
Alla 20° edizione della Festa del Cinema di Roma, nella sezione Storia del Cinema (sezione non competitiva dedicata all’approfondimento della storia del cinema italiano e internazionale, ai film in versione restaurata e agli omaggi), il Centro Sperimentale di Cinematografia ha presentato il documentario “Note al centro” di Costanza Quatriglio e Il delitto Matteotti” di Florestano Vancini nella versione restaurata dal CSC – Cineteca Nazionale.
Dagli anni Trenta a oggi, attraverso un montaggio caleidoscopico di diversi tesori d’archivio, “Note al centro” racconta il ruolo del Centro Sperimentale di Cinematografia nella storia del cinema italiano.
Durante la presentazione, la Presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia Gabriella Buontempo ha dichiarato: “Quando mi sono insediata al CSC mi sono resa conto che quest’anno avremmo festeggiato i nostri novant’anni anni; novant’anni intensi in cui la Scuola si è posizionata come una delle più importanti a livello europeo. L’idea era quella di trasmettere, con questo lavoro, tutto ciò che rappresenta il CSC. Nell’individuare il regista, la scelta è ricaduta su Costanza Quatriglio, una delle più brave documentariste che abbiamo, nonché la Direttrice artistica del CSC – Sede Sicilia. Costanza ha fatto un lavoro incredibile ed è andata proprio a ‘scavare’ all’interno del nostro archivio”.
La regista Costanza Quatriglio ha introdotto così il suo lavoro: “Ringrazio la Presidente Gabriella Buontempo e chi ha partecipato a questo documentario: è stato un lavoro svolto in pochissimo tempo, tutt’altro che facile, grazie a un lavoro di squadra egregio. Ringrazio tutte le persone della Cineteca Nazionale che si sono messe a disposizione per tirare fuori i materiali (…) Ringrazio Elio Cecchin Responsabile della Produzione, Natalia Rolla Responsabile della Post produzione e naturalmente Luca Gasparini, grande montatore, che è stato importantissimo essendo questo un film di montaggio. Abbiamo deciso di affrancarci dall’idea di basarci solo sulla cronologia, quindi abbiamo giocato con il linguaggio e trovato degli stimoli cinematografici per ogni passaggio d’epoca che alleggeriscono e che raccontano come cambia il costume, come cambiano le epoche e come cambia il modo in cui i grandi registi e le grandi registe si pongono di fronte all’uditorio dei ragazzi del Centro Sperimentale di Cinematografia. E’ un viaggio a più voci, voci che si alternano, voci dei grandi della storia del cinema italiano e mondiale ma anche le voci dei ragazzi: proprio per il mio ruolo di Direttore artistico del CSC – Sede e Sicilia ho tenuto molto a dare la parola a quei ragazzi”.
Inoltre, il CSC - Cineteca Nazionale ha presentato in anteprima mondiale il restauro de “Il delitto Matteotti” di Florestano Vancini (1973), film interpretato da Franco Nero, Damiano Damiani, Gastone Moschin, Mario Adorf, Riccardo Cucciolla e Vittorio De Sica. Il film ripercorre una pagina oscura della storia italiana: il 30 maggio 1924 il deputato socialista Giacomo Matteotti pronuncia un duro discorso in Parlamento per denunciare i brogli e le violenze fasciste che hanno portato il partito di Mussolini a vincere le elezioni. Pochi giorni dopo Matteotti scompare. È subito chiara la natura politica della scomparsa e in un primo momento le opposizioni si rinsaldano e il governo fascista sembra traballare. Quando viene ritrovato il cadavere di Matteotti e vengono arrestati i sicari appare possibile la caduta del governo, ma le divisioni e i tentennamenti delle opposizioni consentono al leader fascista di riprendere in mano la situazione fino al famigerato discorso del 3 gennaio 1925 nel quale, spavaldamente, si assume la responsabilità morale del delitto Matteotti. Il restauro de “Il delitto Matteotti” è stato realizzato nel 2025 dal Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale in collaborazione con Minerva Pictures e RTI Mediaset.
La Presidente Gabriella Buontempo ha commentato in apertura della presentazione: “E’ bello vedere una sala piena per un film restaurato: questo mi rende ancora più convinta della forza e della potenza dei restauri, che ho intenzione di continuare a incentivare e che è possibile sostenere concretamente attraverso l’Art Bonus”.
Sergio Bruno, Responsabile dell’Area preservazione e restauro del CSC – Cineteca Nazionale, ha raccontato così il progetto di restauro svolto: “Questo progetto parte da molto lontano, nel 2004, quando Florestano Vancini venne alla Cineteca Nazionale per visionare delle copie de ‘Il delitto Matteotti’ e si rese conto che circolava una versione del film non integrale, oltretutto con i titoli di testa sbagliati (…) Oggi, grazie al digitale, siamo riusciti a restaurate questa versione integrandola con una copia di legge conservata nel nostro archivio e che conteneva 8 minuti in più (…) Abbiamo cercato, con i nostri tecnici e il nostro colorist, di ricostruire la versione originale del film (…) e il lavoro è veramente eccezionale: ci riconsegna la versione completa con delle scene di dialogo molto interessanti; i titoli di testa sono quelli originali con l'alternarsi di testi che raccontano i fatti storici (…) Tutto il progetto di restauro trova la sua ‘protagonista’ in Gloria Vancini, figlia del regista Florestano Vancini, che è stata preziosissima con i suoi stimoli e suggerimenti”.
Ha aggiunto Gloria Vancini: “Mio padre Florestano Vancini, a causa della malattia, purtroppo smise di occuparsi di questo progetto di restauro, ma ci teneva moltissimo; i colleghi della Cineteca Nazionale mi hanno subito accolto con affetto, e questo grazie a mio padre che era un ‘gentiluomo, un narratore instancabile innamorato della sua città, Ferrara, e del cinema’ – proprio come ha ricordato in apertura la Presidente del CSC Gabriella Buontempo”.
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