici / pietre miliari
Viaggio nella Luna, King Kong (1933), Il mago di Oz, 2001, Star Wars (1977), Alien, The Empire Strikes Back, Blade Runner, Tron, The Thing, Ghostbusters, Back to the Future,
Aliens, The Abyss, Terminator 2, Jurassic Park, Forrest Gump, Toy Story, Starship Troopers, Titanic, The Matrix.

Epoca moderna / ibridi practical-CG
Il Signore degli Anelli (trilogia), Pirates 2 – Davy Jones, Benjamin Button, Avatar (2009), Inception, Life of Pi, Gravity, Mad Max: Fury Road, Ex Machina, The Jungle Book (2016), Blade Runner 2049, 1917, The Lion King (2019), Dune (Part 1–2), Top Gun: Maverick, Avatar: The Way of Water, The Batman, The Creator, Godzilla Minus One, Kingdom of the Planet of the Apes (2024).

Serie TV dove i VFX sono centrali
The Mandalorian (Virtual Production/LED), The Last of Us (creature e ambienti), Stranger Things (creature/FX), The Rings of Power (worldbuilding), House of the Dragon (draghi/crowd), Foundation e For All Mankind (VFX “invisibili”), Andor/Ahsoka/ Book of Boba Fett, Game of Thrones, The Witcher, The Wheel of Time, Halo, The Boys, Fallout, 3 Body Problem, Shōgun.

Per ogni titolo: guardalo anche dal punto di vista VFX e, dove possibile, recupera e
studia i making of.
7) Dove studiare i making of (affidabili)
• befores & afters – breakdown e interviste a Sup/Prod.
• fxguide – articoli tecnici, VFXShow/fxpodcast.
• VFX Voice (VES) – case study ufficiali.
• Disney Gallery (per The Mandalorian).
• (Storico) Cinefex – metodologia e decisioni creative/tecniche.
8) Strumenti e materiali (policy chiara)

Da noi vale un principio semplice: chiunque arriva con qualcosa di proprio — di cui è in grado di testimoniare esattamente la paternità — parte con un vantaggio perché mostra
visione, concretezza e consapevolezza dei tool.
• Software: va bene qualsiasi strumento (anche gratuito o non “industry standard”).
A noi interessa come hai ragionato per raggiungere l’obiettivo. I software
professionali si studiano a scuola.
• Autorialità: se porti materiale, preparati a spiegare cosa hai fatto tu, come e
perché (scelte tecniche e narrative).
• AI generativa: se hai usato modelli generativi in qualunque fase (concept, immagini, video, suono, codice, cleanup, ecc.), deve essere esplicitato. All’orale facciamo sempre un doppio check (domande mirate, walkthrough del processo, eventuali file di lavoro/metadata) per verificare la reale titolarità del contributo.
• Esempi di materiali benvenuti (facoltativi): breve scheda di analisi con frame/ timecode; un test di integrazione “invisibile” (anche semplice); un’applicazione pratica legata alla tua sensibilità (animazione, compositing, color, layout, asset).
9) Come presentarti all’orale (quello che davvero cerchiamo)
Prima cosa chiara: cerchiamo persone che sappiano cosa sono i VFX, anche se non sono ancora professionisti. Vogliamo chi ha passato ore su making of, ha analizzato film
con il taccuino, ha provato a rifare scene importanticon i mezzi che aveva. La qualità finale oggi conta poco: la insegniamo noi durante il corso. A noi interessa come ragioni, quanto conosci il mestiere (hai visto before & afters?), e se desideri lavorare in squadra — perché i risultati veri si raggiungono col team.

Struttura dell’incontro:
• Apertura (45”)
Chi sei, come sei arrivato ai VFX. Cita 1–2 making of che ti hanno acceso la lampadina e cosa ci hai capito(scelte di regia/fotografia, practical vs CG,
integrazione).
• Caso principale – Portfolio/clip (3–4’)
Guardiamo insieme un tuo lavoro (anche semplice/grezzo, qualunque software). Tu spieghi cosa hai fatto tu, il processo, le scelte e le difficoltà. Se hai usato AI generativa, dillo chiaramente: facciamo sempre un doppio check (domande sul workflow, eventuali file di lavoro/metadata) per verificare la paternità. L’obiettivo non è “metterti in trappola”, ma capire come pensi e come lavori con gli altri.
• Dialogo su un making of che ami (1–2’)
Scegline uno, racconta perché ti ha colpito, cosa faresti tu in set/post e cosa hai imparato sul rapporto fra storytelling e scelte tecniche.
• Chiusura (45”)
Cosa ti aspetti dalla scuola, dove ti immagini tra 3–5 anni (supervisione, compositing, produzione, virtual production…), quali lacune vuoi colmare e come pensi di contribuire alla classe.
Cosa portare (se puoi): un taccuino con appunti, link ai making of, una clip/portfolio anche minima. Qualsiasi software va bene: cerchiamo visione, concretezza e consapevolezza dei tool; i software “industry” li studieremo insieme qui.

10) Errori comuni (da evitare)
• Parlare solo di software senza intenzione registica e senza fotografia.
• Ignorare color pipeline e grana → integrazione debole, niente fotorealismo.
• Non quantificare mai: evita “tanti shot”; prova sempre una stima qualitativa.
• Dimenticare i rischi: ogni proposta ha bisogno di piano B.
• Confondere “vistoso” con “efficace”: spesso il VFX migliore è quello invisibile.

In sintesi
Cerchiamo persone che uniscano testa e gusto, ordine e immaginazione, cura del dettaglio e visione d’insieme. Questo vademecum è la tua guida per arrivare alla selezione con consapevolezza: sguardo narrativo, metodo, basi tecniche, fonti affidabili — e, se vuoi, un piccolo lavoro di cui puoi dimostrare la paternità.