Author: Andrea B. Nardi, Giuditta Simi
Year: 2025
Pages: 303
Publisher: Centro Sperimentale di Cinematografia; Sabinae
ISBN: 9791280023957
Description
The American Dream lies at the heart of his great Western successes, but Carlo Simi did much more, translating into images, sets, and costumes the pinnacle of America as seen by Sergio Leone (Once Upon a Time in America, 1984) and the equally powerful American myth imagined by Pupi Avati (Bix. A Legendary Hypothesis, 1991). This book, illustrated with plans, drawings, preparatory studies, architectural layouts, photographs, and film stills, and enriched with interviews and testimonies from the stars who knew him as well as descriptions Simi himself recorded in his diaries, tells the story of a man who understood that in the celluloid factory, a beautiful story, great lighting, a remarkable director, and outstanding actors were no longer enough—it was also necessary to build an entire world around them. A world that could truly make people dream. And he built it. Carlo Simi created something in cinema that will endure forever.
Author notes:
Andrea B. Nardi, giornalista, saggista e romanziere, è appassionato di cinema, ha firmato alcune sceneggiature per cortometraggi e lungometraggi e si divide tra l’Italia e il suo amato Midwest statunitense .Nel romanzo Non c’è ombra in South Dakota (Robin Edizioni, 2017) racconta l’epopea dei pionieri nella grande prateria americana; in Lo Stato senza tasse (Robin Edizioni, 2022) denuncia le truffe economico-finanziarie delle politiche governative; nel saggio Henry Ford. La nascita della produzione industriale (Mondadori, 2024) analizza la nascita della produzione industriale in Usa. È inoltre autore di alcuni volumi per la collana “Storia del fascismo” (RCS Media- Group). Come traduttore ha portato in Italia inediti di Conan Doyle, Rudyard Kipling, Jack London, Robert Louis Stevenson, Sinclair Lewis e molti altri scrittori angloamericani.
Giuditta Simi, figlia di Carlo Simi, è titolare e curatrice dell’Archivio Carlo Simi, che promuove internazionalmente con varie iniziative, e fondatrice del Carlo Simi Sad Hill Museum a Covarrubias, in Spagna, dove furono girate le scene della battaglia sul Ponte di Langstone in Il buono, il brutto, il cattivo. Già editrice di pubblicazioni tecniche, è ora coinvolta in molteplici attività culturali patrocinate da università e istituzioni italiane e spagnole. Nei suoi progetti imminenti ci sono anche produzioni televisive e cinematografiche.
Carlo Simi (Viareggio, 7 novembre 1924- Roma, 26 novembre 2000) è considerato uno dei più grandi scenografi italiani – e forse mondiali – che il cinema abbia mai avuto. Architetto poliedrico, costumista, profondo conoscitore d’arte nei suoi aspetti più articolati, è stato l’artefice di alcuni degli “spazi” filmici passati alla storia come capolavori indiscussi della Settima Arte. Richiamandosi all’avanguardia scenotecnica con originali innovazioni creative nella progettazione degli ambienti scenici, Simi ha rivoluzionato il concetto stesso di scenografia, accolto poi col massimo fervore da tutto il cinema internazionale, anzitutto da Hollywood. Sergio Leone, Pupi Avati, Sergio Corbucci, Sergio Sollima, Enzo G. Castellari, Carlo Verdone e tanti altri grandi registi.






