«Questo progetto nasce
dalla consapevolezza che negli ultimi anni si è manifestata
in Italia una tendenza, che definisco neosperimentale, sia nel
cinema di finzione che in quello documentario, verso un
rinnovamento delle forme espressive che finalmente allinea il
cinema italiano alle ricerche più avanzate in campo
mondiale. Nello stesso tempo sono nate a Roma e in tutta Italia
sale alternative interessate a proiettare opere spesso emarginate
dal sistema industriale. Abbiamo quindi pensato di promuovere una
selezione ragionata di queste opere, troppo spesso poco viste,
riunendo (per ora) alcune sale romane e proponendo loro di
proiettarle sotto l'etichetta Fuorinorma. Dal 6 novembre
proseguirà in altre sale indipendenti romane: dapprima con i
primi 20 film, successivamente con gli altri. Ma il festival
è solo un punto di partenza. Lo scopo vero è quello
di trasformare una tendenza in
movimento. Abbiamo
lanciato per tutto questo un forum sul sito
www.fuorinorma.it,
dove discutere e vedere, a determinate condizioni, i film, e
abbiamo fondato l'Associazione culturale Fuorinorma. Un altro
cinema italiano è possibile» (Adriano
Aprà).
Un progetto proposto e coordinato
da Aprà assieme alle sale, le istituzioni (per ora hanno
già dato il loro patrocinio il Centro Sperimentale di
Cinematografia, il Comune di Roma/Casa del
Cinema/Macro/Biblioteche, Cinecittà-Istituto Luce, la Mostra
Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, il Sindacato Nazionale
Critici Cinematografici Italiani), e quanti sin da ora lo hanno
condiviso o che vi aderiranno.
martedì 7
ore
17.00 N-capace di Eleonora Danco (2014,
81')
«Fra Terracina e Roma,
l'autrice intervista giovani e vecchi, alternando le interviste con
sue performance. Sesso, scuola, rapporti con i genitori, la morte.
Un film originalissimo e anche esilarante»
(Aprà).
ore 18.30 Il viaggio della
signorina Vila di Elisabetta Sgarbi (2012, 55')
«In viaggio -
accompagnati da un personaggio femminile quasi invisibile - nella
Trieste multietnica, storica e odierna: viaggio insieme poetico e
didattico» (Aprà).
ore 19.30 Incontro
moderato da Adriano
Aprà con Eleonora
Danco, Marco De Angelis e
Antonio Di Trapani
a
seguire Terra di Marco De Angelis e Antonio Di
Trapani (2015, 64')
«Un film di
fantascienza catastrofica. Voci in più lingue rivolte forse
alle persone che appaiono di tanto in tanto quasi fossero gli
ultimi abitanti della terra» (Aprà). Con Hal
Yamanouchi e Angela Carbone.
mercoledì 8
ore 17.00 Tramas di
Augusto Contento (2007, 103')
«Girato a São
Paulo. Trame senza trama che si intrecciano per formare, alla fine,
un saggio sociologico e urbanistico quasi scientifico»
(Aprà).
ore 19.00 Sangue di
Pippo Delbono (2013, 90')
«Un film a suo modo
religioso: pietas per i morti innocenti o
colpevoli, riuniti in un unico abbraccio, in un unico pianto,
dentro un paese in rovina» (Aprà).
ore 20.45 Incontro
con Salvatore Maira
a
seguire Valzer di Salvatore Maira (2007,
82')
«Un unico
piano-sequenza, che comprende dei flash-back, ci racconta di un
padre in un albergo labirintico di Torino alla ricerca della figlia
scomparsa, su e giù per i vari piani e le diverse classi
(cameriere, manager, modelle)» (Aprà). Con Valeria
Solarino e Maurizio Micheli.
giovedì 9
ore 17.00 Puccini e la
fanciulla di Paolo Benvenuti (2008, 78')
«Ambientato e girato a
Torre del Lago, nei luoghi di Puccini, racconta le vicende che
portarono al suicidio della servetta Doria
Manfredi, presunto amore del musicista, nel gennaio
1909. Stilisticamente rigoroso, fa pensare al Rossellini televisivo
e agli Straub» (Aprà). Con Riccardo Moretti e Giovanna
Daddi.
ore 19.00 Per amor
vostro di Giuseppe Gaudino (2015, 112')
«Le peregrinazioni di
Anna in una Napoli caotica, tra impegni di lavoro e pesanti
responsabilità famigliari, inseguita, assediata da una
videocamera affannata e frantumata. Ma le memorie dell'infanzia la
salvano» (Aprà). Con Valeria Golino, Massimiliano
Gallo, Adriano Giannini.
ore 21.00 Incontro
moderato da Adriano Aprà con Paolo
Benvenuti e Giuseppe Gaudino
a seguire Flòr da
Baixa di Mauro Santini (2006, 78')
«Visioni di 4
città di mare (Lisbona, Rio de Janeiro, Marsiglia, Taranto).
Scene constatative d'incantamento e di "spionaggio". Un film
liquido come il digitale» (Aprà). Con Monica
Cecchi.